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Costituita anche la Comunità Energetica Rinnovabile CER Alto Cremasco

Costituita anche la Comunità Energetica Rinnovabile CER Alto Cremasco

Un altro importante passo per favorire la produzione e condivisione di energia rinnovabile a livello locale.

Un’altra Comunità Energetica Rinnovabile del territorio è stata formalmente costituita: si tratta della CER Alto Cremasco.

L’atto di nascita della CER, costituita come consentito dalle normative in materia come “associazione riconosciuta”, è stato siglato stamattina presso la sede di Consorzio.it alla presenza del notaio Alberto Pavesi, della Presidente di Consorzio.it Alessandra Vaiani, dell’Amministratore Delegato Bruno Garatti e del Direttore Generale Massimo Zanzi.

La CER “ALTO CREMASCO” vede l’aggregazione dei Comuni di Agnadello, Casaletto Vaprio, Palazzo Pignano, Pandino, Pieranica, Quintano, Rivolta d’Adda, Torlino Vimercati, Trescore Cremasco  e vede tra i suoi fondatori anche la Diocesi di Crema rappresentata dalla Parrocchia di Pieranica.

Erano presenti i Sindaci Stefano Samarati (Agnadello), Ilaria Dioli (Casaletto Ceredano), Giuseppe Dossena (Palazzo Pignano), Piergiacomo Bonaventi (Pandino), Walter Raimondi (Pieranica), Elisa Guercilena (Quintano), Giovanni Sgroi (Rivolta d’Adda), Giuseppe Figoni (Torlino Vimercati) e Angelo Barbati (Trescore Cremasco). Per la parrocchia di Pieranica era presente il parroco don Pietro Lunghi.

I soci fondatori hanno provveduto a nominare in propria rappresentanza il primo Consiglio di Amministrazione, che sarà costituito da:

Stefano Samarati (Comune di Agnadello)

  • Ilaria Dioli (Comune di Casaletto Vaprio)
  • Francesco Nardò (Comune di Palazzo Pignano)
  • Luca Gerlini (Comune di Pandino e Comune di Torlino Vimercati)
  • Walter Raimondi (Comune di Pieranica)
  • Elisa Guercilena (Comune di Quintano)
  • Giovanni Sgroi (Comune di Rivolta d’Adda)
  • Miriam Maianti (Comune di Trescore Cremasco)
  • Giancarlo Messaggi (Parrocchia di Pieranica)

Il consiglio a sua volta ha nominato come Presidente il Sindaco di Rivolta d’Adda Giovanni Sgroi.

Tutte le spese degli Atti e il contributo di legge previsto per il ”riconoscimento” della Associazione (15.000 euro di dotazione iniziale) sono stati versati da Consorzio.it per conto di tutti i soci fondatori.

Il nuovo Cda sarà chiamato nelle prossime settimane ai primi adempimenti tecnici e sostanziali tra cui l’elaborazione del Regolamento di funzionamento della CER.

La CER - che per definizione è un gruppo di persone, imprese e/o pubbliche amministrazioni che collaborano per produrre, gestire e condividere l'energia rinnovabile in modo sostenibile ed efficiente - si aprirà ora a tutti i cittadini e aziende dei comuni aderenti secondo un percorso finalizzato a sensibilizzare le comunità locali e incentivare la loro adesione.

In collaborazione con Consorzio.it, così come sta accadendo per le altre CER del territorio costituite a dicembre, verrà infatti avviata una campagna informativa con l’obiettivo di favorire la partecipazione attiva e condivisa, ampliando il numero di aderenti e rafforzando la sostenibilità e la prospettiva del progetto.

La costituzione formale della CER Alto Cremasco, come ormai noto, si inserisce nel più ampio progetto di costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili su tutto il territorio che Consorzio.it, su mandato dei Sindaci, sta sviluppando per favorire la produzione e condivisione di energia rinnovabile a livello locale.

Le Comunità Energetiche cremasche dell’Area Omogenea cremasca sono in tutto 9. Sono state già formalmente costituite le CER Fulcheria, Adda-Serio, Oglio-Serio, Palate e Fontanili, Gerundo, Crema, Valle dell’Adda e appunto Alto Cremasco.

Nelle prossime settimane verrà formalizzato l’atto costitutivo dell’ultima CER, quella di Izano.

Nel frattempo Consorzio.it sta proseguendo il dialogo con i Comuni per l’accesso ai bandi di finanziamento che potranno facilitare la realizzazione di decine di impianti fotovoltaici da parte dei Comuni cremaschi e che saranno ovviamente inseriti come base di avvio nelle rispettive CER.

