Avviso

1.4.4 - SPID CIE - Enti diversi da Comuni e Scuole - Maggio 2022

PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA MISSIONE 1 Componente 1 Investimento 1.4 “SERVIZI E CITTADINANZA DIGITALE” Misura 1.4.4 “Estensione dell'utilizzo delle piattaforme nazionali di identità digitale - SPID e CIE” Tassonomia argomenti

28 Marzo 2025

Avviso C.S.E. 2025 - Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza energetica

Data di apertura bando ore 10:00 05 Maggio 2025

Data di chiusura bando ore 17:00 30 settembre 2025  

Inizio attivazione procedure di acquisizione prodotti su MEPA 08 Aprile 2025 

Inizio predisposizione istanza di concessione 15 Aprile 2025

 Bando pubblicato dal MASE (Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica) che uscirà nei prossimi giorni. L’avviso è finalizzato a finanziare progetti riguardanti la realizzazione di interventi di efficientamento energetico, anche tramite interventi per la produzione di energia da fonti di energia rinnovabili per autoconsumo.

Di cosa si tratta

L’avviso è finalizzato a finanziare progetti riguardanti la realizzazione di interventi di efficientamento energetico, anche tramite interventi per la produzione di energia da fonti di energia rinnovabili per autoconsumo, attraverso l’acquisto e l’approvvigionamento di beni e servizi tramite il MePA.

Chi può partecipare

L’avviso è finalizzato a finanziare progetti riguardanti la realizzazione di interventi di efficientamento energetico, anche tramite interventi per la produzione di energia da fonti di energia rinnovabili per autoconsumo, attraverso l’acquisto e l’approvvigionamento di beni e servizi tramite il MePA.

Dotazione finanziaria

Il fondo totale disponibile è di € 232.241.689,52:

  • 80% destinato a progetti nei comuni delle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), con il 5% di questa quota riservato alle isole minori;
  • 20% per i comuni delle regioni in transizione e più sviluppate (Abruzzo, Molise, Sardegna, Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Liguria, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto), anche qui con il 5% destinato alle isole minori.

Il Ministero si riserva, sin d’ora la possibilità di ampliare, anche prima della chiusura dello sportello, la dotazione finanziaria, dandone adeguata pubblicità sul proprio sito istituzionale.

Interventi ammissibili

Edifici ammissibili:

  • Devono essere di proprietà dei Comuni richiedenti e nella loro disponibilità.
  • Sono esclusi edifici in comodato, locazione, affitto, usufrutto, uso o abitazione da parte di terzi, con l'eccezione di edifici utilizzati gratuitamente da altre Amministrazioni pubbliche.
  • Devono essere adibiti ad uso pubblico, non residenziali e non destinati prevalentemente ad attività economiche (almeno l'80% del volume climatizzato non deve essere utilizzato per attività economiche).

Requisiti degli interventi: 

  • Devono portare a una riduzione dei consumi energetici dell'edificio, dimostrata da un Attestato di Prestazione Energetica (APE ex ante) conforme alla normativa.
  • L'APE ex ante è fondamentale per individuare i prodotti da acquistare per l'efficientamento. Se il Comune non la possiede l’APE ex ante dovrà provvedere ad acquistarla, se l’acquisto avviene tramite il MePA,  la spesa sarà considerata ammissibile al contributo.
  • Devono essere realizzati mediante l’acquisto di beni e servizi, proposti dai fornitori abilitati all’interno del MePA in riferimento al bando di abilitazione “Fonti rinnovabili ed efficienza energetica”, ovvero al bando “Servizi per la gestione dell’energia” in caso di acquisto dell’APE ex ante.
  • I beni e servizi devono appartenere alle categorie e prodotti specificati nella cartella sottostante “Tabella prodotti POC ENERGIA/CSE 2025”, avere le caratteristiche tecniche standardizzate e rispettare le condizioni particolari dei capitolati speciali:
CATEGORIE PRODOTTI CAPITOLATO SPECIALE POC ENERGIA
IMPIANTI FOTOVOLTAICI E SERVIZI CONNESS

POC ENERGIA / CSE 2025 IMPIANTO FOTOVOLTAICO CONNESSO IN RETE - C.P.V.  09331000-8, 09331200-0,09332000-5

Allegato 1 del bando ancora in fase di pubblicazione

IMPIANTI SOLARI TERMICI E SERVIZI CONNESSI

POC ENERGIA/ CSE 2025 - IMPIANTO SOLARE TERMICO ACS PER UFFICI E CON DESTINAZIONE D’USO E.4(1) ED E.4(2) DI CUI AL D.P.R. 412- 93- C.P.V. 09331000-8, 09331100-9, 09332000-5 POC ENERGIA/ CSE 2025 - IMPIANTO SOLARE TERMICO ACS PER SCUOLE CON ANNESSA ATTIVITÀ SPORTIVA E CON DESTINAZIONE D’USO E.3 DI CUI AL D.P.R. 412-93 - C.P.V. 09331000-8, 09331100-9,09332000-5

Allegato 2 del bando ancora in fase di pubblicazione

IMPIANTI A POMPA DI CALORE PER LA CLIMATIZZAZIONE E SERVIZI CONNESSI

POC ENERGIA/ CSE 2025 - IMPIANTO A POMPA DI CALORE PER LA CLIMATIZZAZIONE - C.P.V. 42511110-5, 42512000-8

POC ENERGIA/ CSE 2025 - POMPE DI CALORE PER LA PRODUZIONE DI ACQUA CALDA SANITARIA - C.P.V. 39721400-6, 42511110-5

Allegato 3 del bando ancora in fase di pubblicazione

SISTEMI DI RELAMPING

POC ENERGIA/CSE 2025 - INTERVENTI DI RELAMPING - C.P.V. 31500000-1

Allegato 4 del bando ancora in fase di pubblicazione

CHIUSURE TRASPARENTI CON INFISSI E SISTEMI DI SCHERMATURA SOLARE 

POC ENERGIA / CSE 2025– CHIUSURE TRASPARENTI CON INFISSI - C.P.V. 44221000-5, 45441000-0, 44221100-6, 44221110-9, 44221111-6, 44221120-2, 44111540-8

POC ENERGIA / CSE 2025– SISTEMI DI SCHERMATURA SOLARE - C.P.V. 44115900-8

Allegato 5 del bando ancora in fase di pubblicazione

SISTEMI IBRIDI

POC ENERGIA/ CSE 2025 - SISTEMI IBRIDI - C.P.V. 42511110-5; 42161000-5; 44621200-1

Allegato 6 del bando ancora in fase di pubblicazione

SERVIZI DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA (APE)

POC ENERGIA/ CSE 2025 – CERTIFICAZIONE ENERGETICA PER SCUOLE - C.P.V. 71314000-2, 71314200-4,71314300-5


POC ENERGIA/ CSE 2025 – CERTIFICAZIONE ENERGETICA PER UFFICI - C.P.V. 71314000-2, 71314200-4, 71314300-5


POC ENERGIA/ CSE 2025 – CERTIFICAZIONE ENERGETICA PER DESTINAZIONI D’USO E.3, E.4 (1), E.4(2), E.6(2) - C.P.V. 71314000-2, 71314200-4, 71314300-5

Allegato 7 del bando ancora in fase di pubblicazione

PROCEDURA DI ACCESSO, TERMINI E MODALITA' PER LA PRESENTAZIONE DELL'ISTANZA DI CONCESSIONE Le agevolazioni sono concesse tramite una procedura valutativa a sportello. Le domande devono essere compilate e presentate esclusivamente online tramite la piattaforma informatica disponibile al seguente link https://invitalia-areariservata-fe.npi.invitalia.it/home, dalle ore 10:00 alle ore 17:00, dal lunedì al venerdì, a partire dal 5 maggio 2025, fino all'esaurimento dei fondi o comunque non oltre il 30 settembre 2025. Le attività inerenti alla predisposizione dell’istanza di concessione possono iniziare prima della data di apertura, a partire dalle ore 10:00 del 15 aprile 2025. L'accesso alla piattaforma avviene tramite SPID, CIE o CNS. Il legale rappresentante può delegare un altro soggetto per la compilazione, firma digitale e presentazione della domanda. La domanda sarà generata a seguito della compilazione dei campi presenti nell’apposita sezione della piattaforma informatica e sarà strutturata conformemente al modulo presente nell'avviso. Dovrà essere firmata digitalmente e caricata sulla piattaforma. Ogni domanda deve riguardare un solo edificio o un solo complesso immobiliare (insieme coordinato di edifici con destinazioni d'uso funzionali e parti comuni). Ogni soggetto proponente può presentare un massimo di 5 domande, ciascuna per un edificio/complesso immobiliare diverso, e deve generare un codice unico di progetto (CUP) per ogni domanda.

