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Le Comunità Energetiche Rinnovabili del Cremasco sono realtà.

Comuni e Parrocchie uniti per un futuro più sostenibile - Firmati gli atti costitutivi delle CER Fulcheria e Adda-Serio

Con puntuale rispetto del programma prefissato è avvenuta oggi la costituzione formale delle prime due Comunità Energetiche Rinnovabili del territorio: la CER Fulcheria e la CER Adda-Serio.
Gli atti delle nascita delle CER, costituite come consentito dalle normative in materia come  “associazioni riconosciute”, sono stati siglati presso la sede di Consorzio.it alla presenza del notaio Alberto Pavesi, segnando un momento strategico per il nostro territorio.

 La CER “FULCHERIA” prevede l’aggregazione dei Comuni di Castelleone, Gombito, Montodine, Ripalta Arpina, Ripalta Guerina e Trigolo. Tra i fondatori della CER Fulcheria, presenti anche alla firma dell’atto costitutivo, in rappresentanza delle Diocesi di Crema e Cremona, le Parrocchie di Montodine, di Castelleone e di Trigolo. 
Per i Comuni erano presenti i Sindaci Federico Marchesi (Sindaco di Castelleone), Alessandro Pandini (Montodine), Piero Torazzi (Ripalta Arpina), Luca Guerini (Ripalta Guerina) e Mariella Marcarini (Trigolo). Per le parrocchie erano presenti i Parroci don Gianbattista Piacentini (Castelleone), don Roberto Sangiovanni (Montodine) e don Marino Secondo Dalè (Trigolo).
 

I soci fondatori hanno provveduto a nominare in propria rappresentanza il primo Consiglio di Amministrazione, che sarà costituito da:
Federico Marchesi (Comune di Castelleone)
Massimiliano Busnelli (Comune di Castelleone)
Mauro Ravanelli (Comune di Gombito)
Alessandro Pandini (Comune di Montodine)
Pietro Torazzi (Comune di Ripalta Arpina)
Gabriele Longari (Comune di Ripalta Guerina)
Mariella Marcarini (Comune di Trigolo)
Andrea Nichetti (Parrocchia di Montodine)
Mario Pedrinazzi (Parrocchia di Castelleone)
Il consiglio a sua volta ha nominato come Presidente il Sindaco di Castelleone Federico Marchesi  che in questi mesi si è notevolmente impegnato e speso affinché la CER potesse costituirsi.

La CER “ADDA SERIO” vede l’aggregazione dei Comuni di Bagnolo Cremasco, Capergnanica, Casaletto Ceredano, Chieve, Credera Rubbiano, Ripalta Cremasca, Madignano e Moscazzano e vede tra i suoi fondatori anche la Diocesi di Crema rappresentata dalla Parrocchia di Credera.
Per i Comuni erano presenti i Sindaci Doriano Aiolfi (Bagnolo Cremasco), Alex Severgnini (Capergnanica), Aldo Casorati (Casaletto Ceredano), Orietta Berti (Chieve), Francesca Cerasola (Credera Rubbiano), Aries Bonazza (Ripalta Cremasca), Piero Guardavilla (Madignano) e Aldo Bellandi (Moscazzano). Presente anche il parroco di Credera don Ezio Neotti.

Analogamente i soci fondatori hanno provveduto a nominare in propria rappresentanza il primo Consiglio di Amministrazione, che sarà costituito da: 
Federico Mario Agazzi (Comune di Bagnolo Cremasco)
Fulvio Marazzi (Comune di Capergnanica)
Aldo Casorati (Comune di Casaletto Ceredano)
Orietta Berti (Comune di Chieve)
Alceo Turrini (Comune di Credera Rubbiano)
Alessandra Gritti (Comune di Ripalta Cremasca)
Federico Lena (Comune di Madignano)
Maria Paola Crudeli (Comune di Moscazzano)
Pietro Parati (Parrocchia di Credera Rubbiano)
Il consiglio a sua volta ha nominato come Presidente il Sindaco di Casaletto Ceredano Aldo Casorati, già Presidente dell’Area Omogenea Cremasca e già in passato promotore, attraverso Consorzio.it, di progetti connessi allo sviluppo di energia rinnovabile (Bando Axel). 

Tutte le spese degli Atti e il contributo di legge previsto per il ”riconoscimento” delle Associazioni (15.000 euro di dotazione iniziale) sono stati versati da Consorzio.it per conto di tutti i soci fondatori.

