Bandi e Finanziamenti

Orti Lombardia 2025

Data di apertura 24 Febbraio 2025

Data di chiusura 27 Marzo 2025

Bando di Regione Lombardia che riguarda la possibilità di ottenere un finanziamento per progetti di realizzazione di orti didattici, urbani e collettivi.

L'obiettivo finale è quello di creare spazi verdi che abbiano un valore non solo produttivo, ma anche educativo e sociale, migliorando la qualità della vita nei contesti urbani e scolastici.

Di cosa si tratta

Regione Lombardia promuove il finanziamento di progetti per la realizzazione di orti didattici, urbani e collettivi.

L'iniziativa nasce con l'obiettivo di:

  • Diffondere la cultura del verde e dell’agricoltura, sensibilizzando cittadini e studenti sull’importanza della produzione e del consumo consapevole di cibo.
  • Riqualificare aree urbane abbandonate o poco utilizzate, trasformandole in spazi produttivi e aggregativi.
  • Favorire la socializzazione, attraverso orti gestiti da scuole, associazioni e cooperative, incoraggiando il senso di comunità.
  • Promuovere la sostenibilità ambientale, incentivando l’uso di tecniche agricole ecologiche, come il compostaggio, il risparmio idrico e la coltivazione biologica.
  • Educare all’alimentazione sana ed equilibrata, coinvolgendo famiglie e studenti in percorsi didattici legati all’orto e alla stagionalità dei prodotti.

L'obiettivo finale è quello di creare spazi verdi che abbiano un valore non solo produttivo, ma anche educativo e sociale, migliorando la qualità della vita nei contesti urbani e scolastici.

Chi può partecipare

Il bando è rivolto a enti pubblici e istituzioni scolastiche con sede in Lombardia:

  • Comuni, per la realizzazione di orti urbani e collettivi.
  • Istituti scolastici pubblici e privati, di ogni ordine e grado (asili nido, scuole dell'infanzia, primarie e secondarie), per gli orti didattici.
  • Enti gestori di aree protette, per la creazione di orti urbani e collettivi.

Limitazioni:
Non possono partecipare enti che hanno già beneficiato di finanziamenti negli ultimi tre anni (2022-2024), salvo casi particolari:

  • le scuole possono presentare domanda solo per nuovi plessi scolastici;
  • comuni ed enti gestori di aree protette possono partecipare solo se aumentano il numero di particelle di orti urbani o collettivi.

Dotazione Finanziaria

Regione Lombardia, per tramite di ERSAF, ha stanziato  150.000 per il finanziamento dei progetti.
Il contributo copre il 50% delle spese ammissibili, fino a un massimo di:

  • € 10.000 euro per orti urbani (con un rimborso di 300 euro per ogni particella, minimo 10 particelle);
  • € 1.800 euro per orti didattici o collettivi (con un rimborso di 600 euro per ogni orto, massimo 3 orti per progetto).

Il rimborso viene erogato in un’unica tranche, solo dopo la presentazione della rendicontazione finale.

Progetti Finanziabili

I progetti devono essere sviluppati in Lombardia e rientrare in una delle seguenti categorie:

  • orti didattici: destinati agli studenti, possono essere realizzati all’interno delle scuole o su terreni concessi da enti pubblici e aziende agricole. Devono avere una dimensione minima di 25 mq e prevedere una varietà di colture locali. L’orto didattico può prevedere anche varietà floricole. Gli Istituti Scolastici possono valorizzare le competenze del personale docente interno ai fini dell’articolazione economica del progetto, per le azioni di progettazione, formative e informative;
  • orti urbani: appezzamenti situati in aree cittadine e periurbane, suddivisi in particelle e assegnati a cittadini residenti, con priorità per anziani o persone in difficoltà sociale. Devono prevedere almeno 10 particelle da 25 mq ciascuna. Il numero di particelle può essere superiore a n. 10, ma il rimborso complessivo delle spese non potrà in ogni caso superare euro 10.000,00. I progetti sono inoltre corredati da apposito regolamento per l’uso degli orti urbani e collettivi, redatto dall’Ente proponente.  Il regolamento prevede: 
    1. la concessione in uso gratuito dell’orto;
    2. l’impegno a coltivare il singolo appezzamento per ottenere prodotti agricoli a scopo benefico (da non destinare ad attività commerciali) e di autoconsumo, nel rispetto delle regole stabilite da ciascun ente;
    3. le disposizioni tecniche relative a materiali e interventi realizzabili a cura del conduttore;
    4. eventuale cauzione e contributo alle spese di manutenzione.
  • orti collettivi: gestiti da associazioni o cooperative sociali senza scopo di lucro, per permettere la pratica dell’orticoltura anche a chi non ha esperienza. Le particelle devono avere una dimensione di almeno 25 metri quadrati ciascuna e possono essere finanziati fino a un massimo di € 1.800,00 (massimo per n. 3 orti collettivi). I Comuni e gli Enti Gestori di Aree Protette assegnano a ciascun nucleo familiare o associazione una sola particella corrispondente ad un orto urbano/collettivo. 

I terreni devono essere fertili e non inquinati e non possono essere convertiti ad altri usi per almeno 5 anni.

Inoltre durante il periodo di coltivazione e di gestione degli orti, gli enti possono avvalersi di personale qualificato ed esperto nelle tematiche agronomiche per fornire una migliore assistenza ai soggetti assegnatari degli spazi da coltivare.

Elementi preferibili nei progetti:

  • uso di tecniche di agricoltura sostenibile (irrigazione a goccia, compostaggio, coltivazione biologica);
  • attività educative e formative per studenti e cittadini;
  • coinvolgimento di associazioni agricole, fattorie didattiche e sociali.

Tabella Riassuntiva dei Criteri

  Orto Didattico Orto Urbano Orto Collettivo
Dimensioni Minime 25 mq per ogni orto

minimo n. 10 particelle da 25 mq ciascuna

25 mq per ogni orto
Rimborso Spese

max. € 600,00/orto fino a un massimo di € 1.800,00 (max. per n. 3 plessi)

max. € 300,00/particella fino a un massimo di € 10.000,00

max. € 600,00/orto fino a un massimo di € 1.800,00 (max. per n. 3 orti)

Percentuale Rimborso

50% 50% 50%

Ubicazione Orto

Terreni dentro il plesso scolastico o in aree limitrofe

Terreni in aree urbane e periurbane

Terreni in aree urbane e periurbane

Proprietario Terreno

Istituto scolastico Comune Azienda agricola Enti pubblici e privati tramite convenzione

Comune Ente gestore aree protette

Comune Ente Gestore Aree Protette

Beneficiario Contributo

Istituto scolastico/Comune/Cooperativa

Comune Ente Gestore Aree Protette

Comune Ente Gestore Aree Protette

Regolamento Orto

no si no

Spese Ammissibili

Le spese devono essere sostenute tra il 24 febbraio e novembre 2025. Non saranno esigibili spese con una data antecedente al 24 febbraio 2025.

Il beneficiario al termine del progetto dovrà presentare una rendicontazione contabile che evidenzi le attività realizzate e le spese realmente sostenute e liquidate.

Modalità Presentazione Domande

Procedura: selezione a sportello (ordine cronologico di arrivo, fino a esaurimento fondi).

Le domande di partecipazione possono essere presentate utilizzando esclusivamente il modulo scaricabile dal sito www.ersaf.lombardia.it (Allegato 1) e devono pervenire esclusivamente all’indirizzo PEC ersaf@pec.regione.lombardia.it, indicando nell’oggetto “Selezione di progetti per la realizzazione degli Orti di Lombardia 2025 - DOMANDA”.

Al modulo andrà allegata la copia fotostatica di un documento di identità, in corso di validità, del firmatario della domanda.

Non sono accettate domande cartacee o incomplete

Istruttoria delle domande

Le domande ricevibili, ovvero in possesso dei requisiti formali necessari entro 30 giorni dalla data di chiusura dello sportello, verranno ammesse al rimborso spese, fino all’esaurimento della dotazione finanziaria.

L’istruttoria si concluderà con la pubblicazione sul sito www.ersaf.lombardia.it dell’elenco delle domande ammissibili con indicazione dell’entità del rimborso spese e per le domande non ammesse, con indicazione delle motivazioni di esclusione. La comunicazione di approvazione e di attribuzione del rimborso per le domande ammesse e finanziabili sarà trasmessa al soggetto beneficiario anche tramite PEC.

A seguito dell’approvazione della documentazione trasmessa, ERSAF, entro 90 giorni dal termine per la presentazione della rendicontazione finale, procederà alla liquidazione del rimborso spese previsto per ciascun progetto, previa emissione da parte del beneficiario di una nota formale con indicazione delle coordinate bancarie per il relativo bonifico bancario.

Riepilogo tempistiche

Obblighi Soggetti Beneficiari

I beneficiari devono:

  • fornire documentazione fotografica della realizzazione dell’orto;
  • esporre il logo “Orti di Lombardia” sugli spazi finanziati;
  • conservare la documentazione per 5 anni, per eventuali controlli ERSAF.

Se i controlli rilevano irregolarità, il finanziamento viene revocato e richiesto indietro.

Rinuncia

Qualora i soggetti attuatori intendano rinunciare alla realizzazione del progetto e al relativo rimborso, devono darne comunicazione a ERSAF entro e non oltre il 9 maggio 2025 ersaf@pec.regione.lombardia.it - Oggetto “Selezione di progetti per la realizzazione degli Orti di Lombardia 2025 - RINUNCIA”, così da poter scorrere la graduatoria con ulteriori beneficiari.

10 Marzo 2025

Fondazione Cariplo SOS Patrimonio

Data di apertura già aperto
Data di chiusura ore 17:00 del 03/07/2025

Bando di Fondazione CARIPLO le cui domande possono essere presentate fino al 03/07/2025.

Il bando sostiene gli interventi che riguardano i beni di interesse storico-architettonico vincolati ai sensi dell’art. 10 e seguenti del Titolo I, Capo I, della Parte Seconda del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. 42/2004 ss.mm.ii.).

Di cosa si tratta
Il bando mira a sostenere interventi urgenti e prioritari di conservazione programmata e buona gestione del patrimonio culturale, con un’attenzione particolare all’impatto del cambiamento climatico. Gli interventi riguardano beni di interesse storico-architettonico vincolati ai sensi dell’art. 10 e seguenti del Titolo I, Capo I, della Parte Seconda del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. 42/2004 ss.mm.ii.).

Chi può partecipare
Possono presentare domanda:

  • enti pubblici (ad esempio, Comuni, Regioni, Università, etc.);
  • enti ecclesiastico-religiosi (ad esempio, parrocchie, diocesi, ordini religiosi);
  • organizzazioni private non profit

proprietari o affidatari di beni culturali immobili.

Se il progetto è presentato da un ente affidatario (cioè non proprietario del bene), è necessario un contratto che ne attesti la disponibilità.

È possibile presentare domande singolarmente o in partenariato con altri enti pubblici, enti ecclesiastico-religiosi e organizzazioni private non profit.

Dotazione Finaziaria
Budget complessivo: € 3.450.000.

Contributi
Contributo massimo per progetto:

  • € 130.000, se il progetto non prevede un assessment diagnostico;
  • € 150.000, se il progetto include un assessment diagnostico.

Copertura massima: 80% dei costi totali preventivati.