Interventi non ammissibili:

  • Interventi su edifici che non hanno i requisiti di agibilità.
  • Interventi che riguardano esclusivamente la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. La produzione di energia rinnovabile è ammissibile solo se complementare a un intervento di efficientamento, per autoconsumo e non prevalente in termini di spesa. Almeno l'80% dell'energia prodotta deve essere utilizzata per autoconsumo.
  • Interventi che non rispettano i requisiti tecnici specificati nei capitolati speciali della tabella sopra riportata.

Dichiarazioni del proponente:

Il soggetto proponente deve dichiarare, sotto la propria responsabilità, di possedere i requisiti richiesti.

Spese ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni:

  • l'acquisto dei prodotti elencati nella "Tabella prodotti POC ENERGIA/CSE 2025";
  • la spesa per l'acquisto dell'APE (Attestato di Prestazione Energetica) ex ante è ammissibile con dei limiti:
    • non deve superare 1 euro/metro quadro della superficie da efficientare, fino a un massimo di 2.500,00 euro (IVA esclusa);
    • è ammissibile solo se abbinata ad altre spese per prodotti inclusi nella "Tabella prodotti POC ENERGIA/CSE 2025";
  • l'IVA è ammissibile solo se non è recuperabile;
  • le spese per i servizi di manutenzione non sono ammissibili;
  • le spese devono essere pagate e documentate entro i termini stabiliti per la rendicontazione.

Ammontare delle agevolzioni

  1. Le agevolazioni sono concesse come contributo a fondo perduto, fino al 100% delle spese ammissibili.
  2. L'importo del contributo per ogni richiesta deve essere compreso tra 40.000,00 euro (IVA esclusa) e il limite di rilevanza comunitaria per gli appalti pubblici di volta in volta vigente alla data di attivazione delle procedure di acquisizione sul MePA (attualmente € 221.000,00, IVA esclusa).
  3. Le agevolazioni non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche per le stesse spese.

PROCEDURA PREORDINATA ALLA PRESENTAZIONE DELL'ISTANZA DI CONCESSIONE AL CONTRIBUTO

  • Le procedure per acquistare i prodotti della "Tabella prodotti POC ENERGIA/CSE 2025" saranno disponibili sul MePA dall'8 aprile 2025.
  • Dopo essersi abilitati al MePA e rispettando le regole del sistema e il Codice dei contratti pubblici, i soggetti proponenti devono acquistare i prodotti tramite Richiesta di Offerta (RDO) Evoluta, avviando una gara d'appalto.
  • Acquisti tramite Ordine Diretto d'Acquisto (ODA), Trattativa Diretta (TD), Confronto di preventivi o RDO Semplice non sono ammissibili al contributo.
  • La richiesta di contributo deve essere presentata dopo la proposta di aggiudicazione e i controlli previsti dal Codice dei contratti pubblici.
  • Se necessario, la richiesta di contributo per l'APE ex ante, acquistato sul MePA, sarà inclusa nella stessa istanza per gli altri prodotti. L’istanza di contributo sarà, quindi, cumulativa dei prodotti indicati nella “Tabella prodotti POC ENERGIA/CSE 2025”.

VERIFICHE DELLE ISTANZE 

FINANZIABILITA' DEGLI INTERVENTI

  1. Le domande di contributo saranno verificate per accertarne l'accoglibilità e l'ammissibilità, in base alle dichiarazioni dei richiedenti.
  2. Le domande che superano queste verifiche sono considerate correttamente trasmesse solo dopo che la piattaforma online ha inviato una conferma di avvenuta trasmissione. Questa conferma non garantisce l'approvazione del contributo, che sarà decisa dalla DG PIF. La piattaforma indicherà anche l'ammontare dei fondi disponibili.
  3. Le domande saranno finanziate fino all'esaurimento dei fondi, entro il termine ultimo di presentazione. Non sarà ammissibile al contributo l'intervento per il quale, all'esito della verifica della relativa istanza, non siano disponibili risorse almeno pari all'importo complessivo delle spese ammissibili, inclusa l'IVA (se non recuperabile).

Dopo aver completato le verifiche necessarie, la DG PIF deciderà se concedere il contributo e comunicherà la sua decisione ai beneficiari tramite l'indirizzo PEC che hanno indicato nella domanda. È importante sottolineare che l'importo del contributo concesso non potrà in alcun modo essere aumentato. Tuttavia, se le spese ammissibili per l'intervento finanziato dovessero diminuire, anche l'importo del contributo sarà ridotto in proporzione.

OBBLIGHI DEL SOGGETTO BENEFICIARIO

  • Utilizzo dei fondi: Impiegare le somme del contributo esclusivamente per le spese ammissibili dell'intervento finanziato.
  • Contratti di fornitura: Stipulare i contratti di fornitura dei prodotti entro 60 giorni dalla notifica della concessione.
  • Rispetto delle normative: Rispettare tutte le normative nazionali e unionali applicabili durante l'affidamento, la stipula e l'esecuzione dei contratti.
  • Contabilità: Tenere una contabilità separata o una codificazione contabile adeguata per l'intervento finanziato a valere sul POC ENERGIA.
  • Giustificazione delle spese: Sostenere e giustificare le spese in conformità alle normative vigenti.
  • Assenza di altri finanziamenti: Garantire che le spese non abbiano già beneficiato di altre misure di sostegno finanziario dell’Unione europea e/o nazionale. A tal fine, tutte le fatture e/o i documenti giustificativi devono contenere riferimenti al Programma Operativo Complementare “Energia e sviluppo dei territori” 2014 – 2020 e al codice unico di progetto (CUP), nonché contenere l’indicazione dell’importo totale o parziale imputabile all’intervento agevolato.
  • Documentazione: Conservare la documentazione amministrativa e contabile relativa alle spese.
  • Completamento dell'intervento: Garantire che l'intervento finanziato sia completato al momento della richiesta di accredito. A tal proposito il soggetto beneficiario dovrà presentare una specifica dichiarazione;
  • Vincolo sui beni: Non alienare, dismettere o modificare i beni oggetto del contributo per almeno 5 anni.
  • Manutenzione dei beni: Mantenere i beni oggetto del contributo nelle migliori condizioni.
  • Condizioni particolari: Rispettare le condizioni particolari dei prodotti acquistati.
  • Tracciabilità dei flussi finanziari: Inserire clausole di tracciabilità dei flussi finanziari nei contratti di fornitura. La stessa clausola deve anche riportare CIG (Codice Identificativo Gara) e CUP (Codice Unico di Progetto)

