BANDO RELOad-CER - Regime di aiuti di Stato SA.117072PR FESR 2021-2027

Tipo articolo: 
Data Articolo: 
Venerdì, 24 Gennaio, 2025 - 09:30

Data di apertur ore 10:00 mercoledì 08 gennaio 2025 
Data di chiusura ore 16:00 giovedì 15 maggio 2025

BANDO RELOad-CER - Regime di aiuti di Stato SA.117072PR FESR 2021-2027 – SOSTEGNO ALLA DIFFUSIONE DELLE COMUNITA’ ENERGETICHE ATTRAVERSO LA REALIZZAZIONE DI NUOVI IMPIANTI DI PRODUZIONE A FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI REALIZZATI SU IMMOBILI DI PROPRIETÀ DI SOGGETTI PUBBLICI

Vi portiamo a conoscenza del Bando di Regione Lombardia le cui domande possono essere presentate dal 08/01/2025, la scadenza è fissata per il 15/05/2025. Regione Lombardia ha possibilità di sviluppare con le risorse della programmazione europea del PR FESR 2021-2027 un complesso di azioni finalizzate anche alla diminuzione della dipendenza da combustibile fossile, la valorizzazione delle risorse energetiche disponibili localmente e il miglioramento delle condizioni ambientali con la riduzione di emissioni climalteranti. Il bando riguarda gli Enti Locali sopra i 5.000 abitanti.

FINALITA' 
L’iniziativa in oggetto è finalizzata al finanziamento di interventi per la realizzazione di nuovi impianti di produzione a fonte rinnovabile e sistemi di accumulo di proprietà di soggetti pubblici e realizzati su immobili pubblici di proprietà del soggetto beneficiario, messi a servizio di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) del territorio lombardo, così come definite nell’art. 2 del Decreto 414/2023.

SOGGETTI BENEFICIARI
Enti Locali della Lombardia con popolazione superiore a 5.000 abitanti (dati istat aggiornati alla data di invio della domanda di adesione) e ai soggetti pubblici presenti nell’elenco delle Amministrazioni pubbliche annualmente pubblicato dall'ISTAT in qualità di membri di una Comunità Energetica costituita o da costituire.

DOTAZIONE FINANZIARIA
€ 27.750.000,00

CARATTERISTICHE AGEVOLAZIONE
Contributo erogato a fondo perduto fino al 40% del massimale di spesa ammissibile, IVA compresa, stabilito in base ai contenuti dell’Appendice E alle “Regole operative per l’accesso al servizio di autoconsumo diffuso e al contributo PNRR”, redatte dal GSE.
Per “massimale di spesa ammissibile” si intende il costo di riferimento di investimento massimo calcolato per ciascun impianto, pari a:

  • 1.500 €/kW per impianti di potenza fino a 20 kW;
  • 1.200 €/kW per impianti di potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW;
  • 1.100 €/kW per impianti di potenza superiore a 200 kW e fino a 600 kW;
  • 1.050 €/kW, per impianti di potenza superiore a 600 kW e fino a 1.000 kW.

In caso di realizzazione di più impianti, il limite del costo di investimento viene calcolato sulla potenza del singolo impianto.
Verrà applicato un tasso forfettario per coprire i costi indiretti dell’operazione, fino al 7% dei costi diretti ammissibili.
I contributi non sono cumulabili con i finanziamenti PNRR, tuttavia è prevista la cumulabilità con le risorse a valere sulla L.R. 2/2022. La cumulabilità con altre forme di finanziamento è possibile nel rispetto della disciplina che regola le rispettive fonti finanziarie e le percentuali di finanziamento, quanto stabilito dal DM 414/2023 e dalle Regole Operative GSE e comunque non oltre il 100% della spesa sostenuta (divieto di doppio finanziamento).
I contributi di cui al presente bando sono cumulabili con altri Aiuti di Stato, in relazione agli stessi costi ammissibili in tutto o in parte coincidenti, unicamente se tale cumulo non porta al superamento dell’intensità di aiuto o dell’importo di aiuto più elevati applicabili all’aiuto in questione in base al regolamento sopra citato.

