Fondazione Cariplo SOS Patrimonio

Tipo articolo: 
Data Articolo: 
Venerdì, 21 Febbraio, 2025 - 14:30

Data di apertura già aperto
Data di chiusura ore 17:00 del 03/07/2025

Bando di Fondazione CARIPLO le cui domande possono essere presentate fino al 03/07/2025.

Il bando sostiene gli interventi che riguardano i beni di interesse storico-architettonico vincolati ai sensi dell’art. 10 e seguenti del Titolo I, Capo I, della Parte Seconda del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. 42/2004 ss.mm.ii.).

Di cosa si tratta
Il bando mira a sostenere interventi urgenti e prioritari di conservazione programmata e buona gestione del patrimonio culturale, con un’attenzione particolare all’impatto del cambiamento climatico. Gli interventi riguardano beni di interesse storico-architettonico vincolati ai sensi dell’art. 10 e seguenti del Titolo I, Capo I, della Parte Seconda del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. 42/2004 ss.mm.ii.).

Chi può partecipare
Possono presentare domanda:

  • enti pubblici (ad esempio, Comuni, Regioni, Università, etc.);
  • enti ecclesiastico-religiosi (ad esempio, parrocchie, diocesi, ordini religiosi);
  • organizzazioni private non profit

proprietari o affidatari di beni culturali immobili.

Se il progetto è presentato da un ente affidatario (cioè non proprietario del bene), è necessario un contratto che ne attesti la disponibilità.

È possibile presentare domande singolarmente o in partenariato con altri enti pubblici, enti ecclesiastico-religiosi e organizzazioni private non profit.

Dotazione Finaziaria
Budget complessivo: € 3.450.000.

Contributi
Contributo massimo per progetto:

  • € 130.000, se il progetto non prevede un assessment diagnostico;
  • € 150.000, se il progetto include un assessment diagnostico.

Copertura massima: 80% dei costi totali preventivati.

Progetti Ammissibili
I progetti dovranno riguardare interventi su edifici vincolati ai sensi dell’art. 10 e seguenti del Titolo I, Capo I, della Parte Seconda del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. 42/2004 ss.mm.ii.).
Le opere previste, che dovranno essere già autorizzate dalla competente Soprintendenza al momento dell’invio della candidatura, dovranno soddisfare i seguenti requisiti:

  • localizzazione del progetto nel territorio di riferimento della Fondazione (la regione Lombardia e le province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola);
  • durata compresa tra i 6 e i 24 mesi, con avvio successivo alla data di scadenza del bando.

Gli interventi sono: 

  • messa in sicurezza e miglioramento strutturale degli edifici;
  • miglioramento strutturale, restauro e manutenzione, per prevenire il degrado e garantire la fruizione in sicurezza;
  • riduzione del consumo energetico e miglioramento della sostenibilità ambientale;
  • azioni di prevenzione per contrastare gli effetti del cambiamento climatico, come la protezione da eventi atmosferici estremi.

Gli elaborati devono illustrare:

  • le informazioni di dettaglio rispetto ai costi, alle modalità e ai tempi di realizzazione degli interventi;
  • le indagini diagnostiche in relazione al progetto che si intende proporre;
  • gli eventuali interventi indiretti sul bene per ridurre la vulnerabilità dovuta a eventi meteorologici estremi;
  • le azioni di partecipazione di target individuati nella comunità di riferimento (ad esempio: volontari, studenti, famiglie, etc.), in attività di valorizzazione, cura e manutenzione continua dei beni;
  • in caso di candidature che includono un assessment diagnostico, è necessario motivare la scelta di questo approfondimento, descrivendo le criticità già individuate nell’edificio. Inoltre, bisogna specificare chi compone il gruppo di lavoro che realizzerà lo studio (es. termotecnico) e fornire un preventivo dettagliato con il cronoprogramma delle attività.

I progetti possono riguardare diverse componenti degli edifici:

  • coperture, pareti e strutture orizzontali e verticali;
  • superfici decorative e architettoniche (es. sculture, balaustre, stucchi ecc).