I nuovi Cda saranno quindi chiamati nelle prossime settimane ai primi adempimenti tecnici e sostanziali tra cui l’elaborazione del Regolamento di funzionamento delle CER.

Le due CER - che per definizione sono gruppi di persone, imprese e/o pubbliche amministrazioni che collaborano per produrre, gestire e condividere l'energia rinnovabile in modo sostenibile ed efficiente - si apriranno ora a tutti i cittadini e aziende dei comuni aderenti secondo un percorso finalizzato a sensibilizzare le comunità locali e incentivare la loro adesione.

In collaborazione con Consorzio.it, verrà infatti avviata una campagna informativa con l’obiettivo di favorire la partecipazione attiva e condivisa, ampliando il numero di aderenti e rafforzando la sostenibilità e la prospettiva del progetto. Per raggiungere questo traguardo, verrà avviato un piano di comunicazione articolato, che punterà a informare e sensibilizzare le varie comunità locali sui vantaggi di aderire alle CER, riprendendo le campagne già svolte nei mesi scorsi in molti paesi e nei quartieri della città di Crema.

La costituzione formale delle CER Fulcheria e Adda-Serio si inserisce nel più ampio progetto di costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili su tutto il territorio che Consorzio.it , su mandato dei Sindaci, sta sviluppando per favorire la produzione e condivisione di energia rinnovabile a livello locale.

Le Comunità Energetiche cremasche dell’Area Omogenea cremasca sono in tutto 9. Oltre alle neocostituite CER Fulcheria e Adda-Serio, verranno a breve formalizzati gli atti costitutivi delle CER Crema (Comuni di Crema, Campagnola Cremasca e Cremosano), Alto Cremasco (Agnadello, Casaletto Vaprio, Quintano, Palazzo Pignano, Pandino, Pieranica, Torlino Vimercati, Trescore Cremasco e Rivolta d’Adda), Gerundo (Dovera, Monte Cremasco, Spino d’Adda, Crespiatica e Vaiano Cremasco), Palate e Fontanili (Camisano, Casale Cremasco, Capralba, Castel Gabbiano, Casaletto di Sopra, Pianengo, Ricengo, Sergnano, Vailate e Misano Gera d’Adda), Oglio Serio (Cumignano sul Naviglio,Genivolta, Fiesco, Offanengo, Romanengo, Salvirola, Soncino e Ticengo), Valle dell’Adda (Formigara, Annicco, Casalmorano e Pizzighettone) e Izano.

Nel frattempo Consorzio.it sta proseguendo il dialogo con la Regione per i bandi di finanziamento che potranno facilitare la realizzazione di decine di impianti fotovoltaici da parte dei Comuni cremaschi e che saranno ovviamente inseriti come base di avvio nelle rispettive CER.

Attraverso queste nuove progettualità verrà migliorata l’autosufficienza energetica del territorio con ricadute positive sull’ambiente, generando ulteriore energia da fonti rinnovabili che verrà prodotta e consumata in loco, e sulla sua sua economia e socialità che potrà contare in futuro anche sui ricavi generati dalle CER.

Il contributo complessivo delle  CER cremasche sarà infatti significativo, con un obiettivo per i prossimi 3 anni di generazione di energia condivisa per circa 13.000 Mwh/anno il progetto potrà generare fino a 1,5 milioni di euro di contributi economici annui che saranno erogati dal GSE (Gestore Servizi Energetici) e che verranno indicativamente suddivisi e destinati dalle varie CER per:

  • benefici per produttori e consumatori soci
  • far fronte alla povertà sociale ed energetica (tramite Comuni e Parrocchie)
  • contribuire a sviluppare progetti territoriali eco sostenibili
  • investimenti per nuovi impianti

La nascita delle CER permetterà tra l’altro di poter far accedere a importanti agevolazioni tutti i cittadini e imprese che vi aderiranno, tra cui finanziamenti PNRR a fondo perduto per la realizzazione di propri impianti, fino al 40% dei costi sostenuti, nei comuni con meno di 5.000 abitanti.