EROGAZIONE E RENDICONTAZIONE

  1. Erogazione del contributo: Il contributo sarà accreditato sul conto di tesoreria unica del beneficiario presso la Banca d'Italia, o, in alternativa, sul conto bancario/postale comunicato dal beneficiario.
  2. Modalità di erogazione: Il contributo sarà erogato in un'unica soluzione dopo la verifica della completezza e regolarità della documentazione presentata dal beneficiario con l'istanza di accredito. L'istanza di accredito, con la documentazione, deve essere presentata entro il 30 gennaio 2026 tramite la piattaforma online. La mancata presentazione entro tale data comporta la decadenza dal contributo.
  3. Documentazione per l'accredito: Il beneficiario deve trasmettere le fatture elettroniche firmate digitalmente e la copia del certificato di ultimazione delle prestazioni.
  4. Responsabilità di pagamento: Né il Ministero, né altre amministrazioni, assumono responsabilità per il pagamento da parte del beneficiario ai propri fornitori.
  5. Pagamento ai fornitori: Dopo l'accredito del contributo, il beneficiario deve effettuare il pagamento integrale ai fornitori entro 15 giorni dalla notifica dell'accredito, o comunque entro la scadenza delle fatture, sul conto corrente dedicato comunicato dai fornitori.
  6. Obblighi di rendicontazione: Entro 60 giorni dalla notifica dell'erogazione, il beneficiario deve adempiere agli obblighi di rendicontazione tramite la piattaforma online, presentando la documentazione richiesta, tra cui:
    1. Documentazione relativa alla procedura MePA (determina a contrarre, RdO, verbali, offerta, graduatoria, aggiudicazione, comunicazioni, contratto, verbale di attivazione, certificati, dichiarazione di conformità, APE ex ante).

    2. Documentazione relativa al pagamento delle fatture (atto di liquidazione, mandato di pagamento, documentazione bancaria, quietanza liberatoria).
    3. Documentazione relativa al versamento IVA (modelli F24, dichiarazione di correlazione).

    4. Documentazione relativa al versamento della ritenuta d'acconto (se applicabile, modelli F24, dichiarazione di correlazione).

  7. Ammissibilità delle spese: Le spese sono ammissibili al contributo se effettuate e quietanzate entro la data di presentazione della rendicontazione.

  8. Modalità di presentazione: L'istanza di accredito e la rendicontazione, generate dalla piattaforma online, devono essere sottoscritte con firma digitale e trasmesse alla DG PIF tramite la piattaforma.

CONTROLLI E ISPEZIONI

  • Verifiche in loco: Il Ministero e altri organi competenti possono effettuare controlli presso i beneficiari per verificare la realizzazione dell'intervento, la conformità delle spese, il rispetto degli obblighi e la veridicità delle dichiarazioni.
  • Controlli durante l'iter: La DG PIF può disporre controlli sulla funzionalità dell'intervento e richiedere documentazione e chiarimenti in qualsiasi momento. La mancata risposta può portare alla revoca del contributo.
  • Controlli post-rendicontazione: Dopo la rendicontazione, la DG PIF verifica la veridicità delle dichiarazioni dei beneficiari su un campione di progetti. L'esito negativo dei controlli comporta la revoca delle agevolazioni.

REVOCA, DECADENZA O RINUNCIA AL CONTRIBUTO

Revoca integrale del contributo

La DG PIF può revocare completamente il contributo nei seguenti casi:

  • Mancato rispetto degli obblighi del beneficiario e degli obblighi di pagamento e rendicontazione.
  • Accertamento irrevocabile di violazioni della Normativa Rilevante.
  • Accertamento di una grave violazione delle disposizioni del presente Avviso, della Normativa Rilevante o della normativa sull'ammissibilità delle spese. Per "grave violazione" si intende qualsiasi atto, fatto o omissione che comprometta gli obiettivi, le finalità e le caratteristiche principali dell'intervento.

Revoca parziale del contributo

La DG PIF può revocare parzialmente il contributo se le inosservanze o le violazioni riguardano solo una parte dell'intervento e non ne pregiudicano la validità complessiva.

Rinuncia al contributo

Il beneficiario può rinunciare al contributo comunicandolo alla DG PIF tramite la piattaforma online. La rinuncia comporta la decadenza dal contributo dalla data di ricezione della comunicazione.

Restituzione delle somme

In caso di revoca (totale o parziale), decadenza o rinuncia al contributo, il beneficiario deve restituire le somme eventualmente già ricevute sul conto indicato nel provvedimento di revoca o nella comunicazione di decadenza.

 

28 Marzo 2025

Facilitazione Digitale: programmati nuovi incontri nei comuni del territorio

Continua a pieno ritmo il percorso di Facilitazione Digitale promosso da Consorzio.it, la società dei comuni cremaschi impegnata a rendere sempre più accessibili e semplici i servizi digitali della Pubblica Amministrazione. 

L'iniziativa, che mira a formare i cittadini per agevolare l'accesso e l'utilizzo delle piattaforme digitali, sta coinvolgendo un numero crescente di comuni del territorio, con nuovi incontri rivolti ai dipendenti comunali programmati nelle prossime settimane.

Gli incontri, pensati per potenziare le competenze digitali del personale degli enti locali, sono fondamentali per favorire un approccio inclusivo e consapevole alla Cittadinanza Digitale. Un dipendente pubblico formato diventa infatti un punto di riferimento per i cittadini, facilitando l'utilizzo di strumenti essenziali come lo SPID, la CIE, l'App IO, PagoPA, la firma elettronica e il domicilio digitale.

I Comuni già coinvolti nel progetto sono Credera Rubbiano, Fiesco, Offanengo, Pieranica,  Quintano e Spino d'Adda.

I prossimi incontri in programma si svolgeranno a partire dalla prossima settimana e interesseranno i seguenti Comuni: Pizzighettone, Pandino, Bagnolo Cremasco, Castelleone, Rivolta d'Adda

Bruno Garatti, Amministratore Delegato di Consorzio.it, sottolinea l'importanza di questo progetto e nell’impegno di Consorzio.it a promuovere la facilitazione digitale: "Il nostro obiettivo è quello di accompagnare i comuni in questo percorso, fornendo al personale gli strumenti e le competenze necessarie per supportare i cittadini nell'accesso ai servizi online. La formazione dei dipendenti comunali è un passaggio cruciale per creare un ecosistema digitale realmente inclusivo e funzionante."

Parallelamente all'attività nei comuni, Consorzio.it prosegue anche il lavoro di Facilitazione Digitale con altri enti, come dimostra la recente collaborazione con l’ISS Galileo Galilei di Crema, che ha coinvolto oltre 150 docenti e che ad aprile si estende ai genitori degli studenti con due incontri dedicati in programma il 12 e il 14 aprile.

La Facilitazione Digitale di Consorzio.it si inserisce nel quadro delle attività del PNRR Digitale, con l’obiettivo di formare e accompagnare cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni in un processo di trasformazione digitale inclusiva e sostenibile.

20 Marzo 2025

Regione Lombardia - Bando impianti sportivi 20025

Data di apertura: non ancora specificato 
Data di chiusura: non ancora specificato

Bando di Regione Lombardia che uscirà nei prossimi mesi.
Riguarda la possibilità di ottenere un finanziamento per progetti di manutenzione straordinaria, messa in sicurezza e riqualificazione degli impianti sportivi già esistenti.
L'obiettivo finale è quello di migliorare e valorizzare gli impianti sportivi pubblici rendendoli più accessibili, attrattivi e sostenibili dal punto di vista gestionale.

Di cosa si tratta

L'iniziativa mira a migliorare e valorizzare gli impianti sportivi pubblici in Lombardia, rendendoli più accessibili, attrattivi e sostenibili dal punto di vista gestionale. L'obiettivo è garantire ai cittadini la possibilità di praticare sport in strutture sicure, attraverso interventi di manutenzione straordinaria, messa in sicurezza e riqualificazione.

