D.d.u.o. 30 dicembre 2024 - n.20949 - Bando CER - Fase 2: attivazione di misure di supporto finanziario

Tipo articolo: 
Data Articolo: 
Venerdì, 24 Gennaio, 2025 - 08:30

Data di apertura ore 10:00 giovedì 09 gennaio 2025

Data di chiusura ore 16:00 giovedì 15 maggio 2025

Prossimo Bando di Regione Lombardia le cui domande potranno essere presentate dal 09/01/2025, la scadenza è fissata per il 15/05/2025. Riguarda l'attivazione di misure di supporto finanziario per interventi relativi a nuovi impianti a fonti energetiche rinnovabili realizzati su immobili pubblici di proprietà di soggetti pubblici a servizio di Comunità Energetiche Rinnovabili.

Finalità
L’iniziativa in oggetto è finalizzata al finanziamento di interventi per la realizzazione di nuovi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e sistemi di accumulo di proprietà di soggetti pubblici, realizzati su immobili pubblici e a servizio di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) del territorio lombardo, così come definite nell’art. 2 del DM 414/2023.

Soggetti Beneficiari
L’azione è rivolta ai Comuni della Lombardia aderenti, in qualità di capofila, e agli Enti Locali e/o Soggetti pubblici partecipanti alle proposte di comunità energetiche ritenute meritevoli di accedere alla fase 2 di cui al D.d.u.o. n. 18074 del 16/11/2023.
Beneficiari dei contributi di cui al presente bando solo i soggetti proprietari sia degli impianti oggetto di richiesta di finanziamento sia dell’immobile ove gli impianti sono localizzati; pertanto, ciascun soggetto (sia esso capofila o partecipante alla configurazione) è tenuto a presentare domanda di finanziamento per l’/gli impianto/i di sua proprietà, e in coerenza con la proposta di comunità energetica presentata dal soggetto stesso o dal Comune capofila in fase 1.

Dotazione Finanziaria
€ 15.000.000,00 bilancio 2025
€ 5.000.000,00 bilancio 2026
Il contributo finanziario previsto dalla presente iniziativa è indirizzato unicamente alle spese relative agli interventi sul patrimonio pubblico.

Caratteristiche Agevolazione
Contributo erogato a fondo perduto fino al 40% del massimale di spesa ammissibile, IVA compresa, stabilito in base ai contenuti dell’Appendice E alle “Regole operative per l’accesso al servizio di autoconsumo diffuso e al contributo PNRR”, redatte dal GSE.
Per “massimale di spesa ammissibile” si intende il costo di riferimento di investimento massimo calcolato per ciascun impianto, pari a:

  • 1.500 €/kW per impianti di potenza fino a 20 kW;
  • 1.200 €/kW per impianti di potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW;
  • 1.100 €/kW per impianti di potenza superiore a 200 kW e fino a 600 kW;
  • 1.050 €/kW, per impianti di potenza superiore a 600 kW e fino a 1.000 kW.

In caso di realizzazione di più impianti, il limite del costo di investimento viene calcolato sulla potenza del singolo impianto, coerentemente con quanto indicato nel Quadro Economico e Piano Finanziario allegati alla proposta di CER.
I contributi non sono cumulabili con altri contributi di natura regionale; è prevista invece la cumulabilità con finanziamenti di natura statale o comunitaria per gli stessi interventi 1 – fino all’importo massimo cumulato corrispondente al 40% del costo di riferimento di investimento massimo.
Ulteriori finanziamenti già ricevuti costituenti cumulo con la presente misura dovranno essere dichiarati in fase di compilazione della domanda di partecipazione.

Interventi Ammissibili

  • interventi di nuova realizzazione di impianti a fonti rinnovabili su immobili di proprietà dei soggetti beneficiari, facenti parte di CER già costituite al momento di presentazione della domanda o da costituire obbligatoriamente entro la richiesta di erogazione della seconda quota di contribuzione a pena di decadenza del contributo
  • la configurazione proposta deve pertanto essere allineata con quanto trasmesso nella precedente fase di adesione o, in caso di eventuali modifiche, con quanto riproposto in occasione della trasmissione del quadro economico e del piano finanziario
  • è necessario che vi sia un allineamento delle caratteristiche tecniche degli impianti presentati nella domanda con quelle richieste in fase 1 o in  occasione della trasmissione del quadro economico e del piano finanziario; l’aumento/diminuzione di potenza massimo degli impianti a servizio della CER può essere corrispondente ad un massimo del 15%
  • in caso di cambiamenti nell’assetto della CER, gli stessi vanno evidenziati e motivati nella relazione, aggiornando i calcoli di energia condivisa almeno a livello di cabina primaria, per eventualmente verificare che la quota di energia condivisa non sia diminuita, ma aumentata