“Questa iniziativa rafforza il territorio sia dal punto di vista economico-sociale che ambientale - dichiara Bruno Garatti, AD di Consorzio.it - permettendo di affrontare “in comunità” le sfide della transizione energetica ed ambientale rispetto alle quali Consorzio.it, con il suo ruolo strategico di coordinamento, si conferma attore chiave nel supportare i Comuni nella progettazione  di un modello territoriale virtuoso e innovativo. D’ora in poi Consorzio.it sarà partner delle varie CER per fornire loro tutto il supporto tecnico e amministrativo necessario al loro sviluppo. Meritano davvero un plauso tutti i Sindaci del territorio e le Diocesi di Crema e Cremona per aver contribuito alla nascita di queste nuove realtà territoriali".

“Con la costituzione delle prime due CER - afferma Gianni Rossoni, Presidente dell’Area Omogenea Cremasca - il nostro territorio si candida a diventare un modello di riferimento per la sostenibilità energetica ed ambientale a livello regionale e nazionale”.

28 Novembre 2024
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Politiche sociali e socio-sanitarie nell’Area Omogenea Cremasca

"Coordinare le politiche sociali e socio-sanitarie all’interno dell’Area Omogenea - Valorizzare il modello dei Sub Ambiti per un nuovo protagonismo dei Sindaci"

Il 30 novembre a Crema l’Area Omogenea cremasca si confronta sull’organizzazione delle politiche socio sanitarie territoriali.

Il prossimo 30 novembre a Crema si terrà un importante convegno per il territorio Cremasco e per il sistema di welfare locale dal titolo “Coordinare le politiche sociali e socio-sanitarie all’interno dell’Area Omogenea - Valorizzare il modello dei Sub Ambiti per un nuovo protagonismo dei Sindaci”. 

L’esigenza di tale confronto era già emersa nel corso del Convegno “Un cremasco più unito per una Provincia più forte”, tenutosi lo scorso Febbraio presso il Teatro San Domenico,  e sviluppatasi ulteriormente nei recenti confronti tra i Sindaci in sede di Area Omogenea,  Assemblea d’Ambito e sub ambiti.

Il convegno, organizzato dall’Area Omogenea Cremasca con il supporto organizzativo di Consorzio.it, è finalizzato alla promozione e all’organizzazione di un welfare di territorio ispirato ai principi di:  

  • Prossimità: rendere i servizi accessibili e vicini ai bisogni dei cittadini
  • Adeguatezza: garantire che i servizi siano gestiti al livello più appropriato per massimizzare efficacia ed efficienza
  • Sussidiarietà: fornire i servizi il più vicino possibile alla manifestazione del bisogno
  • Responsabilità diffusa e professionalità: favorire la responsabilità condivisa tra operatori e rafforzare la professionalità degli assistenti sociali
  • Integrazione socio-sanitaria: garantire un approccio integrato per rispondere ai bisogni delle cittadine e dei cittadini
  • Omogeneità: garantire un livello omogeneo tra i diversi comuni.
  • Terzo settore: valorizzare l’importante ruolo del terzo settore a supporto delle politiche socio sanitarie

Obiettivi dell'incontro
L’evento si pone l’obiettivo di incoraggiare i decisori politici locali a strutturare l’organizzazione, già attualmente basata sui sub-ambiti, e renderla ulteriormente efficiente ed efficace.
I sub ambiti rappresentano infatti un potente strumento di coordinamento politico e tecnico a sostegno del welfare locale, promuovendo il ruolo attivo dei Sindaci, favorendo una stretta collaborazione tra gli Enti del Terzo Settore e facilitando una maggiore integrazione con il Distretto Socio-Sanitario. 
Il confronto offrirà una piattaforma per discutere i vantaggi di un modello maggiormente infra-strutturato e capace di sviluppare una maggiore condivisione tra i Comuni, l’Ambito sociale e il Distretto socio-sanitario.