Interventi indiretti
Le candidature possono prevedere azioni di diagnostica sulle aree esterne del bene (se comprese nella particella catastale vincolata).

Alcuni esempi:

  • riduzione della vulnerabilità agli eventi alluvionali;
  • miglioramento del sistema di canalizzazione delle acque per prevenire danni strutturali.

Soggetti e Progetti non Ammissibili
Non saranno considerati ammissibili alla valutazione i progetti presentati da soggetti che non rispondano ai requisiti citati nel bando.

Non sono finanziabili progetti che riguardano solo aree esterne o interventi esclusivamente decorativi (es. restauro pittorico senza impatto sulla sicurezza e la fruizione).

Non saranno considerati ammissibili alla valutazione i progetti che:

  • prevedano l’acquisto di immobili;
  • siano riferiti a beni di proprietà di soggetti non ammissibili al contributo;
  • non siano autorizzati dalla Soprintendenza;
  • siano incompleti della documentazione e delle informazioni richieste.

Documentazione necessaria
La candidatura dovrà essere corredata dei seguenti documenti obbligatori:

  • autorizzazione della Soprintendenza all’esecuzione delle opere, non è sufficiente disporre di un parere di massima favorevole;
  • atto di proprietà o titolo di disponibilità dei beni oggetto d’intervento (visura catastale aggiornata al 2025);
  • dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà;
  • documentazione attestante la diagnostica già effettuata o la predisposizione di un programma di indagini da realizzare durante il progetto;
  • relazione tecnica e computo metrico estimativo dei lavori, eventuali preventivi adeguatamente articolati;
  • documentazione fotografica che attesti lo stato di fatto dei beni ed elaborati grafici della proposta progettuale;
  • elenco del gruppo di lavoro (con CV dei professionisti coinvolti);
  • piano di conservazione preventiva (da presentare in fase di rendicontazione).

Se il progetto include un assessment diagnostico, è necessario allegare:

  • analisi delle condizioni dell’edificio e delle criticità riscontrate;
  • cronoprogramma e preventivo dello studio diagnostico.

Criteri di valutazione
Saranno privilegiati i progetti che:

  • individuano chiaramente le priorità degli interventi, con criteri ben definiti, includendo strategie per ridurre gli impatti del cambiamento climatico;
  • prevedono attività diagnostiche mirate ed essenziali per la definizione dell’intervento, illustrando sia le analisi già svolte che quelle da effettuare;
  • rispettano il principio del “minimo intervento”, per garantire la conservazione del bene e la sua fruibilità in sicurezza, senza alterazioni eccessive;
  • includono un piano di conservazione programmata, per garantire la manutenzione continua e sostenibile del bene nel tempo;
  • utilizzano strumenti di catalogazione digitale interoperabili, a livello regionale o nazionale, per aggiornare la documentazione del bene;
  • descrivono chiaramente gli interventi indiretti, spiegando la loro necessità e i benefici previsti per la conservazione dell’immobile, garantendo che siano realizzabili;
  • dimostrano un piano di lavoro solido per l’eventuale assessment diagnostico, specificando azioni, tempistiche e costi;
  • presentano un gruppo di lavoro multidisciplinare, coinvolgendo istituzioni scientifiche, imprese e professionisti qualificati, con eventuale supporto di scuole edili o istituti tecnici;
  • favoriscono la partecipazione della comunità, includendo modalità innovative di fruizione e valorizzazione del bene (es. attività didattiche, visite guidate, mostre, eventi formativi, reti locali);
  • propongono un piano economico chiaro e dettagliato, con una corretta suddivisione delle spese tra interventi, diagnostica, conservazione e attività di coinvolgimento della comunità;
  • hanno un cofinanziamento certo e documentato, includendo altre fonti di finanziamento come crowdfunding, donazioni o Art Bonus.

Note
Le domande devono essere inviate online tramite il sito della Fondazione Cariplo.

 

 

 

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