Si intende per:

  • impianto sportivo: struttura, aperta o chiusa, destinata a manifestazioni sportive, comprensiva di: spazi per l’attività sportiva, aree per spettatori, servizi accessori;
  • impianti sportivi di uso pubblico: strutture sportive di proprietà pubblica, gestite direttamente dall’ente pubblico, in concessione a privati, accessibili tramite tariffa, se prevista;
  • spazio per l’attività sportiva: area dedicata alla pratica dello sport;
  • complesso sportivo: insieme di più impianti sportivi contigui con elementi e servizi in comune.

Chi può partecipare

Comuni, in forma singola o associata, in qualità di proprietari di impianti sportivi pubblici di uso pubblico.

Dotazione finanziaria

La misura prevede una dotazione finanziaria di 30 milioni di euro da parte della Regione Lombardia, destinata esclusivamente a spese di investimento. I fondi sono suddivisi in due linee di finanziamento:

  • Linea 1 – Piccoli interventi: fino a 9 milioni di euro, con un contributo regionale massimo di 300.000 euro per progetto.
  • Linea 2 – Grandi interventi: fino a 21 milioni di euro, con un contributo regionale massimo di  700.000 euro per progetto.

Almeno il 50% delle risorse sarà destinato ai Comuni con meno di 15.000 abitanti.

Le spese non coperte dal contributo regionale potranno essere finanziate tramite un mutuo agevolato con l’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale S.p.A.(ICSC), senza limite di importo. Eventuali contributi in conto interesse saranno concessi nei limiti del Fondo speciale per le finalità sportive.

Se avanzano risorse in una delle due linee di finanziamento, potranno essere riallocate all’altra per coprire domande ammissibili non ancora finanziate.

Fonte di finanziamento

Risorse proprie regionali pari a €. 30.000.000,00.
L’ICSC stanzia a supporto del Bando regionale un importo complessivo massimo di mutui pari a €. 70.000.000,00.

Tipologia ed entità delle agevolazioni:

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto della Regione Lombardia, con percentuali diverse in base alla popolazione del Comune beneficiario:

  • Fino all’80% per Comuni con meno di 5.000 abitanti.
  • Fino al 50% per Comuni con più di 5.000 abitanti.

Il contributo è suddiviso in due linee di finanziamento:

  • Linea 1 – Piccoli interventi: importo compreso tra 70.000 e 300.000 euro.
  • Linea 2 – Grandi interventi: importo compreso tra 300.001 e 700.000 euro

I progetti che non raggiungono il contributo minimo non saranno ammessi.

Per la quota non coperta dal contributo regionale, i beneficiari possono richiedere un mutuo agevolato all’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale S.p.A. (ICSC), con durata fino a 25 anni e possibilità di abbattimento degli interessi fino all’1% tramite un fondo speciale.  

Per la concessione dei contributi è necessario acquisire il parere favorevole del CONI sul progetto di fattibilità tecnico economica ovvero esecutivo, ed è fatta salva la possibilità per i mutuatari di ottenere l’applicazione di agevolazioni in conto interessi più convenienti, se presenti in altre iniziative attive di ICSC (es. Bando “Sport Missione Comune 2024” per mutui a totale abbattimento degli interessi per gli Enti locali).

Interventi ammissibili

Gli interventi devono riguardare esclusivamente impianti sportivi pubblici esistenti in Lombardia, ed aggiornati nell’Anagrafe degli impianti sportivi regionale alla data del 30 aprile 2025.

Requisiti e criteri di ammissione:

  • ogni soggetto può presentare una sola domanda per un unico impianto sportivo;
  • l’area o l’immobile deve essere di proprietà dell’Ente Pubblico;
  • gli interventi devono rispettare le Norme CONI per l’impiantistica sportiva e possono riguardare:
    • riqualificazione (ristrutturazione, manutenzione straordinaria, abbattimento barriere architettoniche, miglioramento sismico ed energetico, messa in sicurezza);
    • miglioramento degli spazi di supporto per una maggiore fruibilità e sostenibilità gestionale;
    • ampliamento o completamento degli impianti sportivi;
    • l’ampliamento degli spazi per l’attività sportiva;
    • rigenerazione di impianti non funzionanti o parzialmente funzionanti;
    • realizzazione di spazi aggiuntivi e aree sussidiarie funzionali all’attività sportiva.

Limitazioni e scadenze:

  • Gli interventi non devono essere avviati prima della pubblicazione del Bando.
  • Sono ammessi gli interventi sulle palestre scolastiche, ma solo se aperte al pubblico fuori dall’orario scolastico.
  • Gli interventi devono essere completati entro il 31 dicembre 2027.

Interventi non ammessi:

  • Acquisto di terreni o fabbricati.
  • Realizzazione di nuovi impianti sportivi.
  • Piste ciclabili.
  • Piste da sci, sport sulla neve e impianti di risalita.
  • Aree verdi.

Spese ammissibili

Le spese ammissibili riguardano:

  • interventi su beni immobili: costruzione, ristrutturazione e manutenzione straordinaria di fabbricati e impianti.
  • acquisto di beni durevoli: impianti, macchinari, attrezzature tecnico-scientifiche, mezzi di trasporto e altri beni mobili ad utilizzo pluriennale.

Sono ammesse a contributo le spese per gli interventi connessi ai seguenti ambiti:

  • lavori e opere civili e impiantistiche;
  • spese tecniche: progettazione, direzione lavori, indagini geologiche, analisi specialistiche, collaudi, certificazione energetica e acquisizione di autorizzazioni;
  • acquisto di arredi e attrezzature sportive: inclusi macchinari e ausili per persone con disabilità, se strettamente legati all’impianto sportivo;
  • opere non sportive, ma necessarie alla funzionalità dell’impianto,
  • altre voci di costo previste nei quadri economici di lavori pubblici.

L'IVA è considerata ammissibile solo se resta a carico definitivo del beneficiario.
Tutti gli interventi realizzati andranno ad aumentare il patrimonio pubblico.

Istruttoria e Valutazione

L’assegnazione del contributo per entrambe le linee di finanziamento (L1 e L2) avverrà tramite un Bando valutativo con graduatoria finale, fino all’esaurimento delle risorse disponibili.

Fasi del processo

  1. Valutazione e assegnazione
    • Un Nucleo di valutazione sarà incaricato di esaminare i progetti, determinare la spesa ammissibile, assegnare i punteggi e quantificare il contributo concedibile.
    • La graduatoria sarà stilata in base al punteggio ottenuto.
  2. Presentazione delle domande
    • Il bando attuativo sarà pubblicato entro 60 giorni dall’approvazione dei criteri.
    • Le domande dovranno essere inviate esclusivamente online tramite la piattaforma BANDI E SERVIZI (www.bandi.regione.lombardia.it).
    • I dettagli sui termini di presentazione e rendicontazione saranno specificati nel bando.
  3. Istruttoria e verifica dei requisiti
    • Regione Lombardia si occuperà della verifica formale e tecnica delle domande, controllando:
      • Regolarità della documentazione.
      • Requisiti del soggetto beneficiario.
      • Coerenza del progetto con le finalità del bando.
      • Iscrizione dell’impianto sportivo all’Anagrafe degli impianti sportivi (entro il 30/04/2025).
      • Presenza del Progetto di Fattibilità Tecnico Economica e relativa verifica preventiva.
      • Richiesta di parere tecnico-sportivo al CONI.
      • Rispetto delle soglie minime di contributo regionale.
      • Conformità agli strumenti urbanistici e territoriali vigenti.
    • In caso di mancato rispetto di uno o più requisiti, la domanda sarà dichiarata non ammissibile.
  4. Graduatoria e assegnazione dei punteggi
    • Dopo la verifica formale, il Nucleo di Valutazione analizzerà tecnicamente le richieste e assegnerà un punteggio, secondo i seguenti criteri che verranno dettagliati nel bando:

CRITERI PUNTEGGIO MASSIMO AMMISSIBILE

QUOTA COFINANZIAMENTO CONTRIBUTO RICHIESTO
Presenza di cofinanziamento dell’iniziativa da parte dell’Ente o di soggetti terzi del costo complessivo dell’intervento (%): 

20
Comuni > 5.000 ab. Comuni < 5.000 ab  
  • Fino al 60 (5 pt) 
  • Dal 60 al 65 (7 pt) 
  • Dal 65 al 70 (12 pt) 
  • Oltre il 70 (20 pt)
  • Fino al 30 (5 pt) 
  • Dal 30 al 40 (7 pt) 
  • Da 40 a 50 (12 pt.) 
  • Oltre il 50 (20 pt.)
 