Progetti Ammissibili
I progetti dovranno riguardare interventi su edifici vincolati ai sensi dell’art. 10 e seguenti del Titolo I, Capo I, della Parte Seconda del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. 42/2004 ss.mm.ii.).
Le opere previste, che dovranno essere già autorizzate dalla competente Soprintendenza al momento dell’invio della candidatura, dovranno soddisfare i seguenti requisiti:

  • localizzazione del progetto nel territorio di riferimento della Fondazione (la regione Lombardia e le province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola);
  • durata compresa tra i 6 e i 24 mesi, con avvio successivo alla data di scadenza del bando.

Gli interventi sono: 

  • messa in sicurezza e miglioramento strutturale degli edifici;
  • miglioramento strutturale, restauro e manutenzione, per prevenire il degrado e garantire la fruizione in sicurezza;
  • riduzione del consumo energetico e miglioramento della sostenibilità ambientale;
  • azioni di prevenzione per contrastare gli effetti del cambiamento climatico, come la protezione da eventi atmosferici estremi.

Gli elaborati devono illustrare:

  • le informazioni di dettaglio rispetto ai costi, alle modalità e ai tempi di realizzazione degli interventi;
  • le indagini diagnostiche in relazione al progetto che si intende proporre;
  • gli eventuali interventi indiretti sul bene per ridurre la vulnerabilità dovuta a eventi meteorologici estremi;
  • le azioni di partecipazione di target individuati nella comunità di riferimento (ad esempio: volontari, studenti, famiglie, etc.), in attività di valorizzazione, cura e manutenzione continua dei beni;
  • in caso di candidature che includono un assessment diagnostico, è necessario motivare la scelta di questo approfondimento, descrivendo le criticità già individuate nell’edificio. Inoltre, bisogna specificare chi compone il gruppo di lavoro che realizzerà lo studio (es. termotecnico) e fornire un preventivo dettagliato con il cronoprogramma delle attività.

I progetti possono riguardare diverse componenti degli edifici:

  • coperture, pareti e strutture orizzontali e verticali;
  • superfici decorative e architettoniche (es. sculture, balaustre, stucchi ecc).

Interventi indiretti
Le candidature possono prevedere azioni di diagnostica sulle aree esterne del bene (se comprese nella particella catastale vincolata).

Alcuni esempi:

  • riduzione della vulnerabilità agli eventi alluvionali;
  • miglioramento del sistema di canalizzazione delle acque per prevenire danni strutturali.

Soggetti e Progetti non Ammissibili
Non saranno considerati ammissibili alla valutazione i progetti presentati da soggetti che non rispondano ai requisiti citati nel bando.

Non sono finanziabili progetti che riguardano solo aree esterne o interventi esclusivamente decorativi (es. restauro pittorico senza impatto sulla sicurezza e la fruizione).

Non saranno considerati ammissibili alla valutazione i progetti che:

  • prevedano l’acquisto di immobili;
  • siano riferiti a beni di proprietà di soggetti non ammissibili al contributo;
  • non siano autorizzati dalla Soprintendenza;
  • siano incompleti della documentazione e delle informazioni richieste.

Documentazione necessaria
La candidatura dovrà essere corredata dei seguenti documenti obbligatori:

  • autorizzazione della Soprintendenza all’esecuzione delle opere, non è sufficiente disporre di un parere di massima favorevole;
  • atto di proprietà o titolo di disponibilità dei beni oggetto d’intervento (visura catastale aggiornata al 2025);
  • dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà;
  • documentazione attestante la diagnostica già effettuata o la predisposizione di un programma di indagini da realizzare durante il progetto;
  • relazione tecnica e computo metrico estimativo dei lavori, eventuali preventivi adeguatamente articolati;
  • documentazione fotografica che attesti lo stato di fatto dei beni ed elaborati grafici della proposta progettuale;
  • elenco del gruppo di lavoro (con CV dei professionisti coinvolti);
  • piano di conservazione preventiva (da presentare in fase di rendicontazione).

Se il progetto include un assessment diagnostico, è necessario allegare:

  • analisi delle condizioni dell’edificio e delle criticità riscontrate;
  • cronoprogramma e preventivo dello studio diagnostico.

Criteri di valutazione
Saranno privilegiati i progetti che:

  • individuano chiaramente le priorità degli interventi, con criteri ben definiti, includendo strategie per ridurre gli impatti del cambiamento climatico;
  • prevedono attività diagnostiche mirate ed essenziali per la definizione dell’intervento, illustrando sia le analisi già svolte che quelle da effettuare;
  • rispettano il principio del “minimo intervento”, per garantire la conservazione del bene e la sua fruibilità in sicurezza, senza alterazioni eccessive;
  • includono un piano di conservazione programmata, per garantire la manutenzione continua e sostenibile del bene nel tempo;
  • utilizzano strumenti di catalogazione digitale interoperabili, a livello regionale o nazionale, per aggiornare la documentazione del bene;
  • descrivono chiaramente gli interventi indiretti, spiegando la loro necessità e i benefici previsti per la conservazione dell’immobile, garantendo che siano realizzabili;
  • dimostrano un piano di lavoro solido per l’eventuale assessment diagnostico, specificando azioni, tempistiche e costi;
  • presentano un gruppo di lavoro multidisciplinare, coinvolgendo istituzioni scientifiche, imprese e professionisti qualificati, con eventuale supporto di scuole edili o istituti tecnici;
  • favoriscono la partecipazione della comunità, includendo modalità innovative di fruizione e valorizzazione del bene (es. attività didattiche, visite guidate, mostre, eventi formativi, reti locali);
  • propongono un piano economico chiaro e dettagliato, con una corretta suddivisione delle spese tra interventi, diagnostica, conservazione e attività di coinvolgimento della comunità;
  • hanno un cofinanziamento certo e documentato, includendo altre fonti di finanziamento come crowdfunding, donazioni o Art Bonus.

Note
Le domande devono essere inviate online tramite il sito della Fondazione Cariplo.

 

 

 

21 Febbraio 2025

Bando STRADE VERDI (il bando attuativo sarà pubblicato entro Marzo 2025).

Data di apertura ancora da definire
Data di chiusura ancora da definire

 

E' stato istituito dalla Regione Lombardia per ridurre le emissioni inquinanti derivanti dal traffico urbano. Per farlo, il bando finanzia interventi che trasformano le aree urbane, riducendo il traffico veicolare in prossimità di edifici pubblici e migliorando l'ambiente con nuove aree verdi.

(tra gli interventi anche la realizzazione di piste ciclabili e percorsi per la mobilità sostenibile)

Di cosa si tratta

Bando a graduatoria per finanziare interventi infrastrutturali di ridisegno dello spazio pubblico adiacente a edifici pubblici attrattori di utenza vulnerabile.
Il bando finanzia interventi che trasformano le aree urbane, riducendo il traffico veicolare in prossimità di edifici pubblici e migliorando l'ambiente con nuove aree verdi.
Oltre alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, il bando punta a:

  • migliorare la vivibilità urbana grazie alla creazione di spazi più sicuri e sostenibili;
  • promuovere forme di mobilità attiva e sostenibile, come la ciclabilità e il trasporto pubblico;
  • mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, attraverso soluzioni di riqualificazione urbana basate sulla natura.

Chi può partecipare

Possono partecipare al bando i 560 comuni lombardi delle Fasce 1 e 2, individuati con la Delibera di Giunta Regionale n. 1008 del 25 settembre 2023.
La misura punta a coinvolgere gli enti locali in un'azione coordinata per migliorare la qualità dell'aria, partendo dalle realtà urbane più impattate dal traffico e dall'inquinamento.

Dotazione Finanziaria:

Contributo a fondo perduto destinato ai Comuni per la realizzazione degli interventi ammissibili, fino ad un massimo di € 500.000,00 per ciascun progetto.
Si intende stanziare somme complessive pari a € 10.180.000,00, ripartite su 3 annualità come da tabella seguente:

MISURE RISORSE TOTALI 2025 2026 2027
Bando “Strade Verdi” (fondo perduto) 10.000.000 € 3.000.000 € 4.000.000 € 3.000.000 €

Attività tecnica di supporto ai Comuni selezionati (comunicazione del progetto ai cittadini, monitoraggio, ...)
(risorse correnti)

140.000 € 34.000€ 52.000 € 54.000 €

Attività tecnica di supporto alla fase istruttoria regionale (risorse correnti)

40.000 € 20.000 € 20.000 € 0 €

TOTALE

10.180.000 € 3.054.000 € 4.072.000 €

3.054.000 €

 

Contributi:
La percentuale di contributo assegnato rispetto ai costi ammessi è definita proporzionalmente al numero di abitanti del Comune (dato ISTAT 31.12.2023), in base alle seguenti fasce:

  • Linea A - fino all’80%: Comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti (462 comuni);
  • Linea B - fino all’70%: Comuni con popolazione fino da 15.001 a 50.000 abitanti (83 comuni);
  • Linea C - fino al 60%: Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti (15 comuni).

I costi ammissibili per la voce “lavori” del quadro economico, relativi ad ogni singola domanda di partecipazione, non devono essere inferiori a € 50.000,00.

Erogazione contributi:

  1. Nel 2025: a seguito dell’apertura del bando, si richiede una quota di acconto pari al 30% dell’importo ammesso a finanziamento, a titolo di anticipazione.
  2. Novembre 2026: pagamento intermedio del 40%, la spesa sostenuta dovrà essere pari ad almeno il 90% dell’importo erogato a titolo di anticipazione.
  3. Novembre 2027: saldo finale del 30%, a conclusione del progetto

Interventi Finanziabili:

Il bando prevede il finanziamento di interventi infrastrutturali volti a riprogettare lo spazio pubblico in funzione di una mobilità più sostenibile e di un maggiore assorbimento delle emissioni inquinanti.

Gli interventi ammessi includono:
(L’elenco è da considerarsi esemplificativo ma non esaustivo)

  • creazione di piazze e aree pedonali, per ridurre la presenza di auto e aumentare gli spazi dedicati ai pedoni;
  • realizzazione di piste ciclabili e percorsi per la mobilità sostenibile, per incentivare l'uso della bicicletta e degli spostamenti a piedi;
  • introduzione di zone scolastiche con misure di moderazione del traffico, per garantire maggiore sicurezza ai bambini e ridurre l’inquinamento nei pressi delle scuole;
  • adozione di sistemi di gestione intelligente del traffico, con tecnologie smart per regolare i flussi veicolari e diminuire la congestione nelle ore di punta;
  • de-impermeabilizzazione del suolo e aumento del verde urbano, attraverso la creazione di aree verdi che assorbono CO2 e polveri sottili, contribuendo alla mitigazione dell’effetto "isola di calore".

Le progettualità sottoposte a istruttoria valutativa dovranno essere opportunamente accompagnate da studi e/o relazioni in cui si dimostra che l’intervento proposto non andrà a generare ricadute negative nell’area urbana del Comune.
In fase valutativa saranno riconosciute delle premialità ai progetti che includono anche soluzioni di ingegneria naturalistica atte alla gestione e recupero delle acque e alla mitigazione degli effetti dei picchi di temperatura, così come il rispetto dell’ambiente attraverso l’impiego di materiali ecologici, riciclabili e di tecniche ecosostenibili nonché proposte ispirate alle strade intelligenti, quali sistemi che forniscano servizi relativi al traffico, basati su una combinazione di reti di sensori e attuatori distribuiti su strade ed elementi circostanti, incroci regolati da semafori intelligenti al fine di trasformare la gestione del traffico con un impatto tale da ridurre le emissioni.