INTERVENTI AMMISSIBILI
Interventi di nuova realizzazione o ammodernamento di impianti a fonti rinnovabili su edifici pubblici di proprietà di soggetti pubblici o in aree di proprietà di soggetti pubblici ubicati sul territorio della Regione Lombardia, facenti parte di CER da costituire o già costituite al momento di presentazione della domanda.
Gli edifici o le aree di proprietà pubblica su cui è possibile realizzare gli impianti nonché gli impianti stessi, potranno essere ammessi al finanziamento unicamente se di proprietà del soggetto beneficiario che presenta domanda di adesione al bando.
Gli impianti a fonti rinnovabili supportati sono dunque compresi nelle seguenti tipologie:

  • impianti solari fotovoltaici;
  • impianti idroelettrici;
  • impianti eolici;
  • sistemi di accumulo;
  • collettori solari termici;
  • impianti aerotermici, geotermici, idrotermici e pompe di calore;
  • impianti alimentati a biomassa (liquida, solida gassosa).

Nel caso di realizzazione di impianti fotovoltaici, gli stessi non possono essere realizzati a terra e dovranno soddisfare i requisiti indicati al paragrafo 1.2.1.2 delle Regole Operative GSE, relativo agli impianti inclusi in configurazioni che accedono alla tariffa incentivante e al contributo per la valorizzazione dell’energia elettrica autoconsumata. Tali impianti si intendono installati a terra quando si configurano come “campi fotovoltaici” ossia quando modificano la destinazione d’uso di un’area e/o impediscono lo svolgimento dell’attività a destinazione prevalente su quell’area (Impianti fotovoltaici realizzati su pensiline, tettoie o a copertura di parcheggi possono essere realizzati qualora non si modifichi la destinazione d’uso dell’area originaria).
Ogni soggetto proponente può presentare una sola configurazione di Comunità Energetica da costituire o già costituita, di cui lo stesso sia membro (attuale o futuro). All’interno di tale configurazione possono essere finanziati più impianti, ciascuno nel limite di 1 MW, e ogni singolo impianto alimentato da fonti rinnovabili può essere messo a disposizione di una sola comunità energetica.

SPESE AMMISSIBILI

Spese effettivamente sostenute dall’ente:

  1. i costi di fornitura e posa degli impianti alimentati a fonte rinnovabile, compresi i sistemi di accumulo, necessari alla gestione e alla connessione con la rete di distribuzione (a titolo di esempio: componenti, inverter, strutture per il montaggio, componentistica elettrica, etc.);
  2. i costi per le opere edili connesse alla messa in opera degli impianti;
  3. gli oneri per la sicurezza;
  4. le spese tecniche assimilabili alle attività preparatorie - a titolo di esempio: analisi di fattibilità economica, indagini, diagnosi energetiche, studi e analisi, rilievi, progettazione, consulenze professionali, spese per la redazione dell’attestato di prestazione energetica. La spesa tecnica fa riferimento ai costi sostenuti di cui agli esempi sopra per la realizzazione del/degli impianto/i della CER, non le spese relative a costituzione, gestione e manutenzione della comunità energetica - (purché sostenute non oltre i 6 mesi antecedenti la data di presentazione della domanda) e le spese tecniche in misura cumulata non superiore al 10% dell’importo dei lavori a base di gara, comprensivo dei costi della sicurezza;
  5. le spese riferite alle somme a disposizione dell’Amministrazione, incentivi di cui all’allegato I .10 “Attività tecniche a carico degli stanziamenti previsti per le singole procedure” art. 45, comma 1) del D.lgs. 31 marzo 2023, n. 36 (progettazione e direzione lavori effettuate internamente, Rup, contributi ANAC o Stazioni appaltanti);
  6. le spese per gli allacci e la connessione alla rete elettrica nazionale.