MESSA IN SICUREZZA ED ACCESSIBILITA’ DELL’IMPIANTO SPORTIVO

  • Interventi di adeguamento sismico e/o finalizzati al rinnovo e rilascio del Certificato di idoneità statica decennale (5 pt) 
  • Interventi finalizzati al rinnovo/rilascio del CPI (3 pt) 
  • Interventi finalizzati all’adeguamento dell’impianto alle disposizioni della Delibera CONI n. 1379/2008 e/o al parere di conformità rilasciato, per consentire lo svolgimento dell’attività sportiva da parte degli atleti in sicurezza (3 pt) 
  • Interventi per l’installazione/potenziamento dei sistemi di sorveglianza: sistemi di sicurezza integrati, videosorveglianza, controllo accessi, antifurto (2 pt) 
  • Interventi finalizzati a rendere l’impianto accessibile e fruibile all’intera platea delle persone con disabilità (5 pt).
  • Interventi finalizzati a rendere l’impianto accessibile e fruibile alle persone con ridotte, impedite o nulle capacità motorie (3 pt) 
15

SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE ED EFFICIENTAMENTO ENERGETICO 

  • Fotovoltaico/fotovoltaico con accumulo (5 pt) 
  • Realizzazione di cappotto termico (5 pt)
  • Sostituzione serramenti (3 pt.) 
  • Sistemi di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore (2 pt) 
  • Produzione di acqua sanitaria con solare termico (3 pt)
  • Impianto di recupero acque meteoriche o di processo per reintegro piscine, servizi sanitari o impianti di irrigazione (3 pt) 
  • Utilizzo di materiali completamente riciclabili a fine vita (manti sintetici) (3 pt.) 
  • Relamping completo con tecnologia led (spazio gioco, con spogliatoi e spazi accessori) (3 pt) 
  • Telecontrollo e sistemi regolatori per la gestione degli impianti (riscaldamento, illuminazione, idro-sanitario) (23 pt) 
  • Sostituzione di impianto di riscaldamento esistente con installazione pompe di calore, con eventuale acqua sanitaria       (3 pt)
12

LIVELLO DI PROGETTAZIONE 

  • Progetto esecutivo validato ed approvato in linea tecnica dall’Ente (5 pt) 
  • Progetto esecutivo validato dal RUP (4 pt) 
  • Progetto di fattibilità tecnico-economica verificato ed approvato dall’Ente (3 pt) 
  • Presenza di parere CONI (2 pt)
7

MULTIDISCIPLINARIETA’ SPORTIVA DELL’IMPIANTO 

  • Impianto che comprende almeno uno spazio per attività sportiva omologato dalla Federazione di riferimento (1 pt) 
  • Impianto che comprende almeno due spazi per attività sportiva omologato dalla Federazione di riferimento (2 pt) 
  • Interventi finalizzati all’omologazione di un nuovo spazio per attività sportiva dalla Federazione di riferimento (3 pt) 
    • Interventi finalizzati all’omologazione di almeno due nuovi spazi per attività sportiva dalla Federazione di riferimento (4 pt) 
4

INTERESSE FEDERAZIONE

  • Presenza di manifestazione motivata di interesse del Comitato Regionale di riferimento (2 pt) 
  • Presenza di manifestazione motivata di interesse della Federazione nazionale di riferimento (3 pt)
3

PRESENZA DI MEDAGLIATI 

  • Utilizzo dell’impianto sportivo da parte di società per cui sono tesserati atleti e/o paratleti vincitori di medaglie oro, argento e bronzo in competizioni nazionali organizzate dalle Federazioni sportive nazionali (1 pt) 
  • Utilizzo dell’impianto sportivo da parte di società per cui sono tesserati atleti e/o paratleti vincitori di medaglie oro, argento e bronzo in competizioni internazionali, organizzate dalle Federazioni sportive (2 pt) 
  • Utilizzo dell’impianto sportivo da parte da parte di società per cui sono tesserati atleti e/o paratleti vincitori di medaglie oro, argento e bronzo in competizioni olimpiche e paralimpiche (3 pt)
3

DIMENSIONE DELL’INTERVENTO 

  • 600.001 – 1.000.000,00 (1 pt) 
  • 1.000.001,00 – 1.500.000,00 (2 pt) 
  • Oltre 1.500.001,00 (3 pt) 
3

DIMENSIONE ENTE TERRITORIALE 

  • Comuni che hanno da 5.001 abitante a 10.000       (3 pt) 
  • Comuni che hanno da 10.001 a 15.000 abitanti       (2 pt) 
  • Comuni che hanno da 15.001 a 20.000 abitanti       (1 pt)
3
Punti totali 70

Se più domande ottengono lo stesso punteggio, la graduatoria sarà determinata in base ai seguenti criteri, in ordine di priorità:

  1. Progetto esecutivo validato e approvato dall'ente.
  2. Progetto esecutivo validato dal Responsabile Unico del Procedimento (RUP).
  3. Maggiore cofinanziamento da parte dell’ente o di soggetti terzi.
  4. Punteggio più alto nel criterio "Messa in sicurezza ed accessibilità dell’impianto sportivo".
  5. Ordine di arrivo della domanda.

Dopo la fase istruttoria, Regione Lombardia procederà con:

  • Approvazione della graduatoria finale.
  • Invio della richiesta di accettazione del contributo agli assegnatari.
  • Approvazione formale della concessione del contributo, previa accettazione da parte del beneficiario.

L’ammissione al bando non garantisce automaticamente la concessione di un mutuo o di un contributo in conto interessi. L’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale (ICSC) valuterà l'eventuale concessione del mutuo in base alle proprie politiche di credito e alle normative vigenti, tramite un’apposita istruttoria.

Modalità di erogazione dell'agevolazione

L'erogazione del contributo a fondo perduto avverrà in base alle disponibilità di bilancio e al cronoprogramma finanziario, con ripartizione proporzionale tra tutte le domande finanziate.

Modalità di erogazione per ciascuna linea di intervento

  • Linea L1 - Piccoli interventi:
    1. Prima quota: alla concessione del contributo, previa accettazione.
    2. Seconda quota: all'inizio dei lavori, certificato dal RUP.
    3. Terza quota: alla presentazione della rendicontazione finale.
  • Linea L2 - Grandi interventi:
    1. Prima quota: alla concessione del contributo, previa accettazione.
    2. Seconda quota: all'inizio dei lavori, certificato dal RUP.
    3. Terza quota: al raggiungimento del 60% delle spese ammissibili, previa dichiarazione del RUP.
    4. Quarta quota: alla presentazione della rendicontazione finale.

Il mutuo dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale (ICSC) sarà erogato agli enti locali seguendo le scadenze previste dal TUEL (art. 204 del D. Lgs. 267/2000).

Il contributo in conto interessi sarà erogato direttamente al beneficiario dopo la verifica dell’ultimazione delle opere finanziate.