Gli impianti a fonti rinnovabili supportati sono dunque compresi nelle seguenti tipologie:

  • Impianti solari fotovoltaici;
  • Impianti idroelettrici;
  • Impianti eolici;
  • sistemi di accumulo;
  • collettori solari termici;
  • impianti aerotermici, geotermici, idrotermici e pompe di calore;
  • impianti alimentati a biomassa (liquida, solida, gassosa).

Ogni soggetto beneficiario è tenuto al caricamento sul portale Bandi e Servizi della documentazione.
Si rammenta che:

  • ogni impianto può essere messo a disposizione di una sola comunità energetica ossia essere incluso in una sola proposta progettuale, indipendentemente dal numero di impianti a fonti rinnovabili previsti in fase 1;
  • gli impianti dovranno essere stati realizzati tramite intervento di nuova costruzione o di potenziamento di impianti esistenti: l’avvio dei lavori per la realizzazione degli interventi deve avere data successiva alla data di presentazione della domanda. Gli interventi non dovranno essere stati materialmente completati o interamente attuati prima che sia stata presentata la domanda di contributo, a prescindere dal fatto che tutti i relativi pagamenti siano stati effettuati o meno
  • gli impianti a fonte rinnovabile dovranno soddisfare i requisiti delle regole operative del GSE
  • ciascun impianto deve avere potenza massima di 1 MW
  • ciascun impianto oggetto di agevolazione deve essere di proprietà del soggetto beneficiario del contributo, che ha l’obbligo di mantenerne la titolarità e la funzionalità per almeno 5 anni dalla liquidazione del saldo del contributo
  • gli impianti devono essere sottesi alla medesima cabina primaria.

Spese Ammissibili
Le spese effettivamente sostenute e rappresentate nel quadro economico allegato alla domanda di contributo.

  1. i costi di fornitura e posa degli impianti alimentati a fonte rinnovabile, compresi i sistemi di accumulo, necessari alla gestione e alla connessione con la rete di distribuzione (a titolo di esempio: componenti, inverter, strutture per il montaggio, componentistica elettrica, etc.);
  2. i costi per le opere edili connesse alla messa in opera degli impianti;
  3. gli oneri per la sicurezza;
  4. le spese tecniche a titolo di esempio: analisi di fattibilità economica, indagini, diagnosi energetiche, studi e analisi, rilievi, progettazione, consulenze professionali, spese per la redazione dell’attestato di prestazione energetica. La spesa tecnica fa riferimento ai costi sostenuti di cui agli esempi sopra per la realizzazione del/degli impianto/i della CER, non le spese relative a costituzione, gestione e manutenzione della comunità energetica in misura non superiore al 10% dell’importo dei lavori a base di gara, comprensivo dei costi della sicurezza, purché sostenute non oltre i 6 mesi antecedenti la data di presentazione della domanda
  5. le spese riferite alle somme a disposizione dell’Amministrazione, incentivi di cui all’allegato I .10 “Attività tecniche a carico degli stanziamenti previsti per le singole procedure” art. 45, comma 1) del D.lgs. 31 marzo 2023, n. 36 (progettazione e direzione lavori effettuate internamente, Rup, contributi ANAC o Stazioni appaltanti);
  6. le spese per gli allacci e la connessione alla rete elettrica nazionale;
  7. le spese per la pubblicazione degli atti di gara;
  8. le spese per imprevisti per fattispecie di cui all’allegato I .10 “Attività tecniche a carico degli stanziamenti previsti per le singole procedure” art. 5, comma 2) del D.lgs. 31 marzo 2023, n. 36 (quota ammissibile: 10% dell’importo dei lavori a base di gara, comprensivo dei costi della sicurezza);
  9. le spese connesse a pubblicizzazione, informazione e comunicazione del progetto, fino a euro 500,00;
  10. IVA su tutte le voci precedenti qualora non recuperabile.