Attraverso queste nuove progettualità verrà migliorata l’autosufficienza energetica del territorio con ricadute positive sull’ambiente, generando ulteriore energia da fonti rinnovabili che verrà prodotta e consumata in loco, e sulla sua sua economia e socialità che potrà contare in futuro anche sui ricavi generati dalle CER.

Il contributo complessivo delle  CER cremasche sarà infatti significativo, con un obiettivo per i prossimi 3 anni di generazione di energia condivisa per circa 13.000 MWh/anno il progetto potrà generare fino a 1,5 milioni di euro di contributi economici annui che saranno erogati dal GSE (Gestore Servizi Energetici) e che verranno indicativamente suddivisi e destinati dalle varie CER per:

  • benefici per produttori e consumatori soci
  • far fronte alla povertà sociale ed energetica (tramite Comuni e Parrocchie)
  • contribuire a sviluppare progetti territoriali eco sostenibili
  • investimenti per nuovi impianti

La nascita delle CER permetterà tra l’altro di poter far accedere a importanti agevolazioni tutti i cittadini e imprese che vi aderiranno.

 

7 Febbraio 2025

Distretto Cremasco del Cibo, avviata la procedura di accreditamento

Il territorio Cremasco è pronto a compiere un ulteriore importante passo in avanti per la valorizzazione delle sue eccellenze agroalimentari e per il rafforzamento delle sue filiere produttive. 
Consorzio.it, su mandato dei Sindaci dell’Area Omogenea Cremasca, oggi ha ufficialmente presentato a Regione Lombardia la domanda di accreditamento per la costituzione del Distretto Cremasco del Cibo.

La richiesta, frutto di un intenso percorso di sensibilizzazione e coinvolgimento degli stakeholder locali, ha ottenuto un’ampia adesione. Hanno infatti sottoscritto la manifestazione di interesse che accompagna la presentazione della domanda di accreditamento:

  • Tutti i Sindaci del Cremasco;
  • Oltre 30 enti e realtà associative del territorio, tra cui i Parchi Regionali, gli ordini e i collegi professionali (agricoltori, agronomi, allevatori), le associazioni di categoria, gli istituti di ricerca, le organizzazioni di promozione turistica;
  • Oltre 30 aziende agricole e di produttori locali a cui se ne aggiungeranno presto altre.

Il progetto è stato oggi oggetto di un importante momento di condivisione, presso la sede di Consorzio.it, che ha visto la partecipazione dei sottoscrittori (sindaci del territorio, consiglieri regionali e provinciali, associazioni,  aziende agricole e altri stakeholder coinvolti). 
Durante l’incontro, è avvenuta la firma dell’accordo, che sancisce l’adesione al progetto e testimonia l’unità e l’impegno collettivo per la costituzione del Distretto.

Gli obiettivi del Distretto Cremasco del Cibo
Il Distretto Cremasco del Cibo si propone come un’iniziativa strategica per promuovere l’economia locale attraverso la valorizzazione del settore primario, la sostenibilità e la salute. Tra gli obiettivi del progetto vi sono:

  • Il rafforzamento delle filiere economiche locali;
  • La promozione delle eccellenze enogastronomiche del territorio, come latte, formaggi, salumi, carni, ortofrutta, miele e altre specialità di filiera;
  • Lo sviluppo del turismo enogastronomico e delle attività ricettive come agriturismi;
  • L’integrazione tra produttività agricola, tutela ambientale e benessere alimentare.

Le attività del Distretto Cremasco del Cibo 

  • Coinvolgimento delle filiere locali: il Distretto si concentrerà sulle aziende del settore agro-zootecnico, agro-alimentare, agro-ambientale puntando sul rafforzamento delle loro sinergie produttive.
  • Formazione e competenze: promuoverà strumenti culturali e formativi per creare nuove competenze nel settore agricolo e della trasformazione alimentare, in stretta correlazione con la ristorazione locale e il turismo incoming.
  • Esperienze e promozione: sarà una vetrina esperienziale delle produzioni agricole locali.
  • Innovazione e sostenibilità: favorirà nuove produzioni agricole, modelli di crescita sostenibile e valorizzazione del territorio, in linea con le strategie europee e gli obiettivi di sviluppo sostenibile.
  • Rete ciclabile: contribuirà alla valorizzazione della rete ciclabile dell’Area Omogenea Cremasca, migliorandone la fruibilità per cittadini e turisti.
  • Coinvolgimento delle nuove generazioni: attiverà iniziative formative per coinvolgere i giovani, favorendo la creazione di nuove iniziative economiche.