Spese Ammissibili:
Sono ammissibili a contributo regionale le spese sotto specificate e debitamente comprovate con documenti contabili che riportino la descrizione dettagliata dei lavori/fornitura con data successiva a quella di pubblicazione del bando sul BURL:

  • costo dei lavori comprensivi di oneri di sicurezza e IVA (es. lavori stradali per la realizzazione e/o modifica delle infrastrutture di mobilità previste, segnaletica stradale, segnaletica specifica, sostituzione/integrazione di sistemi illuminanti ove strettamente necessari alla realizzazione dell’intervento, soluzioni e interventi di accessibilità e abbattimento barriere architettoniche, opere di de-impermeabilizzazione del suolo e creazione di aree verdi, interventi ispirati alle soluzioni SuDS e NBS, creazione di pavimentazioni drenanti, antitrauma, ecc);
  • fornitura e posa di arredo urbano comprensiva di IVA (es. parapedonali, barriere mobili, panchine, tavoli, rastrelliere per biciclette, giochi inclusivi, nuovi interventi di piantumazione di specie arboree e arbustive o essenze, ecc.);
  • spese tecniche sino a un massimo del 10%, comprensiva di IVA, sul totale dei lavori compresi gli oneri di sicurezza e IVA a base gara (somma del costo dei lavori, delle strutture, fornitura e posa arredo, sistema di videosorveglianza, realizzazione/adeguamento parcheggio/posto auto).

Non saranno considerate ammissibili le istanze di finanziamento, per interventi e attività che risultino già iniziati o per i quali il soggetto richiedente abbia già sottoscritto obbligazioni contrattuali per la realizzazione del progetto, alla data di pubblicazione del bando sul BURL.

Criteri di Selezione:
Le domande saranno valutate in due fasi:

  1. Verifica formale della completezza della documentazione e del rispetto dei requisiti.
  2. Valutazione tecnica, con attribuzione di punteggi in base ai seguenti criteri:
    1. impatto del progetto sulla riduzione del traffico e delle emissioni inquinanti. (In termini di variazione attesa del numero dei veicoli transitanti nella zona interessata dall’intervento, realizzazione di infrastrutture ciclabili e per la mobilità attiva);
    2. stima riduzione emissioni inquinanti con particolare riferimento a NOx e polveri (sarà valutata la relazione tecnica che riporta una quantificazione della riduzione delle emissioni dei principali inquinanti in atmosfera nel contesto urbano di riferimento del progetto);
    3. sostenibilità ed efficacia nell’adattamento ai cambiamenti climatici (es. quantità area verde drenante, utilizzo di soluzioni SuDS, presenza specie arboree autoctone, ecc);
    4. utilizzo di soluzioni connesse all'introduzione di sistemi aperti all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (AI) e dell’Artificial Intelligence of Things (AIoT);
    5. quota di cofinanziamento a carico dell’ente realizzatore dell’intervento.

I punti A e B costituiranno i criteri di ammissibilità tecnica a cui sarà attribuito il maggior peso in fase di valutazione, gli altri punti sono considerati criteri premianti.
Nel bando saranno definiti gli indicatori di monitoraggio dell'impatto del progetto che consentano di quantificare gli effetti ambientali prodotti degli interventi attuati in termini di riduzione delle emissioni in atmosfera dei principali inquinanti derivanti dal traffico. Ai fini della valutazione delle domande, i beneficiari dovranno quantificare i valori attesi di tali indicatori compilando una specifica scheda allegata al bando.
Le procedure di affidamento dei lavori dovranno essere avviate successivamente alla data di accettazione del contributo, a seguito della comunicazione di ammissibilità al finanziamento.

Modalità e Tempi di Monitoraggio e Rendicontazione:
Fasi del bando:

  1. apertura bando: gennaio – aprile 2025;
  2. approvazione graduatoria: giugno 2025 e primo anticipo del 30%;
  3. progetto esecutivo e avvio gara affidamento lavori: ottobre 2025;
  4. avvio lavori/contratto affidamento lavori: febbraio 2026 seconda rata 40% (in anticipazione);
  5. rendicontazione intermedia: entro ottobre 2026, a rendicontazione delle spese sostenute;
  6. collaudo: entro dicembre 2026;
  7. rendicontazione finale: entro febbraio 2027, a rendicontazione delle spese sostenute.

Monitoraggio:
I comuni beneficiari dovranno fornire report annuali sull'avanzamento dei lavori, con particolare attenzione alla riduzione effettiva delle emissioni inquinanti.

  1. A partire dal 2025, entro novembre, Regione Lombardia trasmette al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica una relazione di monitoraggio dell’avanzamento della misura.
  2. A novembre 2026, in corrispondenza della richiesta di erogazione della quota intermedia, Regione Lombardia trasmette al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica una dichiarazione, alla quale sono allegate:
    1. le relative quietanze di pagamento di Regione Lombardia e dei Comuni attuatori;
    2. una relazione tecnica che descriva lo stato di avanzamento degli interventi dei Comuni attuatori;
    3. la relativa rendicontazione economico-finanziaria e la documentazione contabile delle spese sostenute da Regione Lombardia e dai Comuni attuatori.
  3. A novembre 2027, in corrispondenza della richiesta di erogazione del saldo, viene trasmessa una dichiarazione in cui attesta l’importo relativo alla spesa sostenuta per la quale viene richiesto il rimborso a saldo e nella quale si attesta che gli interventi ricompresi nel progetto sono conclusi.
    Alla dichiarazione sono allegate:
    1. una relazione tecnica che descriva l’ultimo stato di avanzamento degli interventi e che contenga una quantificazione degli effetti ambientali prodotti dagli interventi attuati, e delle eventuali ricadute negative nell’area urbana del Comune;
    2. la relativa rendicontazione economico-finanziaria e la documentazione contabile delle spese sostenute da Regione Lombardia e dai Comuni attuatori;
    3. la documentazione che attesti la regolare esecuzione degli interventi.

Si precisa inoltre che le opere finanziate dovranno evidenziare la fonte statale e il riferimento regionale da cui deriva il contributo, assicurando la chiara visibilità del logo regionale e ministeriale, secondo il logo fornito dalle competenti strutture ministeriali e regionali.

 

18 Febbraio 2025

Luoghi da rigenerare

Data di apertura già aperto

Data di chiusura ore 17:00 del 22/05/2025

Bando di Fondazione CARIPLO le cui domande possono essere presentate fino al 22/05/2025.

La Fondazione CARIPLO intende sostenere progetti di rigenerazione culturale per il recupero di edifici e aree in condizioni di disuso o sottoutilizzo.
Sotto riportiamo una scheda sintetica.

Di cosa si tratta

La Fondazione Cariplo intende sostenere progetti di rigenerazione culturale per il recupero di edifici e aree in condizioni di disuso o sottoutilizzo.
L’obiettivo principale è restituire questi luoghi alla comunità, trasformandoli in spazi di aggregazione e produzione culturale attraverso:

  • interventi di rifunzionalizzazione per assegnare agli spazi nuove finalità artistiche e culturali;
  • coinvolgimento attivo della cittadinanza nella scelta delle nuove destinazioni d’uso;
  • sostenibilità gestionale: i progetti devono prevedere un modello economico che ne garantisca la durata nel tempo.

Chi può partecipare

Possono partecipare partenariati composti da almeno due soggetti ammissibili al contributo, tra cui almeno un’organizzazione nonprofit attiva nel settore culturale:

  • Enti pubblici (Comuni, Province, enti territoriali).
  • Enti ecclesiastico-religiosi (Diocesi, parrocchie, istituti religiosi).
  • Organizzazioni private nonprofit con comprovata esperienza nella gestione di attività e beni culturali.

Requisiti per le organizzazioni nonprofit

Le organizzazioni capofila devono:

  • avere nel proprio statuto la gestione di attività o beni culturali;
  • dimostrare un'attività continuativa e professionale di almeno 2 anni in ambito culturale;
  • presentare un bilancio consuntivo regolare e conforme ai modelli richiesti (CEE o ETS).

Ruolo degli enti proprietari degli immobili

Gli edifici oggetto dell’intervento devono essere di proprietà o in gestione a un ente ammissibile.

Se il proprietario non è nel partenariato, deve comunque concedere la disponibilità dell’immobile con un accordo formale.

Dotazione Finanziaria

Il budget a disposizione è pari a € 5.000.000,00  

Contributi

Contributo massimo: € 350.000,00

Copertura massima dei costi:

70% dei costi preventivati, il resto può essere cofinanziato dai proponenti mediante l’attivazione di altre risorse finanziarie, attraverso meccanismi di raccolta fondi (ad esempio: crowdfunding, o altri tipi di donazione, promuovendo, laddove possibile, l’adozione della misura agevolativa dell’Art bonus).

Progetti Ammissibili

I progetti devono essere inseriti in un processo di rigenerazione culturale e prevedere:

  1. il recupero e la rifunzionalizzazione di edifici in disuso o sottoutilizzati;
  2. l’attivazione di nuove funzioni d’uso culturali e artistiche, con aperture continuative;
  3. azioni di riqualificazione sulle aree esterne, specie se in stato di degrado (es. installazioni artistiche, spazi verdi);
  4. l’integrazione in strategie più ampie di rigenerazione urbana e sviluppo locale;
  5. il coinvolgimento attivo delle comunità nel processo decisionale e gestionale;
  6. un piano di monitoraggio e valutazione dei risultati, per verificare l’efficacia delle azioni realizzate.

Requisiti specifici

  • Localizzazione: Lombardia e province di Novara e Verbano-Cusio-Ossola.
  • Durata: Minimo 12 mesi – Massimo 36 mesi con avviso successivo alla data di scadenza del bando.
  • Contributo massimo: € 350.000, pari al 70% dei costi totali preventivati del progetto.
  • Budget minimo per avvio e gestione attività culturali: 25% dei costi totali preventivati.
  • Interventi di manutenzione e allestimento, spese di progettazione e direzione lavori: non oltre il 75% dei costi totali preventivati.

Soggetti e Progetti NON Ammissibili

Soggetti esclusi

Non possono partecipare:

  • organizzazioni che non rispettano i criteri della Fondazione Cariplo;
  • partenariati senza il coinvolgimento del proprietario o affidatario dell’immobile;
  • partenariati privi di un’organizzazione culturale nonprofit tra i promotori.

Progetti esclusi

Non verranno finanziati progetti che:

  • prevedano l’acquisto di immobili o aree;
  • riguardino edifici ed aree circostanti che non siano in condizione di disuso; 
  • siano limitati a interventi di manutenzione senza nuove funzioni d’uso;
  • siano destinati a sedi di uffici pubblici;
  • siano riferiti a edifici di proprietà di soggetti non ammissibili al contributo di Fondazione Cariplo.