Programma e interventi principali
Il convegno si terrà in sala Pietro da Cemmo presso il Centro Culturale Sant’Agostino a partire dalle ore 9.00 (ore 8.30 registrazione partecipanti e welcome coffee).
L’evento sarà aperto dall’introduzione di Giovanni Rossoni, Presidente dell'Area Omogenea Cremasca, che illustrerà il ruolo politico e di coordinamento dei Sindaci. 
Seguiranno i saluti e gli interventi di Alessandro Cominelli, Direttore Generale ASST Crema, e Diego Maltagliati, Direttore Socio-Sanitario ATS Cremona e Mantova.
Nicola Basile e Fabio Bergamaschi, Sindaco di Crema e Presidente dell’Assemblea dei Sindaci, illustreranno le potenzialità dei sub-ambiti come spazi di coordinamento e gestione. Seguirà l’intervento di Roberto Gandioli, Presidente dell’Assemblea Consortile di Comunità Sociale Cremasca  sul tema dei sub-ambiti e delle prospettive di sviluppo gestionale.
Interverranno inoltre rappresentanti delle istituzioni e del terzo settore, come Carolina Maffezzoni (ASST Crema), Francesca Moruzzi (Ufficio di Piano), Davide Vighi (Comunità Sociale Cremasca), Sergio Silvotti (Forum Terzo Settore Lombardia) e Annalisa Mazzoleni (Fondazione Benefattori Cremaschi), che porteranno la propria esperienza in termini di cooperazione e co-programmazione territoriale.
La chiusura dei lavori è prevista con l’intervento di Anna Meraviglia, Capo Dipartimento Area Welfare ANCI Lombardia, e di Davide Sironi, Dirigente Direzione Generale Assessorato alla Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari Opportunità di Regione Lombardia. 

"Questo convegno rappresenta un'importante occasione per ribadire la centralità del dialogo tra i sindaci e i diversi attori del territorio - dichiara il Presidente dell’Area Omogenea, Gianni Rossoni - Il modello dei sub-ambiti è strategico per garantire una gestione integrata e coordinata delle politiche sociali e socio-sanitarie, promuovendo la prossimità e l'efficacia dei servizi per i cittadini. Attraverso il confronto e la collaborazione, possiamo costruire un welfare locale più inclusivo, più efficiente e più efficace, capace di rispondere con professionalità e responsabilità alle sfide della qualità dei servizi".

Fabio Bergamaschi, Sindaco di Crema e Presidente dell’Assemblea dei Sindaci aggiunge: “Il welfare assume una dimensione centrale nel benessere di una comunità. Il tempo di oggi è propizio per una riflessione ad ampio spettro sul potenziamento degli strumenti, delle misure,  e dei servizi di welfare del nostro territorio. La congiuntura favorevole tra la riscrittura del Piano di zona e della programmazione socio-sanitaria da parte di ASST ha fatto sì che si siano create le condizioni per un intreccio più forte tra gli strumenti pubblici di risposta al bisogno sociale. Sfruttare questa opportunità per ragionare sia sui contenuti che sugli strumenti operativi dei servizi sociali territoriali è un risultato strategico. I Sindaci si stanno interrogando sulle modalità di realizzazione di un modello di welfare più efficace che mantenga e implementi una dimensione di prossimità al cittadino, attraverso la valorizzazione dei sub-ambiti, e che possa consolidare la centralità dei Sindaci e il costante dialogo tra la struttura tecnica delle Amministrazioni locali e tutta la governance che presiede la tematica del welfare sociale e socio sanitario a livello territoriale”.

26 Novembre 2024
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Rete Ciclabile del Cremasco: incontro operativo in Regione con l'Assessore alla Mobilità Franco Lucente.

Rete Ciclabile del Cremasco: incontro operativo in Regione con l'Assessore  alla Mobilità Franco Lucente.
Un ulteriore momento di confronto dopo l’avvio dei progetti da parte di Consorzio.it

Crema, 18 novembre 2024 - Si è svolto stamattina a Milano l’incontro tra il Presidente dell’Area Omogenea Cremasca, Gianni Rossoni, l’Amministratore Delegato di Consorzio.it, Bruno Garatti, e l’Assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile, Franco Lucente. Erano presenti anche i Consiglieri regionali Matteo Piloni e Riccardo Vitari.

L'incontro, programmato nell’ambito del confronto avvenuto in occasione della visita dell’Assessore Lucente a Crema lo scorso 12 novembre, si è svolto alla presenza della Direzione Mobilità ed è stato dedicato al tema della rete ciclabile del Cremasco, ovvero delle progettualità che Consorzio.it sta sviluppando, su mandato dei Sindaci dell’Area Omogenea, per potenziare la mobilità dolce territoriale e  valorizzare il territorio sotto il profilo turistico, culturale e ambientale: un progetto integrato di reti ciclabili per unire tra loro i comuni del territorio e per raccordare il Cremasco ai principali collegamenti ciclabili regionali e nazionali oltre che finalizzato alla promozione ambientale e turistica dell’intera area.