L’ICSC lo corrisponderà alla scadenza delle rate del mutuo, includendo eventuali ratei arretrati.

20 Marzo 2025

IIS Galileo Galilei e Consorzio.it insieme per la Facilitazione Digitale

Crema,13 marzo 2025 – Prosegue il percorso di Facilitazione Digitale promosso dall’IIS Galileo Galilei in collaborazione con Consorzio.it, la società dei comuni cremaschi, con l’obiettivo di accompagnare insegnanti, alunni e genitori nel processo di transizione digitale e rendere sempre più accessibili i servizi online della Pubblica Amministrazione.

Il primo step di questo importante progetto si è svolto ieri, mercoledì 12 marzo, presso la Sala Alessandrini di Crema, dove gli esperti di Consorzio.it hanno incontrato oltre 150 docenti dell'istituto scolastico superiore per approfondire e facilitare l’adozione dei 5 pilastri della Cittadinanza Digitale:

  • Identità digitale (SPID, CIE e CNS) per l’accesso sicuro ai servizi pubblici online;
  • L’App IO, l’applicazione che permette di ricevere comunicazioni e accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione;
  • PagoPA, la piattaforma nazionale per i pagamenti elettronici verso la Pubblica Amministrazione;
  • Firma elettronica, l’equivalente digitale della firma autografa;
  • Domicilio digitale, che permette di ricevere comunicazioni ufficiali tramite PEC con validità legale.

Ad aprile, il progetto si amplierà con due incontri dedicati a genitori e studenti, per accompagnarli nella comprensione e nell’utilizzo delle piattaforme digitali, garantendo così una maggiore inclusione e facilitazione nell’accesso ai servizi: il primo incontro è fissato per sabato 12 aprile mentre il secondo per lunedì 14 aprile.

Bruno Garatti, Amministratore Delegato di Consorzio.it, sottolinea l'importanza di questa iniziativa: "La collaborazione con l’IIS Galileo Galilei rappresenta un passo fondamentale per avvicinare il mondo della scuola alla rivoluzione digitale in corso nella PA. Il nostro ruolo è quello di facilitare l’accesso ai servizi digitali per tutti, offrendo supporto pratico e formazione continua, a partire dal mondo della scuola. Formare e facilitare docenti, studenti e genitori significa creare un effetto a catena positivo, capace di estendersi a tutta la comunità. La Cittadinanza Digitale è una priorità per garantire a tutti un accesso semplice, sicuro e consapevole ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione."

Paola Orini, Dirigente Scolastica dell'IIS Galileo Galilei, evidenzia il valore di questo progetto per l'intera comunità scolastica: "L’educazione digitale non riguarda solo gli studenti, ma coinvolge l’intero ecosistema scolastico. Grazie a questa collaborazione con Consorzio.it, possiamo offrire a docenti e famiglie strumenti concreti per affrontare le sfide del mondo digitale e per accedere con facilità ai servizi online, rendendo la scuola un ponte tra innovazione e cittadinanza attiva."

13 Marzo 2025

Orti Lombardia 2025

Data di apertura 24 Febbraio 2025

Data di chiusura 27 Marzo 2025

Bando di Regione Lombardia che riguarda la possibilità di ottenere un finanziamento per progetti di realizzazione di orti didattici, urbani e collettivi.

L'obiettivo finale è quello di creare spazi verdi che abbiano un valore non solo produttivo, ma anche educativo e sociale, migliorando la qualità della vita nei contesti urbani e scolastici.

Di cosa si tratta

Regione Lombardia promuove il finanziamento di progetti per la realizzazione di orti didattici, urbani e collettivi.

L'iniziativa nasce con l'obiettivo di:

  • Diffondere la cultura del verde e dell’agricoltura, sensibilizzando cittadini e studenti sull’importanza della produzione e del consumo consapevole di cibo.
  • Riqualificare aree urbane abbandonate o poco utilizzate, trasformandole in spazi produttivi e aggregativi.
  • Favorire la socializzazione, attraverso orti gestiti da scuole, associazioni e cooperative, incoraggiando il senso di comunità.
  • Promuovere la sostenibilità ambientale, incentivando l’uso di tecniche agricole ecologiche, come il compostaggio, il risparmio idrico e la coltivazione biologica.
  • Educare all’alimentazione sana ed equilibrata, coinvolgendo famiglie e studenti in percorsi didattici legati all’orto e alla stagionalità dei prodotti.

L'obiettivo finale è quello di creare spazi verdi che abbiano un valore non solo produttivo, ma anche educativo e sociale, migliorando la qualità della vita nei contesti urbani e scolastici.

Chi può partecipare

Il bando è rivolto a enti pubblici e istituzioni scolastiche con sede in Lombardia:

  • Comuni, per la realizzazione di orti urbani e collettivi.
  • Istituti scolastici pubblici e privati, di ogni ordine e grado (asili nido, scuole dell'infanzia, primarie e secondarie), per gli orti didattici.
  • Enti gestori di aree protette, per la creazione di orti urbani e collettivi.

Limitazioni:
Non possono partecipare enti che hanno già beneficiato di finanziamenti negli ultimi tre anni (2022-2024), salvo casi particolari:

  • le scuole possono presentare domanda solo per nuovi plessi scolastici;
  • comuni ed enti gestori di aree protette possono partecipare solo se aumentano il numero di particelle di orti urbani o collettivi.

Dotazione Finanziaria

Regione Lombardia, per tramite di ERSAF, ha stanziato  150.000 per il finanziamento dei progetti.
Il contributo copre il 50% delle spese ammissibili, fino a un massimo di:

  • € 10.000 euro per orti urbani (con un rimborso di 300 euro per ogni particella, minimo 10 particelle);
  • € 1.800 euro per orti didattici o collettivi (con un rimborso di 600 euro per ogni orto, massimo 3 orti per progetto).

Il rimborso viene erogato in un’unica tranche, solo dopo la presentazione della rendicontazione finale.

Progetti Finanziabili

I progetti devono essere sviluppati in Lombardia e rientrare in una delle seguenti categorie:

  • orti didattici: destinati agli studenti, possono essere realizzati all’interno delle scuole o su terreni concessi da enti pubblici e aziende agricole. Devono avere una dimensione minima di 25 mq e prevedere una varietà di colture locali. L’orto didattico può prevedere anche varietà floricole. Gli Istituti Scolastici possono valorizzare le competenze del personale docente interno ai fini dell’articolazione economica del progetto, per le azioni di progettazione, formative e informative;
  • orti urbani: appezzamenti situati in aree cittadine e periurbane, suddivisi in particelle e assegnati a cittadini residenti, con priorità per anziani o persone in difficoltà sociale. Devono prevedere almeno 10 particelle da 25 mq ciascuna. Il numero di particelle può essere superiore a n. 10, ma il rimborso complessivo delle spese non potrà in ogni caso superare euro 10.000,00. I progetti sono inoltre corredati da apposito regolamento per l’uso degli orti urbani e collettivi, redatto dall’Ente proponente.  Il regolamento prevede: 
    1. la concessione in uso gratuito dell’orto;
    2. l’impegno a coltivare il singolo appezzamento per ottenere prodotti agricoli a scopo benefico (da non destinare ad attività commerciali) e di autoconsumo, nel rispetto delle regole stabilite da ciascun ente;
    3. le disposizioni tecniche relative a materiali e interventi realizzabili a cura del conduttore;
    4. eventuale cauzione e contributo alle spese di manutenzione.
  • orti collettivi: gestiti da associazioni o cooperative sociali senza scopo di lucro, per permettere la pratica dell’orticoltura anche a chi non ha esperienza. Le particelle devono avere una dimensione di almeno 25 metri quadrati ciascuna e possono essere finanziati fino a un massimo di € 1.800,00 (massimo per n. 3 orti collettivi). I Comuni e gli Enti Gestori di Aree Protette assegnano a ciascun nucleo familiare o associazione una sola particella corrispondente ad un orto urbano/collettivo. 