Criteri di Valutazione

Saranno privilegiati i progetti per:

  • interventi su edifici ed aree esterne in condizioni di disuso, particolarmente significativi in termini di posizione e valore identitario per le comunità;
  • la spiccata componente culturale e artistica delle iniziative proposte e l’originalità e l’innovazione delle azioni sulle aree esterne circostanti gli edifici, specie se condotte attraverso la realizzazione di forme artistiche e di design site-specific, basate su una progettazione che goda della curatela artistica o scientifica di professionisti con comprovate esperienze nel settore; 
  • la pertinenza dell’analisi del contesto, completa di una chiara motivazione della scelta dell’edificio e della descrizione del percorso di ascolto e coinvolgimento della cittadinanza e delle istituzioni, realizzato con le comunità di riferimento, con particolare attenzione ai giovani; 
  • l’originalità delle attività e dei servizi individuati e la credibilità delle modalità di gestione degli edifici, dimostrando l’innesco di nuove dinamiche economiche, anche in una prospettiva di medio-lungo periodo;  
  • la costituzione di partenariati concreti e strutturati che rispecchino la strategia di rigenerazione e valorizzazione proposta, con particolare attenzione al coinvolgimento di giovani realtà emergenti; 
  • la creazione di concrete opportunità di lavoro, preferibilmente destinate a giovani operatori;  
  • lo stato di avanzamento della progettazione architettonica, la coerenza rispetto ai principi della conservazione programmata, con particolare attenzione alla redazione di un Piano di manutenzione dell’edificio, la presenza dell’autorizzazione della Soprintendenza competente sui lavori previsti, qualora necessario;  
  • la congruenza e la sobrietà del piano di spesa e la presenza di un piano di cofinanziamento credibile, costruito anche mediante l’attivazione di altre risorse finanziarie, attraverso meccanismi di raccolta fondi (ad esempio: crowdfunding, o altri tipi di donazione, promuovendo, laddove possibile, l’adozione della misura agevolativa dell’Art bonus);  
  • la definizione di accorgimenti utili alla mitigazione degli impatti ambientali e climatici del progetto, attuando soluzioni gestionali in coerenza con la normativa relativa ai CAM - Criteri Ambientali Minimi.

Documentazione Necessaria:

  1. accordo di partenariato firmato (il format di tale documento è disponibile nella sezione dedicata al bando del sito di Fondazione Cariplo);
  2. atto di proprietà o titolo di disponibilità dell’edificio (è possibile allegare copia della visura catastale aggiornata al 2025); 
  3. dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (il format di tale documento è disponibile nella sezione dedicata al bando del sito di Fondazione Cariplo);  
  4. qualora il soggetto proprietario degli edifici e delle aree non faccia parte del partenariato richiedente, un documento a firma del legale rappresentante in cui dichiari di essere a conoscenza del progetto candidato e di condividerne i contenuti;  
  5. progettazione almeno a livello di fattibilità tecnica ed economica comprensiva di relazione tecnica, stima economica/computo metrico, elaborati grafici e fotografici, eventuali autorizzazioni necessarie alla realizzazione degli interventi, istanza di autorizzazione trasmessa alla Soprintendenza competente nel caso di immobili vincolati 
  6. nel caso di allestimenti e di realizzazioni artistiche o di design nelle aree esterne circostanti, un progetto curatoriale dettagliato comprensivo di elaborati grafici e fotografici, preventivi, autorizzazioni necessarie e curriculum vitae e/o portfolio degli artisti e della curatela;  
  7. piano di monitoraggio delle attività culturali proposte con la definizione dei tempi e degli strumenti di rilevazione dei dati.

Note
Per presentare la domanda è necessario accedere alla piattaforma www.fondazionecariplo.it

13 Febbraio 2025

Cultura missione 2025

Data di apertura già aperto

Data di chiusura 30/05/2025

L'Istituto per il Credito Sportivo e Culturale ha stanziato un plafond di 30 milioni di euro per mutui a tasso fisso, a tasso d’interesse completamente abbattuto, per finanziamenti di durata fino a 10 anni. Le domande possono essere presentate fino al 30/05/2025. 

Di cosa si tratta

L’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale ha stanziato un plafond di 30 milioni di euro per mutui a tasso fisso, a tasso d’interesse completamente abbattuto, per finanziamenti di durata fino a 10 anni, destinati agli Enti Locali e Territoriali per la tutela, protezione, conservazione, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale anche connessi al PNRR, a titolo esemplificativo: musei, pinacoteche, gallerie e altri luoghi espositivi, archivi, biblioteche, etc. etc.

Chi può partecipare

  • Piccoli Comuni, Comuni Medi, Unioni di Comuni, Comuni in forma associata
  • Capoluoghi, Città Metropolitane, Province e Regioni

Quote mutuo:

  • 2 milioni € per Comuni fino a 5.000 abitanti
  • 4 milioni € per Comuni tra 5.000 e 100.000 abitanti e Unioni di Comuni
  • 6 milioni € per Comuni oltre 100.000 abitanti, Capoluoghi, Città Metropolitane, Province e Regioni

Condizioni del Finanziamento:

  • Mutui a tasso fisso, con interessi totalmente abbattuti fino a 10 anni. Nel caso in cui i mutui abbiano durata superiore, il contributo concesso sarà distribuito sull’intera durata del mutuo.
  • Domande entro il 30/05/2025, stipula mutuo entro il 30/06/2025

Progetti Finanziabili:

  • La prevenzione, manutenzione e restauro, protezione, conservazione, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale;
  • il recupero, restauro, ampliamento, attrezzatura, miglioramento, efficientamento energetico, abbattimento barriere architettoniche e messa a norma di immobili appartenenti al patrimonio culturale;
  • digitalizzazione di beni culturali e/o paesaggistici;
  • l’acquisizione di beni appartenenti al patrimonio culturale;
  • le maggiori spese dovute a variazioni di prezzo in aumento dei materiali da costruzione;
  • il cofinanziamento dei contributi regionali/nazionali/europei in conto capitale – es. Bandi PNNR, Bandi regionali…

Contatti:

Per scadenze e dettagli procedurali: entiterritoriali@creditosportivo.it  

Numero verde: 800.298.278

12 Febbraio 2025

Bando SEED PA – Sostenibilità ed Efficienza Energetica degli Edifici Pubblici - PROSSIMA APERTURA

Data di apertura In attesa di definizione

Data di chiusura In attesa di definizione


Bando di Regione Lombardia le cui date di apertura e chiusura verranno comunicati prossimamente.
Riguarda la promozione della riqualificazione energetica profonda e il miglioramento della sostenibilità e della resilienza agli effetti dei cambiamenti climatici di fabbricati esistenti (es. municipi, scuole, centri civici, biblioteche, palestre, strutture sanitarie, ecc...).

Di cosa si tratta

Il finanziamento sarà finalizzato alla promozione di riqualificazione energetica profonda e il miglioramento della sostenibilità e della resilienza agli effetti dei cambiamenti climatici di fabbricati esistenti, di proprietà esclusiva degli Enti Locali che ALER.

Chi può partecipare

Per l’azione 2.1.1 destinata a edifici pubblici ad uso pubblico:

  • gli enti locali della Lombardia e soggetti pubblici presenti nell’elenco delle amministrazioni pubbliche annualmente pubblicato dall'ISTAT.

Per l’azione 2.1.2 destinata a servizi abitativi pubblici:

  • le Aziende Lombarde per l’Edilizia Residenziale pubblica - ALER e i comuni appartenenti alle prime cinque classi di fabbisogno “In aumento”, “Elevato”, “Critico”, “Da capoluogo” e “Acuto di Milano” definite nel PRERP 2014-2016.

Dotazione Finaziaria

€ 33.850.000,00 così ripartiti:

  • € 28.500.000,00 sull’Azione 2.1.1
  • € 5.350.000,00 sull’Azione 2.1.2, eventualmente incrementabili a seguito di economie sul precedente Bando ECOSAP.

Aiuti di Stato:

Per l’Azione 2.1.1:

  • il contributo non rileva per quanto concerne la normativa in tema aiuti di stato in quanto destinato a enti locali e soggetti pubblici per opere di proprietà pubblica nelle quali non è svolta attività economica. Tuttavia, è ammessa l’attività economica purché abbia carattere puramente locale oppure ancillare tale che la superficie utilizzata per tale attività non superi il 20% della superficie utile climatizzata dell’edificio o degli edifici oggetto di domanda.

Per l’Azione 2.1.2:

  • Il contributo è compatibile

Agevolazione:

Finanziamento a fondo perduto, fino al 100% dei costi ammissibili e comunque fino ai massimali definiti per soggetto proprietario, di opere finalizzate al raggiungimento degli standard di prestazione energetica ed emissiva più elevati che interessino interi fabbricati esistenti.
Solo per gli impianti di produzione di energia alimentati da fonti rinnovabili il limite del finanziamento a fondo perduto è fissato al 40% e al rispetto delle Regole operative per l’accesso al servizio di autoconsumo diffuso e al contributo PNRR - Appendice E, redatte dal GSE.
Per gli interventi su edifici pubblici ad uso pubblico a valere sull’azione 2.1.1, si chiede che gli edifici oggetto di intervento non siano destinati all’esercizio di attività economiche in forma prevalente ((intese come attività volte alla produzione di beni o servizi su un dato mercato) oppure che le attività economiche svolte al loro interno abbiano carattere ancillare, oppure puramente locale e rivolto ad un bacino d’utenza geograficamente limitato.
Per gli interventi su edifici SAP a valere su azione 2.1.2, l’entità del contributo sarà oggetto di valutazione in base ai criteri SIEG.

Interventi Ammissibili: 

Opere di efficientamento energetico del sistema involucro e impianti tecnologici, mirate al raggiungimento degli standard più elevati di prestazione energetica ed emissiva che interessino interi fabbricati ad uso pubblico comprensivo di impianti tecnologici (es. municipi, scuole, centri civici, biblioteche, palestre, strutture sanitarie, ecc...) e interi fabbricati destinati a Servizi Abitativi Pubblici (SAP).
La proprietà dei fabbricati deve essere esclusiva dei soggetti beneficiari.
Gli edifici dovranno essere certificabili ai sensi della normativa sulla certificazione energetica degli edifici sia nelle condizioni pre sia post intervento.
Nelle opere ammissibili sono inclusi l’eventuale installazione di sistemi di produzione energetica da fonti rinnovabili integrati da sistemi di accumulo posti al servizio dei fabbricati stessi, nonché interventi di sostenibilità ambientale.
Sono esclusi interventi che comportino:

  • manutenzione ordinaria
  • demolizione integrale e ricostruzione del fabbricato;
  • il cambio di destinazione d’uso (solo per l’Azione 2.1.2);
  • la mobilità di tutti o parte degli inquilini residenti se contestuale all’avvio e
  • realizzazione dell’intervento (solo per l’Azione 2.1.2).

Gli interventi devono rispettare il principio DNSH

Spese Ammissibili:

  • Spese tecniche (tra le quali diagnosi e certificazione energetica, di progettazione, direzione lavori, collaudo) riconosciute fino ad un massimo del 10% del valore dell’importo delle opere (lavori più oneri di sicurezza) previsti a base di gara escluso IVA;
  • spese di pubblicizzazione della gara;
  • spese per imprevisti, fino ad un massimo pari al 10% del valore dell’importo delle opere (lavori più oneri di sicurezza) contrattualizzato escluso IVA;
  • Opere connesse con l’efficientamento energetico, l’installazione impianti FER e accumulo, l’adattamento e la sostenibilità ambientale del fabbricato e delle sue pertinenze;
  • Acquisto e installazione di sistemi di monitoraggio, e/o gestione e/o controllo dei consumi energetici;
  • Cartellonistica per la pubblicizzazione del contributo pubblico nel limite prescritto;
  • IVA qualora non recuperabile o compensabile.

Non sono ammesse spese relative ad ampliamenti volumetrici o per l’installazione di impianti energetici alimentati da fonti fossili.

Istruttoria:

Procedura valutativa a graduatoria

Le domande dovranno essere inviate tramite piattaforma informatica e dovranno essere corredate da un progetto almeno di livello PFTE (Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica) firmato dal progettista e approvato dall’Ente proprietario completo di tutti gli allegati previsti dalla norma ed essere coerente con i criteri di ammissibilità.