Tali spese devono riferirsi ad interventi per i quali l’avvio lavori sia intervenuto dopo la presentazione della domanda.
Per non pregiudicare l’accesso alla Tariffa Premio prevista dal DM CACER è opportuno che il beneficiario verifichi che le spese ammissibili presentate siano riconducibili a quelle tipizzate all’Allegato 2 del DM CACER.

Aiuti di Stato
Il presente bando attua il Regolamento (UE) n. 651/2014 e s.m.i., in particolare con riferimento: al Capo I e II negli artt. 1-12 per la parte generale; all’art. 41 par. 1, 4, 5, 6 e 7 lettera a), per la parte speciale.
Non sono finanziabili le attività nei settori esclusi dall’applicazione del Reg. (UE)651/2014 e s.m.i. di cui all’art. 1, né i soggetti che si trovano in stato di difficoltà ai sensi del Reg(UE) 651/2014 art. 2.18 ove applicabile.
I contributi di cui al presente bando sono cumulabili con altri aiuti di Stato, in relazione agli stessi costi ammissibili in tutto o in parte coincidenti, unicamente se tale cumulo non porta al superamento dell’intensità di aiuto o dell’importo di aiuto più elevati applicabili all’aiuto in questione in base al regolamento sopra citato.

Termini realizzazione intervento§
Il termine massimo per la consegna ed inizio lavori degli interventi è stabilito al 31 dicembre 2026.
Ogni intervento ammesso deve essere ultimato, collaudato e rendicontato entro il 31 dicembre 2027, salvo proroga, nelle modalità specificate al punto D.3 del bando.

Presentazione delle domande
Le domande di partecipazione devono pertanto essere presentate separatamente:

  • dal Comune capofila, con riferimento al/agli impianto/i realizzati su immobili di proprietà del Comune capofila;
  • da ciascun Comune partecipante alla configurazione ritenuta ammissibile alla fase 2, con riferimento al/agli impianto/i realizzati su immobili di proprietà di detto Comune partecipante;
  • da ciascun altro Ente locale o soggetto pubblico partecipante alla configurazione ritenuta ammissibile alla fase 2, con riferimento al/agli impianto/i realizzati su immobili di proprietà di tale soggetto

In fase di adesione i soggetti pubblici facenti parte di un’unica configurazione di CER dovranno inserire l’ID pratica della proposta presentata dal proprio Comune capofila in fase 1, al fine di garantire le verifiche di coerenza col progetto originario.
La domanda deve essere presentata esclusivamente online per mezzo del Sistema Informativo Integrato Bandi e Servizi (http://www.bandi.regione.lombardia.it), nell’apposita sezione e secondo le modalità ivi indicate.

Documenti da presentare

A. Domanda di partecipazione firmata, come sopra specificato (Allegato 1);
B. Dichiarazione ai sensi del D.P.R. n. 445/2000 e s.m.i. attestante la proprietà dell’immobile, con relativa individuazione catastale, firmata digitalmente dal Legale Rappresentante;
C. Relazione aggiornata del progetto di CER, strutturata per punti, che contenga obbligatoriamente i temi elencati di seguito, e descritti in maniera completa ed esaustiva: (elementi essenziali)