Un confronto operativo e una chiara visione comune
Fin da subito, l’incontro si è dimostrato focalizzato sull’operatività, con un chiaro impegno condiviso: attivare una collaborazione costruttiva per trasformare le progettualità in concretezza. Il primo passo individuato è la creazione e sottoscrizione di un Accordo di collaborazione tra l’Area Omogenea, Consorzio.it e Regione Lombardia che coinvolgerà trasversalmente diversi assessorati – Mobilità, Ambiente, Sviluppo Economico, Cultura, Turismo e Marketing – riconoscendo la natura strategica del progetto, che mira non solo a incentivare la mobilità sostenibile ma anche a favorire lo sviluppo turistico, commerciale e culturale del Cremasco.
L’Accordo di collaborazione rappresenterà la base per la definizione, nel corso del prossimo anno, di un vero e proprio Accordo di Programma, necessario per garantire la finanziabilità negli anni dell’intero progetto o di alcune delle tratte di ciclabili ritenute prioritari. Regione Lombardia si è impegnata a individuare i primi finanziamenti già a partire dall’inizio del 2025.

Prossime tappe e approfondimenti tecnici
Nel corso delle prossime settimane, i tecnici della struttura Mobilità Sostenibile di Regione Lombardia incontreranno a Crema i tecnici di Consorzio.it per esaminare in dettaglio le progettualità.

“Sin da subito ho dato la mia disponibilità per sostenere un progetto importante, in grado di creare quella ‘interconnessione dolce’ per collegare diversi territori, come il Cremasco e il Lodigiano - dichiara l’Assessore Franco Lucente - Da sempre Regione Lombardia crede nella mobilità sostenibile, percorsi ciclabili capaci di raccontare i territori e valorizzarli da un punto di vista attrattivo, ambientale, culturale e naturalistico. Ora l’obiettivo è unico e condiviso da tutti: creare una vera e propria ‘task force’ tra tutti gli attori coinvolti e passare dalle idee ai fatti, mettendo a terra un progetto capace di esaltare le peculiarità dei territori. Regione Lombardia è pronta a fare la sua parte, come sempre”.

“L’incontro di oggi rappresenta un momento fondamentale per il Cremasco – dichiara Gianni Rossoni, Presidente dell’Area Omogenea – La rete ciclabile non è solo un’infrastruttura per la mobilità dolce, ma un’opportunità per promuovere il nostro territorio come luogo di eccellenza turistica, culturale e ambientale. La collaborazione con Regione Lombardia è cruciale per rendere concreti questi obiettivi.”

“L’incontro di oggi ha confermato un approccio concreto e operativo da entrambe le parti, con la disponibilità a mettere sul tavolo da parte di Regione i primi finanziamenti già a partire dal 2025 – afferma Bruno Garatti, Amministratore Delegato di Consorzio.it – Si tratta di un ulteriore passo avanti verso l’attuazione di un progetto importante e organico, capace di valorizzare il territorio attraverso una mobilità sostenibile e integrata. La sinergia tra Regione Lombardia, Provincia di Cremona, Area Omogenea e Consorzio.it rappresenta un elemento chiave per raggiungere gli obiettivi condivisi”.

“E’ stato un incontro molto positivo e soprattutto operativo - dichiara Matteo Piloni, Consigliere regionale - per cercare di trovare le condizioni e le opportunità migliori di finanziamento e per portare avanti le diverse progettualità, non solo con l’assessorato alla Mobilità ma anche con gli altri assessorati,  così da rendere il progetto il più compatibile possibile con i progetti che Regione Lombardia sta sviluppando e con i canali di finanziamento conseguenti

“È stato un confronto costruttivo che ha permesso di identificare i primi passi concreti per avviare il progetto - conferma Riccardo Vitari, Consigliere regionale - Ritengo fondamentale proseguire sulla strada della collaborazione con tutti gli assessorati coinvolti per assicurare un approccio integrato che rispecchi le esigenze del territorio e gli obiettivi regionali. La rete ciclabile del Cremasco è un progetto strategico che può diventare un modello per altre realtà lombarde. Siamo impegnati a garantire che le risorse necessarie vengano stanziate, così da consentire l’avvio e il completamento delle tratte prioritarie, con benefici tangibili per i cittadini e per il turismo locale”.

18 Novembre 2024