In particolare, dovranno essere rispettati i seguenti criteri:

  1. interessare l’intero fabbricato, che deve essere di proprietà esclusiva del beneficiario e che deve essere dotato di APE ante operam (azione 2.1.1) o di simulazione di APE ante operam (azione 2.1.2) e simulazione di APE post operam redatti utilizzando la procedura di calcolo CENED+ 2.0.;
  2. escludere la demolizione integrale e ricostruzione;
  3. soddisfare i requisiti minimi per la ristrutturazione importante (I° o II° Livello), attraverso la presentazione di stralcio di Relazione Tecnica;
  4. nel caso di utilizzo di biomassa, dovranno essere rispettati i relativi requisiti in relazione ai limiti di emissioni stabiliti dalla normativa vigente;
  5. garantire, attraverso il cronoprogramma allegato al progetto, il rispetto dei termini massimi temporali previsti per la realizzazione dell’intervento, in particolare la pubblicazione della gara, il collaudo e la rendicontazione finale;
  6. essere conformi al criterio di verifica climatica per la sola resilienza.

Criteri specifici per interventi su azione 2.1.1:

  • garantire una riduzione di almeno il 30% dell’indice EPgl,nren, e dell’indice EPgl,tot;
  • garantire una riduzione di almeno il 30% delle emissioni annue di CO2 per unità di superficie utile;

Criteri specifici per interventi su azione 2.1.2:

  • escludere cambi di destinazione d’uso, mobilità completa o parziale degli inquilini;
  • garantire una riduzione di almeno il 35% dell’indice EPgl,nren, e dell’indice EPgl,tot;
  • garantire una riduzione di almeno il 35% delle emissioni annue di CO2 per unità di superficie utile.

I beneficiari dovranno garantire la sostenibilità finanziaria degli interventi realizzati.

Criteri di Valutazione: 

Costituiranno criteri di valutazione per l’assegnazione dei punteggi a ciascun progetto e la formazione della graduatoria:

  1. riduzione del fabbisogno annuo complessivo di energia primaria globale totale (EPgl,tot) e delle emissioni di CO2 dell’intervento (kWh/anno e kgCO2/anno);
  2. priorità per edifici che presentano le peggiori caratteristiche dal punto di vista energetico: classificati in classe energetica E o F o G;
  3. sostenibilità ambientale e resilienza dell’edificio e delle sue pertinenze rispetto ai cambiamenti climatici (soluzioni progettuali bioarchitettoniche e bioclimatiche, de-impermeabilizzazione di aree pertinenziali, schermature naturali, ecc.);
  4. grado di copertura parziale o totale dei fabbisogni energetici con impianti FER (eventualmente dotati di sistemi di accumulo), nella prospettiva dell’autoconsumo;
  5. riduzione degli impatti e delle emissioni di CO2 nel ciclo di vita: impiego di materiali e componenti provenienti da filiere certificate a bassa impronta ecologica;
  6. utilizzo di metodologie tecniche innovative nella realizzazione dell’intervento in grado di ridurre tempi, costi e impatto ambientale, con particolare attenzione al recupero dei materiali nella fase di fine vita dell’edificio;
  7. applicazioni di Sistemi di automazione per il controllo, e/o la regolazione e/o la gestione degli impianti tecnologici dell’edificio al fine di ottimizzare l’uso dell’energia;
  8. miglioramento della accessibilità degli edifici a soggetti più vulnerabili o con disabilità
  9. livello di progettazione.

Modalità di Erogazione:

  • 40% in anticipazione alla presentazione del contratto dei lavori stipulato e del quadro economico contrattualizzato per le opere ammesse;
  • 40% a fronte della rendicontazione pari almeno alla quota ricevuta in anticipazione;
  • 20% a saldo, alla presentazione della rendicontazione complessiva finale, del collaudo e/o del Certificato di Regolare Esecuzione delle opere e APE finale (nel caso degli edifici SAP azione 2.1.2, simulazione APE intero fabbricato con procedura CENED + 2.0 come applicata nel caso di Servizio Energia).

Termini Realizzazione:

Collaudo delle opere di efficientamento energetico: entro il 31/12/2027.
Rendicontazione finale: entro 90 giorni dopo il collaudo.

Indicatori:

Indicatore di output:

  • RCO19 - Superficie (utile climatizzata) oggetto dell’intervento [m2];

Indicatori di risultato: 

  • RCR26 - Diminuzione del consumo annuo di energia primaria degli edifici pubblici [MWh/anno];
  • RCR29 - Diminuzione annua stimata dei gas a effetto serra [ton CO2 eq/anno].

Complementarità tra Fondi:

Non è prevista la cumulabilità con altri contributi di natura regionale, statale e comunitaria per le medesime opere ammesse e finanziate escluso per gli impianti di produzione di energia alimentati da fonti rinnovabili, comunque fino ad un massimo del 60% dei costi ammessi alla presente misura e al rispetto delle Regole operative per l’accesso al servizio di autoconsumo diffuso.

È esclusa qualsiasi complementarità con risorse derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) destinate ai progetti finanziati dal presente bando.

6 Febbraio 2025

Anno 2025 Contributi per iniziative e manifestazioni di rilievo regionale, ai sensi della Legge regionale n. 50 del 1986

Data di apertura ore 10:00 del 18/11/2024

Data di chiusura ore 12:00 del 14/11/2025


Bando di Regione Lombardia le cui domande possono essere presentate fino al 14/11/2025. Riguarda la concessione di contributi ordinari, rivolto a soggetti pubblici e privati che non perseguono fini di lucro che intendono promuovere iniziative e manifestazioni di rilievo regionale. Sono ammesse alla valutazione solo le richieste relative ad iniziative che si realizzino completamente nel corso dell'anno solare 2025.

Di cosa si tratta
Contributi a soggetti pubblici e privati che non perseguono fini di lucro, che intendono promuovere iniziative e manifestazioni di rilievo regionale, anche a carattere internazionale.

Chi può partecipare
Soggetti pubblici e privati che non perseguono fini di lucro e non promuovono alcuna forma di discriminazione. Ogni soggetto  potrà ottenere nell’arco dell’anno solare l’assegnazione di un solo contributo.

Dotazione Finanziaria
€ 259.205,00 a valere sul bilancio regionale 2025, salvo risorse aggiuntive che si renderanno disponibili. 

Progetti Ammissibili
Iniziative di rilievo regionale che: 

  • sono coerenti con le disposizioni statutarie di Regione Lombardia e con le finalità della l.r. 50/1986;
  • rispondono agli obiettivi individuati nei documenti di programmazione regionale, a partire dal PRS-S;
  • apportano un significativo contributo di carattere sociale, economico, culturale, sportivo, etc. 

Le iniziative e gli eventi finanziati devono iniziare, svolgersi e concludersi entro il 31/12/2025. 

Caratteristiche Agevolazione:
Contributo a fondo perduto.
Il soggetto richiedente dovrà garantire il cofinanziamento eccedente il contributo regionale. I contributi regionali saranno assegnati sulla base dell’effettiva disponibilità finanziaria che sarà determinata suddividendo la dotazione finanziaria nel corso dell’anno.
Il contributo minimo erogabile è di 2.500,00 euro e il massimo è di 20.000,00 euro. 

Prima fascia (> 130 punti)

contributo pari a 20.000,00 euro

Seconda fascia (> 110 - 130 punti)

contributo pari a 15.000,00 euro

Terza fascia (> 100 - 110 punti)

contributo pari a 12.500,00 euro

Quarta fascia (> 90 - 100 punti)

contributo pari a 10.000,00 euro

Quinta fascia (> 80 - 90 punti)

contributo pari a 7.500,00 euro

Sesta fascia (> 70 - 80 punti)

contributo pari a 5.000,00 euro

Settima fascia (> 50 - 70 punti)

contributo pari a 2.500,00 euro

Ottava fascia (< 50 punti)

nessun contributo

Aiuti di Stato:
I contributi saranno concessi nel caso in cui i soggetti beneficiari svolgono attività economica e le manifestazioni ammesse a contributo assumano rilievo internazionale.
Considerato che potranno essere presentate iniziative da soggetti di diversa natura e con varie finalità, sarà necessario valutare caso per caso se i progetti siano configurabili, ai sensi della normativa europea, come aiuto di Stato. Per il finanziamento delle iniziative, in sede istruttoria, dovrà essere perciò valutato caso per caso se i progetti presentati possano richiamare anche utenti non di prossimità.
Ai fini della valutazione economica saranno considerate le iniziative in cui l’attività sia finanziata per oltre il 50% da entrate derivanti da contributi di visitatori o utenti oppure sia sostenuta con altri mezzi commerciali, cioè i casi in cui tali eventi avrebbero potenzialmente la capacità di sottrarre utenti o visitatori ad iniziative analoghe svolte in altri Stati membri.
L'importo dell'aiuto non supererà quanto necessario per coprire le perdite di esercizio e un utile ragionevole nel periodo in questione.
Sarà possibile cumulare gli aiuti in esenzione nel rispetto dell’art. 8 del regolamento.

Spese Ammissibili:

  • Tutte le spese dovranno essere direttamente imputabili al soggetto beneficiario del contributo, riferite ad attività strettamente correlate alla realizzazione dell’iniziativa e coerenti con le attività indicate nella richiesta. 

  • I pagamenti dovranno essere effettuati mediante bonifici bancari, Ri.BA., bollettini postali, assegni bancari, mandati di pagamento e ogni altro metodo di pagamento che abbia un riscontro documentale. 

Presentazioni Domande:
Presentazioni delle domande  in forma telematica per mezzo della piattaforma Bandi e Servizi www.bandi.regione.lombardia.it
La domanda deve essere corredata dai seguenti allegati da caricare elettronicamente sul sistema informativo: 

  • modulo di domanda di contributo compilato e firmato elettronicamente (il documento sarà scaricabile in procedura Bandi e Servizi al termine della compilazione);
  • Statuto/Atto costitutivo (tranne per gli Enti Pubblici);
  • Programma dell’iniziativa.

È necessario indicare un indirizzo mail presso il quale il soggetto elegge domicilio.

Istruttoria: 

Le iniziative ammesse all’istruttoria di merito saranno presentate al Nucleo di Valutazione secondo i seguenti criteri: 

TABELLA CRITERI

Le richieste riceveranno una valutazione con un punteggio massimo di 160 punti.
Gli Uffici regionali potranno richiedere chiarimenti e/o integrazioni documentali che si rendessero necessari, fissando i termini per la risposta che comunque non potranno essere superiori a 7 giorni solari dalla data della richiesta.

Modalità e Tempi
Erogazione Agevolazione

Il soggetto beneficiario per ottenere la liquidazione del contributo deve presentare la rendicontazione attraverso la piattaforma Bandi e Servizi entro e non oltre i 60 giorni dalla conclusione dell’evento e non oltre il 31 dicembre 2025.
In fase di rendicontazione non occorre allegare le copie dei giustificativi di spesa, ma sarà necessario compilare direttamente i dati di riferimento nel sistema Bandi e Servizi.

Obblighi Soggetti
Beneficiari:

I beneficiari del contributo sono tenuti a: 
rispettare le prescrizioni contenute nel bando; 

  • fornire eventuali informazioni aggiuntive richieste dagli uffici regionali;
  • assicurare la copertura finanziaria per la parte di spesa non coperta dal contributo. 