I terreni devono essere fertili e non inquinati e non possono essere convertiti ad altri usi per almeno 5 anni.

Inoltre durante il periodo di coltivazione e di gestione degli orti, gli enti possono avvalersi di personale qualificato ed esperto nelle tematiche agronomiche per fornire una migliore assistenza ai soggetti assegnatari degli spazi da coltivare.

Elementi preferibili nei progetti:

  • uso di tecniche di agricoltura sostenibile (irrigazione a goccia, compostaggio, coltivazione biologica);
  • attività educative e formative per studenti e cittadini;
  • coinvolgimento di associazioni agricole, fattorie didattiche e sociali.

Tabella Riassuntiva dei Criteri

  Orto Didattico Orto Urbano Orto Collettivo
Dimensioni Minime 25 mq per ogni orto

minimo n. 10 particelle da 25 mq ciascuna

25 mq per ogni orto
Rimborso Spese

max. € 600,00/orto fino a un massimo di € 1.800,00 (max. per n. 3 plessi)

max. € 300,00/particella fino a un massimo di € 10.000,00

max. € 600,00/orto fino a un massimo di € 1.800,00 (max. per n. 3 orti)

Percentuale Rimborso

50% 50% 50%

Ubicazione Orto

Terreni dentro il plesso scolastico o in aree limitrofe

Terreni in aree urbane e periurbane

Terreni in aree urbane e periurbane

Proprietario Terreno

Istituto scolastico Comune Azienda agricola Enti pubblici e privati tramite convenzione

Comune Ente gestore aree protette

Comune Ente Gestore Aree Protette

Beneficiario Contributo

Istituto scolastico/Comune/Cooperativa

Comune Ente Gestore Aree Protette

Comune Ente Gestore Aree Protette

Regolamento Orto

no si no

Spese Ammissibili

Le spese devono essere sostenute tra il 24 febbraio e novembre 2025. Non saranno esigibili spese con una data antecedente al 24 febbraio 2025.

Il beneficiario al termine del progetto dovrà presentare una rendicontazione contabile che evidenzi le attività realizzate e le spese realmente sostenute e liquidate.

Modalità Presentazione Domande

Procedura: selezione a sportello (ordine cronologico di arrivo, fino a esaurimento fondi).

Le domande di partecipazione possono essere presentate utilizzando esclusivamente il modulo scaricabile dal sito www.ersaf.lombardia.it (Allegato 1) e devono pervenire esclusivamente all’indirizzo PEC ersaf@pec.regione.lombardia.it, indicando nell’oggetto “Selezione di progetti per la realizzazione degli Orti di Lombardia 2025 - DOMANDA”.

Al modulo andrà allegata la copia fotostatica di un documento di identità, in corso di validità, del firmatario della domanda.

Non sono accettate domande cartacee o incomplete

Istruttoria delle domande

Le domande ricevibili, ovvero in possesso dei requisiti formali necessari entro 30 giorni dalla data di chiusura dello sportello, verranno ammesse al rimborso spese, fino all’esaurimento della dotazione finanziaria.

L’istruttoria si concluderà con la pubblicazione sul sito www.ersaf.lombardia.it dell’elenco delle domande ammissibili con indicazione dell’entità del rimborso spese e per le domande non ammesse, con indicazione delle motivazioni di esclusione. La comunicazione di approvazione e di attribuzione del rimborso per le domande ammesse e finanziabili sarà trasmessa al soggetto beneficiario anche tramite PEC.

A seguito dell’approvazione della documentazione trasmessa, ERSAF, entro 90 giorni dal termine per la presentazione della rendicontazione finale, procederà alla liquidazione del rimborso spese previsto per ciascun progetto, previa emissione da parte del beneficiario di una nota formale con indicazione delle coordinate bancarie per il relativo bonifico bancario.

Riepilogo tempistiche

Obblighi Soggetti Beneficiari

I beneficiari devono:

  • fornire documentazione fotografica della realizzazione dell’orto;
  • esporre il logo “Orti di Lombardia” sugli spazi finanziati;
  • conservare la documentazione per 5 anni, per eventuali controlli ERSAF.

Se i controlli rilevano irregolarità, il finanziamento viene revocato e richiesto indietro.

Rinuncia

Qualora i soggetti attuatori intendano rinunciare alla realizzazione del progetto e al relativo rimborso, devono darne comunicazione a ERSAF entro e non oltre il 9 maggio 2025 ersaf@pec.regione.lombardia.it - Oggetto “Selezione di progetti per la realizzazione degli Orti di Lombardia 2025 - RINUNCIA”, così da poter scorrere la graduatoria con ulteriori beneficiari.

10 Marzo 2025

Convegno “Il futuro degli Uffici Tecnici comunali” martedì 4 marzo 2025

La digitalizzazione e l’innovazione nei processi amministrativi rappresentano oggi una sfida cruciale per gli enti locali. Per questo motivo, il 4 marzo 2025, presso la Sala Alessandrini di Crema, si terrà il convegno "Il futuro degli Uffici Tecnici comunali", un appuntamento dedicato a sindaci e responsabili tecnici comunali che vogliono approfondire strumenti e strategie per ottimizzare la gestione dei propri uffici.

L’evento, organizzato da Consorzio.it, offrirà un quadro aggiornato sulle nuove opportunità legate alla semplificazione amministrativa, alla digitalizzazione delle pratiche edilizie e alla gestione del patrimonio immobiliare comunale. Attraverso interventi di esperti del settore, saranno analizzate le sfide e le soluzioni più innovative, con un focus su strumenti digitali, interoperabilità tra enti e nuove modalità organizzative.

Uno dei temi centrali del convegno sarà il ruolo del Responsabile Unico del Procedimento (RUP) e il supporto che può ricevere, in particolare nei Comuni di piccole dimensioni. Si parlerà inoltre delle evoluzioni dello Sportello Unico Edilizia (SUE), delle difficoltà operative che i Comuni devono affrontare e dei benefici che la digitalizzazione può portare nella gestione delle pratiche.

Un’attenzione particolare sarà riservata alla valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale, con esempi concreti di censimento degli edifici, creazione di banche dati condivise e strategie per il riutilizzo degli spazi pubblici inutilizzati, anche in chiave territoriale.

"Il nostro obiettivo è affiancare i Comuni nel percorso di innovazione e semplificazione, fornendo strumenti e competenze per affrontare le sfide del presente e del futuro dentro un contesto complessivo di difficoltà nel quale si trovano sempre più a dover operare i Comuni, soprattutto quelli più piccoli. I nuovi strumenti e modelli organizzativi che presentiamo agli Uffici Tecnici del territorio non sono quindi solo un’opportunità, ma una effettiva necessità per rilanciare una gestione amministrativa più efficiente e vicina alle esigenze dei cittadini e con la quale poter quindi continuare a svolgere al meglio la funzione politica da parte degli Enti", dichiara Bruno Garatti, Amministratore Delegato di Consorzio.it.

Il convegno sarà anche un’occasione per il confronto tra amministratori e tecnici, permettendo ai partecipanti di condividere esperienze e best practice.

Informazioni utili:

  • Data: 4 marzo 2025 ore 9.00
  • Luogo: Sala Alessandrini, Via Matilde di Canossa 20, Crema (CR)
  • Destinatari: Sindaci e Responsabili Uffici Tecnici comunali

Per iscriversi: https://forms.gle/ybWqxkJBkjJyqbm48

28 Febbraio 2025

Fondazione Cariplo SOS Patrimonio

Data di apertura già aperto
Data di chiusura ore 17:00 del 03/07/2025

Bando di Fondazione CARIPLO le cui domande possono essere presentate fino al 03/07/2025.