Tutte le spese devono:

  1. essere riconducibili ad una delle tipologie di spesa ammissibili;
  2. essere pertinenti e coerenti con le attività relative al progetto presentato e ammesso ad intervento finanziato e direttamente imputabili alle attività previste nel progetto medesimo;
  3. essere effettive, cioè riferite a spese effettivamente sostenute e corrispondenti a pagamenti effettuati dal beneficiario;
  4. essere riferite a interventi per i quali l’avvio delle procedure di affidamento dei lavori sia intervenuto dopo la pubblicazione del bando;
  5. essere chiaramente imputate al soggetto beneficiario ed essere sostenute esclusivamente dallo stesso;
  6. essere conformi alla normativa europea e nazionale in materia di Fondi Strutturali e di Investimento Europei (Fondi SIE) e alle altre norme comunitarie, nazionali e regionali pertinenti, incluse le norme applicabili sugli Aiuti di Stato; normativa, civilistica, fiscale e contributiva;
  7. essere in regola sotto il profilo della normativa civilistica, fiscale e contributiva
  8. derivare da atti giuridicamente vincolanti (contratti, ordini di servizio, lettere d’incarico, ecc…) da cui risultino chiaramente l’oggetto della prestazione o fornitura, l’importo, la pertinenza e connessione al progetto, i termini di consegna, le modalità di pagamento;
  9. essere giustificate da fatture quietanzate o da documenti contabili di valore probatorio equivalente, intestate al beneficiario;
  10. essere registrate con un sistema di contabilità separata o con adeguata codifica che consenta di distinguerla da altre operazioni contabili;
  11. essere contenute entro i limiti stabiliti, per natura e/o importo, dal bando e dal piano finanziario approvato eventualmente rideterminato a seguito dell’espletamento delle procedure di gara;
  12. rispettare il principio della tracciabilità, ovvero i pagamenti devono sempre essere effettuati mediante bonifico bancario, o assegno non trasferibile intestato al fornitore, con evidenza dell’addebito sul c/c bancario, oppure con carta di credito o di debito a titolarità del beneficiario con evidenza dell'addebito sulla pertinente distinta della lista dei movimenti; non sono pertanto ammessi pagamenti per contanti o con carta di credito personale, né le compensazioni;
  13. essere conformi al principio DNSH come declinato nel Rapporto di Valutazione Ambientale Strategica (Rapporto Ambientale) del PR FESR 2021-2027 e specificato nel paragrafo B.2 “Interventi ammissibili”.

TERMINI REALIZZAZIONE INTERVENTO
Il termine massimo per la consegna ed inizio lavori degli interventi è stabilito al 31 dicembre 2026.
Ogni intervento ammesso deve essere ultimato, collaudato e rendicontato entro il 31 dicembre 2027, salvo proroga.

FATTURE
Le fatture dovranno necessariamente riportare la data di emissione e il numero della fattura, gli estremi del soggetto che ha emesso la fattura, gli estremi dell’intestatario, l’edificio/area oggetto dell’intervento, lo stesso codice CUP e CIG oltre ad un’adeguata descrizione delle prestazioni fornite.
Le fatture elettroniche presentate ai fini della rendicontazione delle spese devono riportare nell’oggetto la seguente dicitura:

  • Data di emissione e il numero della fattura
  • Spesa agevolata per € [xxx]
  • A valere sull’Azione 2.2.2 “RELOad-CER” del PR FESR 2021-2027
  • ID Progetto [xxxxx]
  • Edificio/Area oggetto di intervento
  • Intestatario della fattura
  • CUP
  • CIG
  • Descrizione delle prestazioni fornite

Se la spesa è stata sostenuta prima dell’ottenimento del codice CUP, o in caso di cumulo di più codici CUP sulla stessa fattura, è ammissibile l’autodichiarazione di connessione della spesa col progetto finanziato, come previsto dal secondo periodo del comma 7 dell’art. 5 del DL 13/23.