Le iniziative che ricevono un sostegno economico dovranno obbligatoriamente evidenziare  (es. materiale a stampa, pubblicità, strumenti digital e social, etc.) che è stato realizzato con il concorso di risorse di Regione Lombardia.
Le bozze del materiale di comunicazione devono essere inviate all’indirizzo presidenza.relazioni@regione.lombardia.it per l’approvazione: si ricorda che il marchio 13 regionale dovrà essere preceduto dalla dicitura “Con il contributo di”, utilizzando, il font "Helvetica light”. 

Proroghe Termini:

È possibile una sola richiesta di proroga per cause eccezionali, motivate e documentate che deve essere inviata prima della scadenza dei 60 giorni e può essere concessa  nella misura massima di 30 giorni.

6 Febbraio 2025

Fase 1 Accreditamento - Bando pubblico per la selezione di piani di sviluppo in aree dismesse o in disuso

Data di apertura: DA DEFINIRE

Data di chiusura: DA DEFINIRE

Presidenza del Consiglio dei ministri 
UFFICIO DEL SEGRETARIO GENERALE BANDO PUBBLICO PER LA SELEZIONE DI PIANI DI SVILUPPO IN AREE DISMESSE O IN DISUSO (ANCHE COSTRUZIONI PERCORSI CICLOPEDONALI)
FASE 1: ACCREDITAMENTO PER RICEVERE IL LINK DI PRESENTAZIONE ALLA DOMANDA ENTRO IL 30/01/2025

LINK: https://bandopianidisviluppo.governo.it/index.php/122024?newtest=Y

L’ufficio bandi previa Vs autorizzazione anche telefonica rimane a disposizione per effettuare in autonomia la fase di accreditamento.
In un secondo momento verrà inoltrato alla Vs pec il link per la presentazione del piano di sviluppo che si intende presentare al fine della partecipazione al bando "Piani di sviluppo". Vi portiamo a conoscenza del prossimo bando del Consiglio dei Ministri le cui date di apertura e chiusura saranno comunicate successivamente al termine dell'accreditamento da effettuarsi entro il 30/01/2025.  Riguarda la possibilità di proporre interventi di recupero urbano che possano dare nuova vita a edifici e aree inutilizzate, ma anche allo sviluppo della mobilità sostenibile, con la possibilità di realizzare percorsi ciclopedonali.

Di cosa si tratta
L'iniziativa mira a incentivare interventi di recupero urbano che possano dare nuova vita a edifici e aree inutilizzate, con l'obiettivo di migliorare l'attrattività e la funzionalità degli spazi pubblici. I Comuni potranno sviluppare progetti che spaziano dal recupero di aree industriali dismesse e spazi mercatali, fino alla creazione di nuovi poli di attrazione turistica e infrastrutture dedicate alla cultura e allo sport. Un'attenzione particolare è rivolta anche allo sviluppo della mobilità sostenibile, con la possibilità di realizzare parcheggi di interscambio e percorsi ciclopedonali, nonché alla valorizzazione della ricerca e dell’innovazione attraverso la creazione di strutture specializzate.

Chi può partecipare
Le amministrazioni pubbliche con la possibilità di partecipazione sia in forma singola che associata. Nel caso di più enti coinvolti, sarà necessario individuare un Comune capofila, che avrà il compito di coordinare le attività e garantire la corretta realizzazione del progetto. Ogni Amministrazione può presentare esclusivamente un piano di sviluppo.

Dotazione Finanziaria
L’importo delle risorse disponibili è pari a euro 210.764.238,00, tale importo potrà essere ulteriormente incrementato con ulteriori risorse che si renderanno eventualmente  disponibili dopo l’emissione del bando. 

Contributi

  1. L’importo massimo del finanziamento concedibile per ciascun piano di sviluppo è pari a 10 milioni di euro;
  2. il piano di sviluppo deve avere un valore complessivo non inferiore a 1,5 milioni di euro;
  3. ciascun piano di sviluppo deve prevedere il rispetto del “principio di non arrecare un danno significativo all’ambiente (DNSH);
  4. ciascun piano di sviluppo deve recare gli interventi da attuare identificati dal Codice unico di progetto (CUP), il piano economico-finanziario dell’investimento e il relativo cronoprogramma;
  5. non sono ammesse a finanziamento le spese sostenute prima della presentazione della domanda di partecipazione.

Modalità e termini di presentazione domanda:

  • Entro il 30/01/2025 ciascuna Amministrazione che intenda presentare la domanda di finanziamento di un Piano deve obbligatoriamente comunicare un indirizzo istituzionale di posta elettronica certificata (PEC) compilando il questionario accessibile al link: bandopianisviluppo.gov.it. Attenzione consigliamo per di utilizzare il link di seguito riportato: https://bandopianidisviluppo.governo.it/index.php/122024?newtest=Y successivamente l’Amministrazione riceverà conferma automatica all’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) indicato;
  • alle Amministrazioni che abbiano indicato l’indirizzo PEC, l’Ufficio del Segretario Generale invierà un link univoco per la compilazione della domanda e il caricamento della relativa documentazione sul portale che sarà messo a disposizione. La presentazione della domanda avviene tramite procedura telematica;
  • le date di apertura e di chiusura della fase di presentazione delle domande saranno comunicate successivamente dalla Presidenza del Consiglio;
  • la domanda deve essere corredata dalla documentazione progettuale prevista per la tipologia di opera, e dell’attestazione circa la disponibilità a bilancio dell’eventuale quota di cofinanziamento a carico dell’Amministrazione richiedente nonché dell’attestazione della disponibilità delle aree/immobili a firma del Responsabile Unico del Procedimento.  Tutti gli atti devono essere firmati digitalmente;
  • al termine dell’attività di compilazione della domanda la procedura telematica genererà un documento riassuntivo che dovrà essere scaricato e firmato digitalmente dal legale rappresentante/dirigente apicale dell’Amministrazione;
  • della corretta ricezione della domanda è data notifica all’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) comunicato dall’Amministrazione;
  • è sempre possibile modificare o integrare più volte i dati immessi e la documentazione a corredo della domanda fino al momento dell’invio della richiesta di finanziamento;
  • ai fini dell’attestazione dell’invio della richiesta di finanziamento fanno fede la data e l’ora riportata nella ricevuta di consegna della notifica.

Attribuzione Punteggi

A ciascun piano di sviluppo è attribuito un punteggio massimo di 100, così determinato: 

  Descrizione Punti
1 L’amministrazione che presenta il piano è un Comune, in forma singola o associata. 25
2 Il piano prevede una percentuale di cofinanziamento a carico di altre risorse pubbliche, anche comunitarie, non inferiore al 10 per cento del valore del piano. 10
3 Il piano prevede interventi da realizzarsi con forme di partenariato pubblico-privato. 15
4 Gli interventi inclusi nel piano presentano una progettazione di livello esecutivo. 20
5 A disposizione della commissione sulla base dei seguenti elementi anche cumulabili:  fino a 25
  • in caso di interventi finalizzati al recupero di manufatti industriali o di archeologia industriale, aree mercatali, aree verdi; 
 
  • in caso di interventi finalizzati allo sviluppo di poli di attrazione turistica con strutture capaci di incrementare la capacità competitiva del sistema d’offerta e dell’accoglienza; 

5

  • in caso di interventi per la realizzazione di infrastrutture e servizi finalizzati all’internazionalizzazione dell’offerta culturale e sportiva; 
5
  • in caso di interventi che prevedono l’incentivazione della mobilità sostenibile (ad esempio con la costruzione di parcheggi di interscambio, piste ciclopedonali, etc.);
5
  • in caso di interventi per lo sviluppo del territorio attraverso la realizzazione o la riqualificazione di infrastrutture e servizi nel settore della ricerca e dell’innovazione; 
5
  • il piano prevede interventi di riconversione e di sviluppo economico proposti sulla base di studi e ricerche appositamente condotti da università ed enti di ricerca specializzati.
5

Valutazione Proposte:
Sarà nominata  un’apposita Commissione per la valutazione dei piani di sviluppo la quale: 

  1. accerta la completezza della documentazione caricata sul portale;
  2. può richiedere precisazioni e chiarimenti in merito ai dati e alla documentazione prodotta;
  3. valuta i piani di sviluppo e predispone una graduatoria di quelli ammissibili a finanziamento, inserendoli in ordine decrescente di punteggio. Nel caso di piani di sviluppo con il medesimo punteggio, si privilegia il piano per il quale è richiesto il finanziamento di importo minore, in caso di ulteriore parità prevarrà l’ordine cronologico di caricamento sulla piattaforma telematica.

Verifica utilizzo e Revoche finanziamento:

  • Le Amministrazioni beneficiarie del finanziamento sono tenute all'inserimento dei dati relativi ai progetti ammessi a finanziamento nella BDAP e all’identificazione dei progetti stessi tramite il Codice Unico di Progetto (CUP);
  • una quota pari allo 0,25% delle risorse annualmente disponibili per il finanziamento dei piani di sviluppo è destinata alle attività di verifica e monitoraggio dell’attuazione dei piani con particolare riferimento alle spese di missione
  • la Presidenza del Consiglio dei ministri potrà effettuare verifiche sulle attività oggetto di finanziamento e sullo stato di attuazione degli interventi anche attraverso sopralluoghi;
    • il finanziamento sarà oggetto di revoca qualora l’Amministrazione beneficiaria: 
    • non abbia provveduto ad approvare, anche parzialmente, gli atti necessari, ai sensi di legge, per rendere effettiva la quota di cofinanziamento eventualmente dichiarata in sede di partecipazione;  
    • non abbia provveduto, anche parzialmente, all’affidamento dei lavori entro il termine previsto nel cronoprogramma allegato alla domanda di partecipazione;
    • incorra in violazioni, tanto in ordine alle condizioni stabilite nell’avviso, quanto a norme di legge o regolamenti;
    • sia responsabile di inadempimento rispetto alle obbligazioni derivanti dall’avviso e  dagli atti convenzionali stipulati tra la Presidenza del Consiglio dei ministri ed il beneficiario del finanziamento;
    • sia in grave ed ingiustificato ritardo rispetto al cronoprogramma;
    • a seguito di accertamento, abbia violato i principi generali di DNSH;
    • a seguito di accertamento, abbia compiuto gravi irregolarità, frodi, indebiti utilizzi delle risorse, conflitti di interesse e doppio finanziamento pubblico degli interventi. 
  • tutti i casi di riduzione o revoca del finanziamento comportano l’obbligo di restituzione delle somme eventualmente erogate che, in mancanza, saranno oggetto delle opportune azioni di recupero;
  • le somme erogate e non utilizzate, oppure oggetto di revoca, devono essere versate da parte dell’Amministrazione beneficiaria all’entrata del bilancio dello Stato, con le modalità per tempo comunicate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri;
  • l’Ufficio del Segretario Generale fornisce supporto ed assistenza esclusivamente tramite l’indirizzo dedicato di posta elettronica bandopianisviluppo@pec.governo.it 
     
28 Gennaio 2025

BANDO RELOad-CER - Regime di aiuti di Stato SA.117072PR FESR 2021-2027

Data di apertur ore 10:00 mercoledì 08 gennaio 2025 
Data di chiusura ore 16:00 giovedì 15 maggio 2025

BANDO RELOad-CER - Regime di aiuti di Stato SA.117072PR FESR 2021-2027 – SOSTEGNO ALLA DIFFUSIONE DELLE COMUNITA’ ENERGETICHE ATTRAVERSO LA REALIZZAZIONE DI NUOVI IMPIANTI DI PRODUZIONE A FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI REALIZZATI SU IMMOBILI DI PROPRIETÀ DI SOGGETTI PUBBLICI

Vi portiamo a conoscenza del Bando di Regione Lombardia le cui domande possono essere presentate dal 08/01/2025, la scadenza è fissata per il 15/05/2025. Regione Lombardia ha possibilità di sviluppare con le risorse della programmazione europea del PR FESR 2021-2027 un complesso di azioni finalizzate anche alla diminuzione della dipendenza da combustibile fossile, la valorizzazione delle risorse energetiche disponibili localmente e il miglioramento delle condizioni ambientali con la riduzione di emissioni climalteranti. Il bando riguarda gli Enti Locali sopra i 5.000 abitanti.