“L’istituzione del Distretto rappresenta un’occasione unica per il territorio Cremasco di consolidare le proprie filiere produttive e di promuovere un modello di sviluppo sostenibile – dichiara Gianni Rossoni, Presidente dell’Area Omogenea Cremasca – Il percorso che ha portato alla candidatura del Distretto è stato realizzato grazie alla sinergica collaborazione tra l’Area Omogenea e Consorzio.it, che hanno saputo sensibilizzare e unire i diversi attori locali attorno a un obiettivo comune”.

Prossimi passi
Il percorso di costituzione del Distretto Cremasco del Cibo prevede ora:

  • Attesa della risposta dalla Regione Lombardia per il riconoscimento formale del Distretto;
  • Costituzione ufficiale del Distretto, che sarà accompagnata da un allargamento ad ulteriori partner, sia istituzionali (enti e associazioni) che privati (aziende);
  • Avvio delle attività operative, con particolare attenzione alla promozione del territorio e alla partecipazione ai bandi regionali di finanziamento dedicati ai Distretti. Tali risorse permetteranno di sostenere le iniziative di promozione, innovazione e sviluppo sostenibile del territorio.
5 Febbraio 2025

Il nuovo logo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) del Cremasco

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) del Cremasco hanno ora un logo che le rappresenta in modo unitario e distintivo. 
Il design, semplice ma ricco di significati, racchiude i valori di territorio, sostenibilità ambientale e comunità che sono alla base di questa importante progettualità.

Il logo si presenta in due versioni complementari:

  • La versione generale, che rappresenta l’insieme delle 9 CER del Cremasco. Il fiore con i petali di diversi colori simboleggia la varietà e l’unione delle comunità, sottolineando il valore del lavoro congiunto a favore del territorio.
  • Le versioni personalizzate, una per ogni CER. In ciascuna versione, un petalo del fiore è colorato con la tonalità assegnata a quella specifica Comunità. 

Il fiore, al centro del logo, rappresenta la bellezza e la sostenibilità ambientale, mentre la spina, che si trasforma nel gambo del fiore, simboleggia l’energia rinnovabile prodotta e condivisa. È un'immagine che unisce in modo armonioso tecnologia e territorio, progresso e rispetto per l’ambiente.
Questa identità visiva rafforza il senso di appartenenza delle CER al territorio, sottolineando il loro contributo non solo come iniziative di produzione di energia rinnovabile ma anche come esempio concreto di comunità e innovazione. Ogni petalo, con il suo colore specifico, rappresenta una parte di un tutto, testimoniando che la forza di ogni CER deriva dalla coesione con le altre.

Le assemblee informative
Il logo verrà ora utilizzato per la produzione dei materiali che in queste settimane verranno realizzati a supporto delle CER per le attività di informazione avviate per l’adesione di cittadini e piccole e medie imprese: in collaborazione con Consorzio.it, le 7 CER al momento costituite hanno infatti iniziato a programmare assemblee pubbliche di condivisione del progetto e di raccolta adesioni per aumentare il numero di aderenti e rafforzare la sostenibilità e la prospettiva di queste Comunità. 
Le prime assemblee, che si sono svolte a Capergnanica il 13 gennaio e a Ripalta Cremasca il 15, hanno visto la presenza di un pubblico molto numeroso e interessato. 
Le prossime assemblee attualmente in programma si terranno nelle seguenti date:

  • 20 gennaio: Casaletto Ceredano
  • 22 gennaio: Credera e Moscazzano
  • 23 gennaio: Ricengo e in contemporanea da remoto a Pianengo, Sergnano, Camisano,  Castel Gabbiano e Casaletto di Sopra
  • 4 febbraio: Monte Cremasco
  • 12 febbraio: Madignano

Numerose altre ne seguiranno in base alla calendarizzazione che le CER stanno al momento definendo in collaborazione con Consorzio.it.


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16 Gennaio 2025

Procedura Aperta (ai sensi degli art. 71 del D.Lgs. 36/2023) per affidamento dei lavori di interventi di ripristino e prevenzione da danni da dissesto idrogeologico di sponde e rogge confinanti con strade presenti nel territorio comunale - COMUNE DI CAPER

Procedura Aperta (ai sensi degli art. 71 del D.Lgs. 36/2023) per affidamento dei lavori di interventi di ripristino e prevenzione da danni da dissesto idrogeologico di sponde e rogge confinanti con strade presenti nel territorio comunale - COMUNE DI CAPERGNANICA (CR)

9 Gennaio 2025