a. gli obiettivi che si intendono raggiungere grazie alla costituzione della CER, espressi anche in termini di stima dei consumi energetici risparmiati (in kWh/anno), per tutta la comunità energetica in progetto;
b. le azioni e gli interventi da attivare o da sviluppare al fine del conseguimento degli obiettivi attesi, compresa la descrizione della/e campagna/e di sensibilizzazione, incontri e promozione delle comunità energetiche rivolta a tutta la cittadinanza;
c. le tempistiche di realizzazione degli interventi (costruzione e avvio impianto e costituzione formale della CER, se non ancora costituita);
d. l’identificazione del perimetro di estensione territoriale della comunità energetica entro i limiti di aggregazione stabiliti dal DM 414/2023 - l’area massima entro cui può essere valorizzata l’energia elettrica autoconsumata, corrisponde all’area sottesa alla cabina primaria cui gli impianti di produzione E i punti di prelievo della CER sono connessi. Specificare la cabina primaria entro cui ricadano le utenze intestate ai clienti finali e/o ai produttori facenti parte della CER;
e. l’analisi del fabbisogno energetico medio annuale di energia elettrica di tutti i soggetti costituenti la comunità. Nello specifico, è necessario indicare i valori di produzione totale, di autoconsumo fisico, di immissioni in rete per ciascun impianto, evidenziando i dati per gli impianti per i quali si richiede il finanziamento, ed energia condivisa all'interno della configurazione;
f. la descrizione della tipologia, della localizzazione e della potenza elettrica da fonte rinnovabile di nuova installazione a servizio della CER. Inoltre, è necessario indicare i valori di produzione totale, di autoconsumo fisico, di immissioni in rete per ciascun impianto - evidenziando i dati per gli impianti per i quali si richiede il finanziamento - e di energia condivisa all'interno della configurazione;
g. la descrizione e il censimento degli impianti a fonti rinnovabili già esistenti (entrati in esercizio al 15 dicembre 2021) o comunque già realizzati che si intende far rientrare nella CER, anche se non finanziati dal presente bando;
h. la stima del potenziale di fonti energetiche rinnovabili entro il perimetro della comunità energetica (in kW e kWh/anno), comprendendo l’eventuale recupero di calore da processi produttivi;
i. la stima dei risparmi in bolletta per i prosumer beneficiari dell’iniziativa regionale e la stima dell’incentivo generato sull’energia condivisa;
j.  le modalità di reinvestimento dei benefici economici ottenuti dalla comunità energetica in servizi alla collettività. A solo titolo di esempio, il reinvestimento dei benefici economici può essere rappresentato dall’introduzione di nuovi servizi o agevolazioni alla collettività;

-(elementi qualificanti)

k. la proposta di distribuzione degli incentivi anche a favore di soggetti in condizioni di povertà energetica e/o vulnerabilità;
l. una stima del numero delle utenze potenzialmente attivabili a seguito della costituzione della comunità energetica nonché stima della relativa potenza impegnata e della producibilità annua;
m. la descrizione della tipologia di tecnologie e sistemi intelligenti per la gestione e l’utilizzo efficiente dell’energia anche a supporto degli utilizzatori finali;
n. la presenza di colonnine di ricarica elettrica in progetto o esistenti e relativa localizzazione;
o. l’analisi delle nuove prospettive occupazionali e/o formative a seguito della costituzione della CER, espresse come numero di addetti previsto (facendo riferimento alle figure relative alla gestione degli impianti a fonti rinnovabili realizzati o, in generale, alla gestione della comunità energetica);
p. la descrizione degli interventi virtuosi di efficientamento sul patrimonio edilizio pubblico già realizzati o in fase di realizzazione, che consente di conoscere lo stato di efficientamento degli edifici dedicati alla localizzazione e utilizzazione dei nuovi impianti;

La relazione ha format libero, ma deve essere presentata in formato .pdf e organizzata per punti, trattando e descrivendo puntualmente quanto richiesto sopra da a) a o). Eventuali allegati o documenti di supporto possono essere inseriti in coda oppure come file a parte.

D. Relazione tecnica sintetica del progetto dell’impianto, contenente una sintesi della/delle potenza/e da installare, la localizzazione e relativo costo di riferimento massimo ammissibile per impianto (Allegato 2);
E. Documento che evidenzi i soggetti partecipanti alla configurazione:
    - Nel caso di CER da costituire: elenco dei soggetti che costituiranno la comunità energetica rinnovabile e il loro ruolo all’interno della stessa (Allegato 10a);
    - Nel caso di CER costituita: allegare copia dello Statuto, atto costitutivo e dell’elenco dei soggetti partecipanti (Allegato 10b).
F. Progetto esecutivo del/degli impianto/i, composto almeno da: 

a. elaborati grafici e relazioni relative agli impianti
b. planimetria e visura catastale dell’immobile dove è localizzato l’impianto
c. computo metrico estimativo, con incidenza della manodopera;
d. schema di contratto e capitolato speciale di appalto;
e. atto di approvazione della proposta progettuale;
f. Quadro Economico di progetto aggiornato (Allegato 3);
g. Cronoprogramma relativo all’intervento (Allegato 4);
h. CUP (se presente).

G. Documentazione relativa alla richiesta di allaccio dell’impianto.
H. Dichiarazione ai sensi del D.P.R. n. 445/2000 e s.m.i. attestante la non sussistenza delle circostanze di cui all’art. 2, punto 18 del Reg. UE 651/2014 (“impresa in difficoltà”), firmata digitalmente dal Legale Rappresentante.