FINALITA' 
L’iniziativa in oggetto è finalizzata al finanziamento di interventi per la realizzazione di nuovi impianti di produzione a fonte rinnovabile e sistemi di accumulo di proprietà di soggetti pubblici e realizzati su immobili pubblici di proprietà del soggetto beneficiario, messi a servizio di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) del territorio lombardo, così come definite nell’art. 2 del Decreto 414/2023.

SOGGETTI BENEFICIARI
Enti Locali della Lombardia con popolazione superiore a 5.000 abitanti (dati istat aggiornati alla data di invio della domanda di adesione) e ai soggetti pubblici presenti nell’elenco delle Amministrazioni pubbliche annualmente pubblicato dall'ISTAT in qualità di membri di una Comunità Energetica costituita o da costituire.

DOTAZIONE FINANZIARIA
€ 27.750.000,00

CARATTERISTICHE AGEVOLAZIONE
Contributo erogato a fondo perduto fino al 40% del massimale di spesa ammissibile, IVA compresa, stabilito in base ai contenuti dell’Appendice E alle “Regole operative per l’accesso al servizio di autoconsumo diffuso e al contributo PNRR”, redatte dal GSE.
Per “massimale di spesa ammissibile” si intende il costo di riferimento di investimento massimo calcolato per ciascun impianto, pari a:

  • 1.500 €/kW per impianti di potenza fino a 20 kW;
  • 1.200 €/kW per impianti di potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW;
  • 1.100 €/kW per impianti di potenza superiore a 200 kW e fino a 600 kW;
  • 1.050 €/kW, per impianti di potenza superiore a 600 kW e fino a 1.000 kW.

In caso di realizzazione di più impianti, il limite del costo di investimento viene calcolato sulla potenza del singolo impianto.
Verrà applicato un tasso forfettario per coprire i costi indiretti dell’operazione, fino al 7% dei costi diretti ammissibili.
I contributi non sono cumulabili con i finanziamenti PNRR, tuttavia è prevista la cumulabilità con le risorse a valere sulla L.R. 2/2022. La cumulabilità con altre forme di finanziamento è possibile nel rispetto della disciplina che regola le rispettive fonti finanziarie e le percentuali di finanziamento, quanto stabilito dal DM 414/2023 e dalle Regole Operative GSE e comunque non oltre il 100% della spesa sostenuta (divieto di doppio finanziamento).
I contributi di cui al presente bando sono cumulabili con altri Aiuti di Stato, in relazione agli stessi costi ammissibili in tutto o in parte coincidenti, unicamente se tale cumulo non porta al superamento dell’intensità di aiuto o dell’importo di aiuto più elevati applicabili all’aiuto in questione in base al regolamento sopra citato.

INTERVENTI AMMISSIBILI
Interventi di nuova realizzazione o ammodernamento di impianti a fonti rinnovabili su edifici pubblici di proprietà di soggetti pubblici o in aree di proprietà di soggetti pubblici ubicati sul territorio della Regione Lombardia, facenti parte di CER da costituire o già costituite al momento di presentazione della domanda.
Gli edifici o le aree di proprietà pubblica su cui è possibile realizzare gli impianti nonché gli impianti stessi, potranno essere ammessi al finanziamento unicamente se di proprietà del soggetto beneficiario che presenta domanda di adesione al bando.
Gli impianti a fonti rinnovabili supportati sono dunque compresi nelle seguenti tipologie:

  • impianti solari fotovoltaici;
  • impianti idroelettrici;
  • impianti eolici;
  • sistemi di accumulo;
  • collettori solari termici;
  • impianti aerotermici, geotermici, idrotermici e pompe di calore;
  • impianti alimentati a biomassa (liquida, solida gassosa).

Nel caso di realizzazione di impianti fotovoltaici, gli stessi non possono essere realizzati a terra e dovranno soddisfare i requisiti indicati al paragrafo 1.2.1.2 delle Regole Operative GSE, relativo agli impianti inclusi in configurazioni che accedono alla tariffa incentivante e al contributo per la valorizzazione dell’energia elettrica autoconsumata. Tali impianti si intendono installati a terra quando si configurano come “campi fotovoltaici” ossia quando modificano la destinazione d’uso di un’area e/o impediscono lo svolgimento dell’attività a destinazione prevalente su quell’area (Impianti fotovoltaici realizzati su pensiline, tettoie o a copertura di parcheggi possono essere realizzati qualora non si modifichi la destinazione d’uso dell’area originaria).
Ogni soggetto proponente può presentare una sola configurazione di Comunità Energetica da costituire o già costituita, di cui lo stesso sia membro (attuale o futuro). All’interno di tale configurazione possono essere finanziati più impianti, ciascuno nel limite di 1 MW, e ogni singolo impianto alimentato da fonti rinnovabili può essere messo a disposizione di una sola comunità energetica.

SPESE AMMISSIBILI

Spese effettivamente sostenute dall’ente:

  1. i costi di fornitura e posa degli impianti alimentati a fonte rinnovabile, compresi i sistemi di accumulo, necessari alla gestione e alla connessione con la rete di distribuzione (a titolo di esempio: componenti, inverter, strutture per il montaggio, componentistica elettrica, etc.);
  2. i costi per le opere edili connesse alla messa in opera degli impianti;
  3. gli oneri per la sicurezza;
  4. le spese tecniche assimilabili alle attività preparatorie - a titolo di esempio: analisi di fattibilità economica, indagini, diagnosi energetiche, studi e analisi, rilievi, progettazione, consulenze professionali, spese per la redazione dell’attestato di prestazione energetica. La spesa tecnica fa riferimento ai costi sostenuti di cui agli esempi sopra per la realizzazione del/degli impianto/i della CER, non le spese relative a costituzione, gestione e manutenzione della comunità energetica - (purché sostenute non oltre i 6 mesi antecedenti la data di presentazione della domanda) e le spese tecniche in misura cumulata non superiore al 10% dell’importo dei lavori a base di gara, comprensivo dei costi della sicurezza;
  5. le spese riferite alle somme a disposizione dell’Amministrazione, incentivi di cui all’allegato I .10 “Attività tecniche a carico degli stanziamenti previsti per le singole procedure” art. 45, comma 1) del D.lgs. 31 marzo 2023, n. 36 (progettazione e direzione lavori effettuate internamente, Rup, contributi ANAC o Stazioni appaltanti);
  6. le spese per gli allacci e la connessione alla rete elettrica nazionale.

Tutte le spese devono:

  1. essere riconducibili ad una delle tipologie di spesa ammissibili;
  2. essere pertinenti e coerenti con le attività relative al progetto presentato e ammesso ad intervento finanziato e direttamente imputabili alle attività previste nel progetto medesimo;
  3. essere effettive, cioè riferite a spese effettivamente sostenute e corrispondenti a pagamenti effettuati dal beneficiario;
  4. essere riferite a interventi per i quali l’avvio delle procedure di affidamento dei lavori sia intervenuto dopo la pubblicazione del bando;
  5. essere chiaramente imputate al soggetto beneficiario ed essere sostenute esclusivamente dallo stesso;
  6. essere conformi alla normativa europea e nazionale in materia di Fondi Strutturali e di Investimento Europei (Fondi SIE) e alle altre norme comunitarie, nazionali e regionali pertinenti, incluse le norme applicabili sugli Aiuti di Stato; normativa, civilistica, fiscale e contributiva;
  7. essere in regola sotto il profilo della normativa civilistica, fiscale e contributiva
  8. derivare da atti giuridicamente vincolanti (contratti, ordini di servizio, lettere d’incarico, ecc…) da cui risultino chiaramente l’oggetto della prestazione o fornitura, l’importo, la pertinenza e connessione al progetto, i termini di consegna, le modalità di pagamento;
  9. essere giustificate da fatture quietanzate o da documenti contabili di valore probatorio equivalente, intestate al beneficiario;
  10. essere registrate con un sistema di contabilità separata o con adeguata codifica che consenta di distinguerla da altre operazioni contabili;
  11. essere contenute entro i limiti stabiliti, per natura e/o importo, dal bando e dal piano finanziario approvato eventualmente rideterminato a seguito dell’espletamento delle procedure di gara;
  12. rispettare il principio della tracciabilità, ovvero i pagamenti devono sempre essere effettuati mediante bonifico bancario, o assegno non trasferibile intestato al fornitore, con evidenza dell’addebito sul c/c bancario, oppure con carta di credito o di debito a titolarità del beneficiario con evidenza dell'addebito sulla pertinente distinta della lista dei movimenti; non sono pertanto ammessi pagamenti per contanti o con carta di credito personale, né le compensazioni;
  13. essere conformi al principio DNSH come declinato nel Rapporto di Valutazione Ambientale Strategica (Rapporto Ambientale) del PR FESR 2021-2027 e specificato nel paragrafo B.2 “Interventi ammissibili”.

TERMINI REALIZZAZIONE INTERVENTO
Il termine massimo per la consegna ed inizio lavori degli interventi è stabilito al 31 dicembre 2026.
Ogni intervento ammesso deve essere ultimato, collaudato e rendicontato entro il 31 dicembre 2027, salvo proroga.

FATTURE
Le fatture dovranno necessariamente riportare la data di emissione e il numero della fattura, gli estremi del soggetto che ha emesso la fattura, gli estremi dell’intestatario, l’edificio/area oggetto dell’intervento, lo stesso codice CUP e CIG oltre ad un’adeguata descrizione delle prestazioni fornite.
Le fatture elettroniche presentate ai fini della rendicontazione delle spese devono riportare nell’oggetto la seguente dicitura:

  • Data di emissione e il numero della fattura
  • Spesa agevolata per € [xxx]
  • A valere sull’Azione 2.2.2 “RELOad-CER” del PR FESR 2021-2027
  • ID Progetto [xxxxx]
  • Edificio/Area oggetto di intervento
  • Intestatario della fattura
  • CUP
  • CIG
  • Descrizione delle prestazioni fornite

Se la spesa è stata sostenuta prima dell’ottenimento del codice CUP, o in caso di cumulo di più codici CUP sulla stessa fattura, è ammissibile l’autodichiarazione di connessione della spesa col progetto finanziato, come previsto dal secondo periodo del comma 7 dell’art. 5 del DL 13/23.