CRITERI AMMISSIBILITA’

Criteri di ammissibilità generale

  1. appartenenza del soggetto proponente alle categorie di soggetti beneficiari del bando e possesso dei requisiti soggettivi e oggettivi indicati nello stesso;
  2. localizzazione dell’operazione entro il territorio di Regione Lombardia, in comuni con popolazione superiore ai 5.000 abitanti (a tal fine si farà riferimento ai dati Istat sui Comuni, aggiornati alla data di invio della domanda di adesione);
  3. rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale di settore, tra cui le norme sulla accessibilità degli edifici, sicurezza e sull’ambiente, le norme in materia di Aiuti di Stato e appalti pubblici con specifica attenzione ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) di settore applicabili;
  4. regolarità formale e completezza documentale della domanda;
  5. rispetto delle tempistiche e della procedura prevista dal bando;
  6. coerenza dell’operazione con le finalità e i contenuti dell’azione;
  7. possesso di specifici requisiti oggettivi indicati dal dispositivo di attuazione, anche in relazione al principio del DNSH;
  8. verifica climatica delle infrastrutture (per il pilastro neutralità, la Verifica Climatica si ritiene adempiuta a priori, in quanto per la tipologia di interventi ammissibili, il pre-screening effettuato determina di posizionarsi sotto alla soglia delle 20 ktCO2eq/anno. Per il pilastro resilienza, in coerenza con gli indirizzi nazionali, la Verifica Climatica non è dovuta per gli impianti fotovoltaici realizzati su edifici o su strutture preesistenti (pensiline, tettoie o serre) e per le pompe di calore, mentre per le altre fonti rinnovabili, sarà necessario redigere la verifica climatica da parte del beneficiario, sulla base di un formulario/modello allegato al bando - Allegato 13 ) come definita dagli Indirizzi nazionali.

Criteri di ammissibilità specifici

  1. coerenza con le disposizioni normative in materia di costituzione e funzionamento delle comunità dell’energia rinnovabile e delle relative norme tecniche (DM 414/2023 e “Regole operative per l’accesso al servizio di autoconsumo diffuso e al contributo PNRR”, redatte dal GSE);
  2. mantenimento della titolarità degli impianti realizzati in capo al soggetto beneficiario per almeno 5 anni;
  3. interventi non supportati da operazioni del PNRR;
  4. esclusione degli impianti di generazione fotovoltaica installati a terra;
  5. rispetto degli specifici elementi di valutazione e di mitigazione indicati nel Rapporto VAS con riferimento al criterio DNSH;
  6. presenza dell’autodichiarazione circa la sostenibilità finanziaria dell’operazione come previsto dall’art. 73, comma 2, lettera d) del Regolamento 2021/1060/UE.

IMPOSTA DI BOLLO 
A seguito del completo caricamento della documentazione richiesta, il soggetto richiedente dovrà procedere all’assolvimento del pagamento della marca da bollo di € 16.00,00 virtuale accedendo al sistema di pagamenti elettronici “pagoPA” dall’apposita sezione del Sistema Informativo.

AIUTI DI STATO
Il presente bando attua il Regolamento GBER (UE) n. 651/2014 e s.m.i..
Ai contributi riconosciuti in base al presente bando si applica il “Regime di esenzione” SA…….. nel rispetto del Reg(UE)651/2014 artt da 1-12, ed in particolare nell’alveo dell’articolo 41 (Aiuti agli investimenti per la promozione di energia da fonti rinnovabili, di idrogeno rinnovabile e di cogenerazione ad alto rendimento) par 1,4,5,6 e 7 lett a). I contributi di cui al presente bando sono cumulabili con altri aiuti di Stato, in relazione agli stessi costi ammissibili in tutto o in parte coincidenti, unicamente se tale cumulo non porta al superamento dell’intensità di aiuto o dell’importo di aiuto più elevati applicabili all’aiuto in questione.

PRESENTAZIONE DOMANDE
Il soggetto beneficiario deve essere proprietario dell’edificio/area su cui si realizza l’intervento, intestatario del punto di connessione dell’impianto/UP oggetto di intervento e deve mantenere la proprietà e la funzionalità del/degli impianto/i realizzato/i e del relativo POD , per almeno 5 anni dalla data di erogazione del saldo.
Gli impianti possono essere realizzati su edifici/aree diverse, ma tutti di proprietà del soggetto beneficiario (impianti ed immobili).
Ogni soggetto beneficiario può candidare al finanziamento una sola proposta progettuale di comunità energetica.