Il bando sostiene gli interventi che riguardano i beni di interesse storico-architettonico vincolati ai sensi dell’art. 10 e seguenti del Titolo I, Capo I, della Parte Seconda del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. 42/2004 ss.mm.ii.).

Di cosa si tratta
Il bando mira a sostenere interventi urgenti e prioritari di conservazione programmata e buona gestione del patrimonio culturale, con un’attenzione particolare all’impatto del cambiamento climatico. Gli interventi riguardano beni di interesse storico-architettonico vincolati ai sensi dell’art. 10 e seguenti del Titolo I, Capo I, della Parte Seconda del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. 42/2004 ss.mm.ii.).

Chi può partecipare
Possono presentare domanda:

  • enti pubblici (ad esempio, Comuni, Regioni, Università, etc.);
  • enti ecclesiastico-religiosi (ad esempio, parrocchie, diocesi, ordini religiosi);
  • organizzazioni private non profit

proprietari o affidatari di beni culturali immobili.

Se il progetto è presentato da un ente affidatario (cioè non proprietario del bene), è necessario un contratto che ne attesti la disponibilità.

È possibile presentare domande singolarmente o in partenariato con altri enti pubblici, enti ecclesiastico-religiosi e organizzazioni private non profit.

Dotazione Finaziaria
Budget complessivo: € 3.450.000.

Contributi
Contributo massimo per progetto:

  • € 130.000, se il progetto non prevede un assessment diagnostico;
  • € 150.000, se il progetto include un assessment diagnostico.

Copertura massima: 80% dei costi totali preventivati.

Progetti Ammissibili
I progetti dovranno riguardare interventi su edifici vincolati ai sensi dell’art. 10 e seguenti del Titolo I, Capo I, della Parte Seconda del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. 42/2004 ss.mm.ii.).
Le opere previste, che dovranno essere già autorizzate dalla competente Soprintendenza al momento dell’invio della candidatura, dovranno soddisfare i seguenti requisiti:

  • localizzazione del progetto nel territorio di riferimento della Fondazione (la regione Lombardia e le province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola);
  • durata compresa tra i 6 e i 24 mesi, con avvio successivo alla data di scadenza del bando.

Gli interventi sono: 

  • messa in sicurezza e miglioramento strutturale degli edifici;
  • miglioramento strutturale, restauro e manutenzione, per prevenire il degrado e garantire la fruizione in sicurezza;
  • riduzione del consumo energetico e miglioramento della sostenibilità ambientale;
  • azioni di prevenzione per contrastare gli effetti del cambiamento climatico, come la protezione da eventi atmosferici estremi.

Gli elaborati devono illustrare:

  • le informazioni di dettaglio rispetto ai costi, alle modalità e ai tempi di realizzazione degli interventi;
  • le indagini diagnostiche in relazione al progetto che si intende proporre;
  • gli eventuali interventi indiretti sul bene per ridurre la vulnerabilità dovuta a eventi meteorologici estremi;
  • le azioni di partecipazione di target individuati nella comunità di riferimento (ad esempio: volontari, studenti, famiglie, etc.), in attività di valorizzazione, cura e manutenzione continua dei beni;
  • in caso di candidature che includono un assessment diagnostico, è necessario motivare la scelta di questo approfondimento, descrivendo le criticità già individuate nell’edificio. Inoltre, bisogna specificare chi compone il gruppo di lavoro che realizzerà lo studio (es. termotecnico) e fornire un preventivo dettagliato con il cronoprogramma delle attività.

I progetti possono riguardare diverse componenti degli edifici:

  • coperture, pareti e strutture orizzontali e verticali;
  • superfici decorative e architettoniche (es. sculture, balaustre, stucchi ecc).

Interventi indiretti
Le candidature possono prevedere azioni di diagnostica sulle aree esterne del bene (se comprese nella particella catastale vincolata).

Alcuni esempi:

  • riduzione della vulnerabilità agli eventi alluvionali;
  • miglioramento del sistema di canalizzazione delle acque per prevenire danni strutturali.

Soggetti e Progetti non Ammissibili
Non saranno considerati ammissibili alla valutazione i progetti presentati da soggetti che non rispondano ai requisiti citati nel bando.

Non sono finanziabili progetti che riguardano solo aree esterne o interventi esclusivamente decorativi (es. restauro pittorico senza impatto sulla sicurezza e la fruizione).

Non saranno considerati ammissibili alla valutazione i progetti che:

  • prevedano l’acquisto di immobili;
  • siano riferiti a beni di proprietà di soggetti non ammissibili al contributo;
  • non siano autorizzati dalla Soprintendenza;
  • siano incompleti della documentazione e delle informazioni richieste.

Documentazione necessaria
La candidatura dovrà essere corredata dei seguenti documenti obbligatori:

  • autorizzazione della Soprintendenza all’esecuzione delle opere, non è sufficiente disporre di un parere di massima favorevole;
  • atto di proprietà o titolo di disponibilità dei beni oggetto d’intervento (visura catastale aggiornata al 2025);
  • dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà;
  • documentazione attestante la diagnostica già effettuata o la predisposizione di un programma di indagini da realizzare durante il progetto;
  • relazione tecnica e computo metrico estimativo dei lavori, eventuali preventivi adeguatamente articolati;
  • documentazione fotografica che attesti lo stato di fatto dei beni ed elaborati grafici della proposta progettuale;
  • elenco del gruppo di lavoro (con CV dei professionisti coinvolti);
  • piano di conservazione preventiva (da presentare in fase di rendicontazione).

Se il progetto include un assessment diagnostico, è necessario allegare:

  • analisi delle condizioni dell’edificio e delle criticità riscontrate;
  • cronoprogramma e preventivo dello studio diagnostico.

Criteri di valutazione
Saranno privilegiati i progetti che:

  • individuano chiaramente le priorità degli interventi, con criteri ben definiti, includendo strategie per ridurre gli impatti del cambiamento climatico;
  • prevedono attività diagnostiche mirate ed essenziali per la definizione dell’intervento, illustrando sia le analisi già svolte che quelle da effettuare;
  • rispettano il principio del “minimo intervento”, per garantire la conservazione del bene e la sua fruibilità in sicurezza, senza alterazioni eccessive;
  • includono un piano di conservazione programmata, per garantire la manutenzione continua e sostenibile del bene nel tempo;
  • utilizzano strumenti di catalogazione digitale interoperabili, a livello regionale o nazionale, per aggiornare la documentazione del bene;
  • descrivono chiaramente gli interventi indiretti, spiegando la loro necessità e i benefici previsti per la conservazione dell’immobile, garantendo che siano realizzabili;
  • dimostrano un piano di lavoro solido per l’eventuale assessment diagnostico, specificando azioni, tempistiche e costi;
  • presentano un gruppo di lavoro multidisciplinare, coinvolgendo istituzioni scientifiche, imprese e professionisti qualificati, con eventuale supporto di scuole edili o istituti tecnici;
  • favoriscono la partecipazione della comunità, includendo modalità innovative di fruizione e valorizzazione del bene (es. attività didattiche, visite guidate, mostre, eventi formativi, reti locali);
  • propongono un piano economico chiaro e dettagliato, con una corretta suddivisione delle spese tra interventi, diagnostica, conservazione e attività di coinvolgimento della comunità;
  • hanno un cofinanziamento certo e documentato, includendo altre fonti di finanziamento come crowdfunding, donazioni o Art Bonus.

Note
Le domande devono essere inviate online tramite il sito della Fondazione Cariplo.

 

 

 

21 Febbraio 2025