CRITERI AMMISSIBILITA’

Criteri di ammissibilità generale

  1. appartenenza del soggetto proponente alle categorie di soggetti beneficiari del bando e possesso dei requisiti soggettivi e oggettivi indicati nello stesso;
  2. localizzazione dell’operazione entro il territorio di Regione Lombardia, in comuni con popolazione superiore ai 5.000 abitanti (a tal fine si farà riferimento ai dati Istat sui Comuni, aggiornati alla data di invio della domanda di adesione);
  3. rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale di settore, tra cui le norme sulla accessibilità degli edifici, sicurezza e sull’ambiente, le norme in materia di Aiuti di Stato e appalti pubblici con specifica attenzione ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) di settore applicabili;
  4. regolarità formale e completezza documentale della domanda;
  5. rispetto delle tempistiche e della procedura prevista dal bando;
  6. coerenza dell’operazione con le finalità e i contenuti dell’azione;
  7. possesso di specifici requisiti oggettivi indicati dal dispositivo di attuazione, anche in relazione al principio del DNSH;
  8. verifica climatica delle infrastrutture (per il pilastro neutralità, la Verifica Climatica si ritiene adempiuta a priori, in quanto per la tipologia di interventi ammissibili, il pre-screening effettuato determina di posizionarsi sotto alla soglia delle 20 ktCO2eq/anno. Per il pilastro resilienza, in coerenza con gli indirizzi nazionali, la Verifica Climatica non è dovuta per gli impianti fotovoltaici realizzati su edifici o su strutture preesistenti (pensiline, tettoie o serre) e per le pompe di calore, mentre per le altre fonti rinnovabili, sarà necessario redigere la verifica climatica da parte del beneficiario, sulla base di un formulario/modello allegato al bando - Allegato 13 ) come definita dagli Indirizzi nazionali.

Criteri di ammissibilità specifici

  1. coerenza con le disposizioni normative in materia di costituzione e funzionamento delle comunità dell’energia rinnovabile e delle relative norme tecniche (DM 414/2023 e “Regole operative per l’accesso al servizio di autoconsumo diffuso e al contributo PNRR”, redatte dal GSE);
  2. mantenimento della titolarità degli impianti realizzati in capo al soggetto beneficiario per almeno 5 anni;
  3. interventi non supportati da operazioni del PNRR;
  4. esclusione degli impianti di generazione fotovoltaica installati a terra;
  5. rispetto degli specifici elementi di valutazione e di mitigazione indicati nel Rapporto VAS con riferimento al criterio DNSH;
  6. presenza dell’autodichiarazione circa la sostenibilità finanziaria dell’operazione come previsto dall’art. 73, comma 2, lettera d) del Regolamento 2021/1060/UE.

IMPOSTA DI BOLLO 
A seguito del completo caricamento della documentazione richiesta, il soggetto richiedente dovrà procedere all’assolvimento del pagamento della marca da bollo di € 16.00,00 virtuale accedendo al sistema di pagamenti elettronici “pagoPA” dall’apposita sezione del Sistema Informativo.

AIUTI DI STATO
Il presente bando attua il Regolamento GBER (UE) n. 651/2014 e s.m.i..
Ai contributi riconosciuti in base al presente bando si applica il “Regime di esenzione” SA…….. nel rispetto del Reg(UE)651/2014 artt da 1-12, ed in particolare nell’alveo dell’articolo 41 (Aiuti agli investimenti per la promozione di energia da fonti rinnovabili, di idrogeno rinnovabile e di cogenerazione ad alto rendimento) par 1,4,5,6 e 7 lett a). I contributi di cui al presente bando sono cumulabili con altri aiuti di Stato, in relazione agli stessi costi ammissibili in tutto o in parte coincidenti, unicamente se tale cumulo non porta al superamento dell’intensità di aiuto o dell’importo di aiuto più elevati applicabili all’aiuto in questione.

PRESENTAZIONE DOMANDE
Il soggetto beneficiario deve essere proprietario dell’edificio/area su cui si realizza l’intervento, intestatario del punto di connessione dell’impianto/UP oggetto di intervento e deve mantenere la proprietà e la funzionalità del/degli impianto/i realizzato/i e del relativo POD , per almeno 5 anni dalla data di erogazione del saldo.
Gli impianti possono essere realizzati su edifici/aree diverse, ma tutti di proprietà del soggetto beneficiario (impianti ed immobili).
Ogni soggetto beneficiario può candidare al finanziamento una sola proposta progettuale di comunità energetica.

DOCUMENTAZIONE

  1. Domanda di partecipazione (modello Allegato 1);
  2. Relazione del progetto di CER che includa, in maniera completa ed esaustiva, le seguenti informazioni:
    1. gli obiettivi che si intendono raggiungere grazie alla costituzione della CER, espressi anche in termini di stima dei consumi energetici risparmiati (in kWh/anno), per tutta la comunità energetica in progetto;
    2. le azioni e gli interventi da attivare o da sviluppare al fine del conseguimento degli obiettivi attesi, compresa la descrizione della/e campagna/e di sensibilizzazione, incontri e promozione delle comunità energetiche rivolta a tutta la cittadinanza;
    3. le tempistiche di realizzazione degli interventi (costruzione e avvio impianto e costituzione formale della CER, se non ancora costituita);
    4. l’identificazione del perimetro di estensione territoriale della comunità energetica entro i limiti di aggregazione stabiliti per le utenze in bassa tensione (cabina secondaria) e/o per le utenze in media tensione (cabina primaria) - l’area massima entro cui può essere valorizzata l’energia elettrica autoconsumata, corrisponde all’area sottesa alla cabina secondaria/primaria cui gli impianti di produzione e punti di prelievo della CER sono connessi. Specificare la/le cabina/e primaria/e entro cui ricadono le utenze intestate ai clienti finali e/o ai produttori facenti parte della CER;
    5. l’analisi del fabbisogno energetico medio annuale di energia elettrica di tutti i soggetti costituenti la comunità. Nello specifico, è necessario indicare i valori di produzione totale, di autoconsumo fisico, di immissioni in rete per ciascun impianto, evidenziando i dati per gli impianti per i quali si richiede il finanziamento, ed energia condivisa all'interno della configurazione;
    6. descrizione e censimento degli impianti a fonti rinnovabili già esistenti o già realizzati che si intende far rientrare nella CER, anche se non finanziati dal presente bando (quelli entrati in esercizio al 15 dicembre 2021);
    7. la descrizione della tipologia, della localizzazione e della potenza elettrica da impianti a fonte rinnovabile di nuova installazione a servizio della CER, la producibilità degli stessi evidenziando il rapporto fra la quantità dell’energia elettrica scambiata o autoconsumata e la potenza elettrica da fonte rinnovabile installata e prodotta nell’ambito della comunità(si chiede di evidenziare quali e quanti, rispetto al totale, saranno gli impianti pubblici per i quali è richiesto il contributo col presente bando). Nello specifico, è necessario indicare, con riferimento a ciascun impianto e in totale, i valori di:
      1. i.produzione totale,
      2. ii.autoconsumo fisico,
      3. iii. immissioni in rete,
      4. iv.energia condivisa all'interno della configurazione.
    8. la descrizione della tipologia di tecnologie e sistemi intelligenti per la gestione e l’utilizzo efficiente dell’energia anche a supporto degli utilizzatori finali;
    9. le modalità di reinvestimento dei benefici economici ottenuti dalla comunità energetica in servizio alla collettività, facendo una stima degli introiti della tariffa incentivante e specificando la previsione di distribuzione degli incentivi anche a favore di soggetti in condizioni di povertà energetica e/o vulnerabilità. A solo titolo di esempio, il reinvestimento dei benefici economici può essere rappresentato dall’introduzione di nuovi servizi o agevolazioni alla collettività;
    10. l’analisi delle nuove prospettive occupazionali e/o formative a seguito della costituzione della CER, espresse come numero di addetti previsto (facendo riferimento alle figure relative alla gestione degli impianti a fonti rinnovabili realizzati o, in generale, alla gestione della comunità energetica);
    11. la descrizione degli interventi virtuosi di efficientamento sul patrimonio edilizio pubblico già realizzati o in fase di realizzazione, che consente di conoscere lo stato di efficientamento degli edifici presso i quali si ha interesse nell’utilizzarli come luoghi dedicati alla localizzazione e utilizzazione dei nuovi impianti.

      La relazione ha format libero, ma deve essere presentata in formato .pdf e organizzata per punti, trattando e descrivendo puntualmente quanto richiesto sopra da a) a k). Eventuali allegati o documenti di supporto possono essere inseriti in coda oppure come file a parte.
  3. Relazione tecnica sintetica del progetto, contenente una sintesi della/delle potenza/e da installare, la localizzazione e relativo costo di riferimento massimo ammissibile per impianto, oltre ai dati relativi a produzione, autoconsumo e condivisione dell’energia (Allegato 2);
  4. Documento che evidenzi i soggetti partecipanti alla configurazione nel caso di CER costituita: allegare copia dello Statuto, Atto Costitutivo e dell’elenco dei soggetti partecipanti (Allegato 12b);
  5. Progetto esecutivo del/degli impianto/i, composto almeno da:
    1. elaborati grafici e relazioni relative agli impianti;
    2. planimetria e visura catastale dell’immobile dove è localizzato l’impianto;
    3. computo metrico estimativo con incidenza della manodopera;
    4. schema di contratto e capitolato speciale di appalto;
    5. piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti;
    6. atto di approvazione della proposta progettuale; 
  6. Quadro Economico di progetto (Allegato 3);
  7. Cronoprogramma relativo all’intervento (Allegato 4);
  8. Documentazione relativa alla richiesta di allaccio dell’impianto;
  9. Scheda per la verifica di conformità alle ammissibilità ambientali – paesaggio (Allegato 10);
  10. Dichiarazione di sostenibilità finanziaria della proposta (Allegato 11);
  11. Verifica climatica da compilare per tutti gli impianti ad eccezione degli impianti solari fotovoltaici o termici realizzati su edifici o su strutture preesistenti (pensiline, tettoie o serre) e delle pompe di calore (Allegato 13);
  12. Modulo DNSH, comprensivo di schede allegate (Allegato 14).

Nella compilazione della domanda dovranno inoltre essere dichiarati:

  • la proprietà dell’edificio sul quale si intendono realizzare gli interventi proposti;
  • il rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale in materia di ambiente, sicurezza, concorrenza e appalti pubblici;
  • l’accettazione delle condizioni previste dal presente bando e l’impegno, in caso di assegnazione del contributo, al rispetto di tutti gli obblighi da ciò derivanti;
  • la completezza della documentazione allegata;
  • il rispetto delle tempistiche e delle procedure previste;
  • se gli interventi proposti fruiscono di altre forme pubbliche di incentivazione e in che quota percentuale;
  • la non recuperabilità o compensabilità dell’IVA sulle voci di costo ammissibili.

I progetti candidati al finanziamento dovranno essere caratterizzati da un solo Codice Unico di Progetto (CUP) che dovrà essere fornito in fase di presentazione della domanda di contributo.

PROCEDURA ASSEGNAZIONE RISORSE
Il contributo è assegnato attraverso una procedura valutativa a graduatoria.
Valutazione: 

  1. ammissibilità formale della richiesta
  2. di merito tecnico così suddiviso:

 

Erogazione contributo

Il contributo assegnato a ciascun ente è erogato allo stesso in tre quote, secondo le seguenti modalità:

prima quota, in acconto, all’atto di accettazione del contributo, pari al 30% dello stesso (liquidazione della prima quota di contributo entro il termine di 45 giorni dal ricevimento dell’atto di accettazione e richiesta di erogazione prima quota).
seconda quota, di importo pari al 50% del contributo assegnato eventualmente rideterminato a seguito dell’affidamento dei lavori, alla rendicontazione delle spese sostenute per un importo pari a quello versato con la prima quota  (entro il termine di 45 giorni dal ricevimento della richiesta)
saldo, ad intervento concluso, collaudato e con rendicontazione dei lavori presentata fino all’ammontare delle spese ammissibili sostenute (entro 60 giorni dalla richiesta di erogazione del saldo)
 

 

24 Gennaio 2025