DOCUMENTAZIONE

  1. Domanda di partecipazione (modello Allegato 1);
  2. Relazione del progetto di CER che includa, in maniera completa ed esaustiva, le seguenti informazioni:
    1. gli obiettivi che si intendono raggiungere grazie alla costituzione della CER, espressi anche in termini di stima dei consumi energetici risparmiati (in kWh/anno), per tutta la comunità energetica in progetto;
    2. le azioni e gli interventi da attivare o da sviluppare al fine del conseguimento degli obiettivi attesi, compresa la descrizione della/e campagna/e di sensibilizzazione, incontri e promozione delle comunità energetiche rivolta a tutta la cittadinanza;
    3. le tempistiche di realizzazione degli interventi (costruzione e avvio impianto e costituzione formale della CER, se non ancora costituita);
    4. l’identificazione del perimetro di estensione territoriale della comunità energetica entro i limiti di aggregazione stabiliti per le utenze in bassa tensione (cabina secondaria) e/o per le utenze in media tensione (cabina primaria) - l’area massima entro cui può essere valorizzata l’energia elettrica autoconsumata, corrisponde all’area sottesa alla cabina secondaria/primaria cui gli impianti di produzione e punti di prelievo della CER sono connessi. Specificare la/le cabina/e primaria/e entro cui ricadono le utenze intestate ai clienti finali e/o ai produttori facenti parte della CER;
    5. l’analisi del fabbisogno energetico medio annuale di energia elettrica di tutti i soggetti costituenti la comunità. Nello specifico, è necessario indicare i valori di produzione totale, di autoconsumo fisico, di immissioni in rete per ciascun impianto, evidenziando i dati per gli impianti per i quali si richiede il finanziamento, ed energia condivisa all'interno della configurazione;
    6. descrizione e censimento degli impianti a fonti rinnovabili già esistenti o già realizzati che si intende far rientrare nella CER, anche se non finanziati dal presente bando (quelli entrati in esercizio al 15 dicembre 2021);
    7. la descrizione della tipologia, della localizzazione e della potenza elettrica da impianti a fonte rinnovabile di nuova installazione a servizio della CER, la producibilità degli stessi evidenziando il rapporto fra la quantità dell’energia elettrica scambiata o autoconsumata e la potenza elettrica da fonte rinnovabile installata e prodotta nell’ambito della comunità(si chiede di evidenziare quali e quanti, rispetto al totale, saranno gli impianti pubblici per i quali è richiesto il contributo col presente bando). Nello specifico, è necessario indicare, con riferimento a ciascun impianto e in totale, i valori di:
      1. i.produzione totale,
      2. ii.autoconsumo fisico,
      3. iii. immissioni in rete,
      4. iv.energia condivisa all'interno della configurazione.
    8. la descrizione della tipologia di tecnologie e sistemi intelligenti per la gestione e l’utilizzo efficiente dell’energia anche a supporto degli utilizzatori finali;
    9. le modalità di reinvestimento dei benefici economici ottenuti dalla comunità energetica in servizio alla collettività, facendo una stima degli introiti della tariffa incentivante e specificando la previsione di distribuzione degli incentivi anche a favore di soggetti in condizioni di povertà energetica e/o vulnerabilità. A solo titolo di esempio, il reinvestimento dei benefici economici può essere rappresentato dall’introduzione di nuovi servizi o agevolazioni alla collettività;
    10. l’analisi delle nuove prospettive occupazionali e/o formative a seguito della costituzione della CER, espresse come numero di addetti previsto (facendo riferimento alle figure relative alla gestione degli impianti a fonti rinnovabili realizzati o, in generale, alla gestione della comunità energetica);
    11. la descrizione degli interventi virtuosi di efficientamento sul patrimonio edilizio pubblico già realizzati o in fase di realizzazione, che consente di conoscere lo stato di efficientamento degli edifici presso i quali si ha interesse nell’utilizzarli come luoghi dedicati alla localizzazione e utilizzazione dei nuovi impianti.