Nella compilazione della domanda dovranno tra l’altro essere dichiarati:

  • la proprietà dell’immobile sul quale si intendono realizzare gli interventi proposti;
  • il rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale in materia di ambiente, sicurezza, concorrenza e appalti pubblici;
  • l’accettazione delle condizioni previste dal presente bando e l’impegno, in caso di assegnazione del contributo, al rispetto di tutti gli obblighi da ciò derivanti;
  • la completezza della documentazione allegata;
  • il rispetto delle tempistiche e delle procedure previste;
  • la recuperabilità/non recuperabilità o compensabilità dell’IVA sulle voci di costo ammissibili;
  • se gli interventi proposti fruiscono di altre forme pubbliche di incentivazione ed in che quota percentuale.

Imposta di Bollo                      
A seguito del completo caricamento della documentazione richiesta, il soggetto richiedente dovrà procedere all’assolvimento del pagamento della marca da bollo di € 16.00,00 virtuale accedendo al sistema di pagamenti elettronici “pagoPA” dall’apposita sezione del Sistema Informativo

Procedura assegnazione risorse
Il contributo è assegnato attraverso una procedura valutativa a graduatoria. 
Le proposte che otterranno lo stesso punteggio verranno finanziate in ordine cronologico di presentazione della domanda.

Istruttoria
La procedura di valutazione prevede due fasi:

  1. Fase di verifica dell’ammissibilità formale della richiesta di agevolazione, nel corso della quale si procederà alla verifica in ordine ai criteri di ammissibilità generali e specifici e alla completezza della documentazione presentata;
  2. Fase di valutazione di merito tecnico - che presuppone il positivo esito delle verifiche di cui alla precedente punto 1 - con riferimento agli elementi qualificanti devono essere presenti in numero minimo di quattro e contestualmente garantire il raggiungimento di un punteggio minimo di 13 punti, assegnato come segue:
Descrizione Punteggio

Indicazione del numero di utenze potenzialmente attivabili e stima della relativa potenza impegnata e della producibilità annua 0-5

0 Nessuna indicazione del numero di  utenze, della potenza impegnata e della producibilità annua
3 Indicazione del solo numero di utenze o della sola stima della  potenza impegnata/producibilità  annua
5  Indicazione sia del numero di utenze che della stima della potenza impegnata/producibilità annua
Proposta di soluzioni impiantistiche o gestionali innovative 0-5 0 Nessuna soluzione impiantistica e gestionale descritta
3 Una soluzione impiantistica e gestionale innovativa ben specificata e descritta nel dettaglio
5

 Più soluzioni impiantistiche e gestionali innovative ben specificate e descritte nel dettaglio

Presenza di colonnine di ricarica elettrica (es. Indicazione del numero, posizionamento, potenze installate, ecc) 0-5

0 Colonnine non previste e non esistenti
3 Colonnine già esistenti
5 Colonnine nuove di progetto
Analisi delle prospettive occupazionali e/o formative per la gestione degli impianti a fonti rinnovabili realizzati (es. numero di addetti previsti, impiego di soggetti appartenenti a categorie con fragilità) 0-3 0 Nessun nuovo addetto
1  Almeno 1 nuovo addetto
2 Tra 1 e 3 addetti
3

 Più di 3 addetti

Consistenza ed efficacia degli interventi di efficientamento energetico già realizzati sul patrimonio edilizio dei soggetti pubblici partecipanti 0-7 0 Nessun intervento fatto o descritto
1 Almeno 1 intervento realizzato dopo il 2015 e descritto
3  Almeno 2 interventi realizzati dopo il 2015 e descritti
5 Almeno 3 interventi realizzati dopo il 2015 e descritti
7 Più di 3 interventi realizzati dopo il 2015 e descritti

Erogazione dell'agevolazione

Contributo erogato in tre quote:

  • prima quota, in anticipo e pari al 30% del contributo assegnato, all’accettazione dello stesso (liquidazione entro 45 giorni dal ricevimento dell’accettazione del contributo);
  • seconda quota, di importo pari al 50% del contributo assegnato, alla rendicontazione delle spese sostenute per un importo pari almeno a quello versato con la prima quota (liquidazione entro 45 giorni dal ricevimento della richiesta);
  • saldo, eventualmente rideterminato a seguito delle evidenze della gara d’appalto ad intervento concluso, collaudato e con rendicontazione dei lavori presentata fino all’ammontare delle spese ammissibili sostenute (liquidazione entro 60 giorni dalla richiesta di erogazione del saldo).
     
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