      La relazione ha format libero, ma deve essere presentata in formato .pdf e organizzata per punti, trattando e descrivendo puntualmente quanto richiesto sopra da a) a k). Eventuali allegati o documenti di supporto possono essere inseriti in coda oppure come file a parte.
  3. Relazione tecnica sintetica del progetto, contenente una sintesi della/delle potenza/e da installare, la localizzazione e relativo costo di riferimento massimo ammissibile per impianto, oltre ai dati relativi a produzione, autoconsumo e condivisione dell’energia (Allegato 2);
  4. Documento che evidenzi i soggetti partecipanti alla configurazione nel caso di CER costituita: allegare copia dello Statuto, Atto Costitutivo e dell’elenco dei soggetti partecipanti (Allegato 12b);
  5. Progetto esecutivo del/degli impianto/i, composto almeno da:
    1. elaborati grafici e relazioni relative agli impianti;
    2. planimetria e visura catastale dell’immobile dove è localizzato l’impianto;
    3. computo metrico estimativo con incidenza della manodopera;
    4. schema di contratto e capitolato speciale di appalto;
    5. piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti;
    6. atto di approvazione della proposta progettuale; 
  6. Quadro Economico di progetto (Allegato 3);
  7. Cronoprogramma relativo all’intervento (Allegato 4);
  8. Documentazione relativa alla richiesta di allaccio dell’impianto;
  9. Scheda per la verifica di conformità alle ammissibilità ambientali – paesaggio (Allegato 10);
  10. Dichiarazione di sostenibilità finanziaria della proposta (Allegato 11);
  11. Verifica climatica da compilare per tutti gli impianti ad eccezione degli impianti solari fotovoltaici o termici realizzati su edifici o su strutture preesistenti (pensiline, tettoie o serre) e delle pompe di calore (Allegato 13);
  12. Modulo DNSH, comprensivo di schede allegate (Allegato 14).

Nella compilazione della domanda dovranno inoltre essere dichiarati:

  • la proprietà dell’edificio sul quale si intendono realizzare gli interventi proposti;
  • il rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale in materia di ambiente, sicurezza, concorrenza e appalti pubblici;
  • l’accettazione delle condizioni previste dal presente bando e l’impegno, in caso di assegnazione del contributo, al rispetto di tutti gli obblighi da ciò derivanti;
  • la completezza della documentazione allegata;
  • il rispetto delle tempistiche e delle procedure previste;
  • se gli interventi proposti fruiscono di altre forme pubbliche di incentivazione e in che quota percentuale;
  • la non recuperabilità o compensabilità dell’IVA sulle voci di costo ammissibili.

I progetti candidati al finanziamento dovranno essere caratterizzati da un solo Codice Unico di Progetto (CUP) che dovrà essere fornito in fase di presentazione della domanda di contributo.

PROCEDURA ASSEGNAZIONE RISORSE
Il contributo è assegnato attraverso una procedura valutativa a graduatoria.
Valutazione: 

  1. ammissibilità formale della richiesta
  2. di merito tecnico così suddiviso:

 

Erogazione contributo

Il contributo assegnato a ciascun ente è erogato allo stesso in tre quote, secondo le seguenti modalità:

prima quota, in acconto, all’atto di accettazione del contributo, pari al 30% dello stesso (liquidazione della prima quota di contributo entro il termine di 45 giorni dal ricevimento dell’atto di accettazione e richiesta di erogazione prima quota).
seconda quota, di importo pari al 50% del contributo assegnato eventualmente rideterminato a seguito dell’affidamento dei lavori, alla rendicontazione delle spese sostenute per un importo pari a quello versato con la prima quota  (entro il termine di 45 giorni dal ricevimento della richiesta)
saldo, ad intervento concluso, collaudato e con rendicontazione dei lavori presentata fino all’ammontare delle spese ammissibili sostenute (entro 60 giorni dalla richiesta di erogazione del saldo)
 

 

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